Pisa "bella d'estate", ora parlerà il campo
Si è finalmente chiusa una interminabile sessione di calciomercato che, se nei fatti inizia il primo luglio e va avanti per 60 giorni, nella sostanza inizia con la fine dei campionati (Maikol Negro è approdato in nerazzurro il 14 giugno) risultando alla fine snervante per i tifosi e anche per gli addetti ai lavori stessi.
La necessità di una “finestra” più stretta è sempre più impellente, una “finestra” da poter chiudere alla vigilia dell’avvio dei campionati e non quando questi sono ormai iniziati.
Il Pisa certo non è stato con le mani in mano. Rivoluzione doveva essere e rivoluzione è stata. Dei protagonisti, nel bene e nel male, della passata stagione sono rimasti solamente in tre: Mannini, Lisuzzo e Peralta, ai quali si aggiungono i due arrivi di gennaio Masucci e Zammarini oltre ai giovanissimi Birindelli e Favale.
Tanti invece i nuovi arrivi a cominciare dai portieri, Via Ujkani, era in prestito, e Cardelli, per scelta personale del giocatore, sono arrivati due “under”, una decisione che ha destato qualche preoccupazione nella tifoseria, ma che è stata condivisa dalla maggior parte delle squadre di serie C, per poter utilizzare gli “over 23” in un ruolo di movimento. Possiamo dire che sono entrambi due portieri di prospettiva, auguriamoci che sboccino per diventare belle realtà.
In difesa, per quanto riguarda la zona centrale, alla qualità ed esperienza di Lisuzzo si è aggiunto Ingrosso, uno dei migliori centrali della passata stagione in categoria e due “riserve” di lusso come Carillo e Sabotic, che probabilmente sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra della terza serie. Desta invece qualche preoccupazione in più la situazione degli esterni dove, oltre a due giovanissimi come Birindelli e Favale, grandi promesse ma tutte da scoprire sulla distanza di una stagione in una squadra costruita per vincere, troviamo Daniele Mannini, che è inutile girarci troppo intorno, nasce come ala e nel ruolo di terzino pare un po’ sacrificato. E’ anche vero che gli anni passano per tutti e non è inusuale vedere i giocatori arretrare di posizione con l’avanzare dell’età, però in queste prime uscite, anche se c’è da considerare la condizione fisica soggetta alla preparazione atletica, il capitano non ha del tutto convinto in quella posizione. Chiude il reparto esterno Lorenzo Filippini, chiamato a sostituire Alessandro Longhi, un giocatore, portato da Lucchesi ed arrivato a Pisa in pompa magna, ma che alla resa dei conti non è mai stato decisivo, in nessuna occasione, anzi, nella seconda parte della stagione spesso e volentieri è risultato dannoso. Filippini è un giocatore con un buon pedigree, non dovrebbe faticare a fare meglio del suo predecessore.
A centrocampo i cambiamenti maggiori: di fatto tutto il reparto, nel quale il solo Zammarini è reduce dalla scorsa stagione. Gucher , Izzillo e Di Quinzio (tanto per citare i più impiegati fino ad oggi) sono tre top player, specie il primo che sembra un marziano per la categoria, però probabilmente tutti e tre insieme non danno equilibrio alla squadra e non a caso il goal subito contro l’Olbia è figlio di un taglio di Ragatzu dalla tre quarti, sul quale il centrocampo (nel caso specifico Di Quinzio) non ha seguito l’attaccante sardo che poi ha messo la palla alle spalle di Petkovic. Così è arrivato De Vitis, centrocampista con doti di incontrista. Sicuramente un lusso per la serie C, anche se non è proprio un mediano puro. Completano il reparto Maltese che ha fatto vedere lampi di classe nelle prime uscite ma che deve trovare la continuità necessaria, Zammarini, provato anche in posizione di terzino destro durante il ritiro di Storo, ed i giovani Lidin e Nacci, oltre a Giannone che può fare all’occorrenza il trequartista oppure l’esterno di attacco. Giannone, non lo scopriamo certo oggi, ha piedi sopraffini e grande visione di gioco, il lancio per Negro nella ripresa a tagliare tutto il campo con palla goal conseguente ne è solo una dimostrazione. Può davvero essere l’uomo in più del Pisa.
Infine l’attacco: Eusepi è stato rincorso da mezza serie B, lui voleva il Pisa, e Gautieri ne ha capito subito le qualità. Dopo i lampi di coppa Italia, la preparazione si è fatta sentire nel suo fisico, ma c’è da scommettere che presto farà la differenza; Negro, ha mostrato tanta qualità fino all’ultimo tocco, gli è mancato il goal, arriverà, questo è certo. Capitolo Masucci: resta il dubbio che sia più una seconda punta che un esterno, certo è che con le sue qualità in serie C non dovrebbe avere troppe difficoltà ad adattarsi al ruolo. Ci sono poi Cuppone e Peralta che sulle fasce possono portare minuti di grande qualità (non dimentichiamo che le cinque sostituzioni favoriscono la panchina lunga). Cernigoi come vice Eusepi è tutto da scoprire, Giani completa la rosa.
Ai margini della rosa resta Giulio Sanseverino che non è riuscito a trovare una sistemazione nell’ultimo giorno di mercato. Nonostante ci sia un posto libero nella casella degli “over” per lui nel Pisa 2017/2018 non c’è posto, resta da capire se verrà svincolato oppure se resterà ai box almeno fino a gennaio.
Ora sarà il campo a parlare, durante l’estate (finalmente senza guai societari) a Pisa lo hanno fatto in tanti, qualcuno con toni talmente sopra le righe da sembrare palesemente in malafede, ai limiti della cattiveria. La squadre c’è, la società pure, la speranza è che a giugno ci siano anche i risultati auspicati e per i quali questa squadra è stata costruita.
Ecco nel dettaglio la rosa 2017/2018
Portieri: 1 Reinis Reinholds; 12 Matteo Campani; 22 Lazar Petkovic
Difensori: 2 Samuele Birindelli; 3 Lorenzo Filippini 4. Andrea Lisuzzo; 5. Milan Sabotic; 13 Luigi Carillo; 28 Gianmarco Ingrosso; 25 Giulio Favale; 7 Daniele Mannini;
Centrocampisti: 27 Robert Gucher; 24 Kevin Olov Lidin; 17 Dario Maltese; 19 Nicolas Izzillo; 10 Davide Di Quinzio; 17 Luca Giannone; 18 Roberto Zammarini; 21 Federico Nacci; 30 Alessandro De Vitis
Attaccanti: 9 Luigi Cuppone; 29 Maikol Negro; 15 Elia Giani; 11 Diego Peralta; 14 Iacopo Cernigoi; 26 Gaetano Masucci; 23 Umberto Eusepi.