Pisa, chiude la “Bottega d’arte”: dopo oltre 60 anni cala il sipario su uno storico esercizio del centro storico

Cronaca
PISA e Provincia
Domenica, 16 Novembre 2025

La “Bottega d’arte” di piazza Cavallotti si prepara a chiudere i battenti entro Natale. A comunicarlo sono stati i titolari Mario e Daniela Petrucci, che hanno annunciato ai clienti la decisione di ritirarsi per un meritato pensionamento

 

Si conclude così una storia lunga più di sessant’anni, che ha reso il negozio uno dei punti di riferimento dell’artigianato locale nel quartiere di Santa Maria.

La bottega nasce negli anni Sessanta, inizialmente gestita da Carlo e Loretta Petrucci: il primo era impegnato nel laboratorio di cornici, la seconda nel servizio alla clientela. In seguito entrano nell’attività anche Mario e Daniela, che apprendono il mestiere dal padre ebanista e contribuiscono a consolidare la tradizione familiare.

Nel corso dei decenni il negozio è diventato un presidio del quartiere e un riferimento anche per collezionisti, appassionati e residenti, offrendo servizi di realizzazione e restauro di cornici, dorature, passepartout, oltre a stampe antiche, opere di artisti locali e oggetti di antiquariato.

“Sembra che il tempo sia volato – racconta Daniela Petrucci –. Quando fai un lavoro che ami non te ne accorgi, e all’improvviso ti ritrovi grande. Abbiamo conosciuto persone competenti e appassionate, capaci di cogliere il valore degli oggetti. Abbiamo sempre cercato di offrire molta scelta e questo ci ha reso orgogliosi”. Tentativi di individuare qualcuno disposto a rilevare l’attività non hanno dato esito: “Ci dicono tutti ‘siamo disperati, ora dove andremo?’ – aggiunge –. Non è una decisione semplice, ma è arrivato il momento di salutarvi”.

Con la chiusura della “Bottega d’arte”, Pisa perde un’altra insegna storica, dopo le tre attività di lunga data che hanno cessato l’attività nell’ultimo anno. Un segnale che conferma le difficoltà delle botteghe tradizionali e il progressivo venir meno di presidi di vicinato che, oltre ai servizi, svolgono da sempre un ruolo sociale e identitario per la città.

redazione.cascinanotizie