Pisa-Brescia 92-0, numeri strani quelli degli "incidenti" di sabato

Sport
Lunedì, 19 Settembre 2016

Erano due, sono diventati tre, ma dovrebbe essere uno soltanto. Sono gli argomenti da affrontare quando si parla di AC Pisa 1909. Con l’autunno che bussa alla porta ed il campionato avviato (e bene), dovrebbe essere solo il campo a parlare, e invece, ci ritroviamo ad affrontare anche le questioni societarie, sempre più d’attualità, alle quali si è aggiunta in tutta la sua drammaticità la questione riguardante il cuore della Curva Nord, decimato dagli arresti e dalle denunce nel pre partita di Pisa-Brescia.

LA CURVA DECIMATA. Quanto accaduto sabato ad Empoli non ha riscontri nella storia recente del calcio Italiano: 8 arresti, 92 daspo, sono numeri da G8 e non da partita di calcio. Sono numeri abnormi neanche minimamente avvicinati in eventi tragici come la morte dell’ispettore Raciti al termine di Catania-Palermo, o la morte di Ciro Esposito, per mano di un tifoso romanista, prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina. Numeri completamente sproporzionati anche nella distribuzione degli arresti. Curva Nord – Brescia è finita 92-0: o i Pisani hanno incontrato non degli Ultras avversari, ma una comunità di frati francescani in gita premio ad Empoli, oppure il sospetto che si sia trattato di un regolamento di conti se non forte, è quanto meno da mettere sul tavolo. 92 persone fermate nell’immaginario collettivo scatenano fantasie di guerriglia urbana, con auto e cassonetti utilizzati come barricate e dati alle fiamme. Niente di tutto questo pare essere accaduto, almeno non ci sono immagini o fotografie che lo certifichino, eppure, 92 tifosi pisani, 3 autobus di tifosi bresciani, più un numero imprecisato di poliziotti, avrebbero dovuto scatenare il finimondo, finimondo che però non pare esserci stato. C’è stato solo quel 92-0. A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca con tanti complimenti a colui o coloro che hanno pensato bene di far passare dallo stesso percorso i tifosi delle due squadre. Intanto, per volere dell'osservatorio nazionale, il Frosinone ha sospeso la evndita di tagliandi per il settore ospiti. Oltre al danno quindi la beffa, ed il sospetto è che sia solo l'inizio

PETRONI-DANA: SCONTRO TOTALE. Sul fronte societario non ci sono schiarite, anzi. Non passa giorno che le due parti si accusino a vicenda. Sabato nel dopo gara Petroni ha attaccato Dana, che ha risposto il giorno seguente con una conferenza stampa. Il livello dello scontro si è alzato a tal punto che Britaly Post ha minacciato le vie legali contro Dana che accusa il club di avere conti in dissesto, oltre che di farsi pagare per poter giocare nel settore giovanile. In mezzo il Sindaco Marco Filippeschi, che ogni giorno si trova a mediare una situazione che non ha molte alternative. Per comprare il Pisa ad oggi la fila non c’è e se davvero Britaly Post vuole vendere farebbe bene a prendere più sul serio la proposta di Equitativa, che, attenzione, non è esente da colpe. Nel gioco delle parti è comprensibile che il compratore cerchi di sminuire ciò che va ad acquistare per risparmiare il più possibile, ma qui il tempo dei giochetto è finito, una città intera, i tifosi e la squadra, meritano rispetto e tranquillità.
 
SILENZIO PARLA IL CAMPO. E’ l’unica nota lieta di questo scorcio di stagione. 7 punti dopo 4 partite, grinta da vendere e tante sorprese da Cardelli a Del Fabro, passando per un Sanseverino autentica rivelazione del centrocampo: dato in partenza ad agosto, ad oggi è uno dei sempre presenti nel centrocampo. Sabato per corsa e quantità è stato uno dei migliori.
La mancata preparazione estiva alla lunga si farà sentire, visti anche gli impegni ravvicinati di questo periodo, ma per il momento è bene non pensarci troppo, godersi il momento e sperare che duri più a lungo possibile. A Frosinone non sarà facile, solo 3 mesi fa c’erano due categorie di differenza. Un campo tradizionalmente ostico per il Pisa che ritrova un avversario, Daniel Ciofani, bestia nera dei nerazzurri: l’attaccante frusinate è andato a segno ben 7 volte contro i nerazzurri, vestendo tre maglie diverse.
Il Pisa in Ciociaria invece potrà contare sulle armi di sempre, cuore, grinta e voglia di non arretrare mai di un passo.

massimo.corsini