Pisa capitale della Cultura, come funziona e qualche domanda all'assessore
È la vicepresidente della commissione Cultura Olivia Picchi a chiedere "lumi" all'assessore Magnani
«Il prossimo 2 marzo scade la presentazione del dossier per chi ha presentato la manifestazione di interesse alla candidatura. Entro il 30 aprile verranno scelte le 10 città che andranno al Mibact nel mese di maggio per l'audizione e la presentazione dei progetti. Il 10 giugno sarà annunciata la città che sarà Capitale della Cultura 2021. Tanti i parametri valutati: il patrimonio artistico, il progetto e la metodologia della costruzione dello stesso, un calendario di eventi lungo tutto l'anno», a parlare è Olivia Picchi, consigliera comunale del PD e vicepresidente della commissione cultura che prosegue: «l'altra candidata della nostra provincia è Volterra. Volterra ha individuato le risorse di bilancio, grazie a quelle chiederà compartecipazioni a soggetti pubblici e privati. Volterra ha coinvolto le realtà rappresentative del territorio (la Fondazione CRV, il Consorzio turistico, il Carcere, per citarne alcuni) e presentato il comitato promotore. Paolo Verri (direttore generale del team che si è occupato di Matera 2019) sarà il coordinatore del comitato strategico, con lui Ledo Prato (esperto di politiche culturali e segretario generale dell'associazione Mecenate 90). Sabato 21 la candidatura sarà presentata pubblicamente alla cittadinanza. Il comitato promotore aprirà un percorso partecipativo con le associazioni e selezionerà 21 giovani fra i 18 e 29 anni per costruire il concept e il programma delle attività previsto per il 2021».
«Un lavoro corale che porterà certamente i suoi frutti anche se Volterra non dovesse vincere, afferma Picchi. Aver attivato un territorio, aver comunque studiato anche una strategia comunicativa che porterà pubblicità alla cittadina etrusca avrà comunque risvolti socioeconomici positivi».
«Mentre a Volterra accade tutto questo non si hanno notizie di quello che sta facendo il Comune di Pisa, dice con una certa preoccupazione la consigliera Dem, l'annuncio della candidatura della città di Pisa è arrivata pochi giorni dopo l'approvazione del bilancio eppure non c'è previsione di spesa e per adesso nessuna variazione in vista. Non abbiamo notizia di quello che l'assessorato alla cultura sta facendo: esiste un comitato scientifico? E' stato individuato un direttore del progetto? Abbiamo stabilito quali e quante risorse impieghiamo come Comune? Sono stati cercati partners o personalità del mondo della cultura? Sarà aperto anche a Pisa un progetto che coinvolga e tragga spunto dalle energie delle nostre imprese culturali e associazioni? Ad oggi non ci sono in Comune atti relativi alla candidatura».
«Temo che, se qualcosa stanno elaborando, lo stanno facendo con il solito modus operandi coinvolgendo (forse) le Università e poco altro, schivi al confronto e alla condivisione, sospetta Picchi. La nostra richiesta di avere l'assessore in commissione per adesso è caduta nel vuoto. La candidatura poteva essere un modo, come hanno fatto a Volterra, per rivitalizzare un tessuto e creare comunque opportunità, speriamo che tutto questo non si esaurisca con il solito articolo di giornale per poi non realizzare nulla», conclude Olivia Picchi.