Pisa contro Cascina. "Guerra" a distanza sulla Tari
L'assessore Latrofa del Comune di Pisa attacca l'aumento Tari voluto dal Partito Democratico di Cascina, ma l'amministrazione cascinese risponde che "non ha ancora approvato il bilancio preventivo per il 2021"
L'aumento della Tari ipotizzato dalla destra cascinese fa breccia anche nell'immaginario degli amministratori pisani, con l'assessore Raffaele Latrofa, passato all'attacco del Comune di Cascina con un video. Da parte del sindaco Betti e della sua squadra, la risposta arriva a mezzo comunicato stampa.
"L'assessore Latrofa si potrebbe informare
Sono lieto che Raffaele Latrofa, assessore comunale di Pisa, abbia abbastanza tempo libero da potersi anche dilettare nella produzione di video. Così tanto tempo libero da preoccuparsi di fare opposizione all’amministrazione comunale di Cascina. Purtroppo gli manca però il tempo di approfondire i temi su cui si esprime e su cui va a fare soprattutto chiacchiere. L’assessore, poco informato, sostiene che a Cascina la Tari è aumentata. L’amministrazione comunale di Cascina non ha ancora approvato il bilancio preventivo per il 2021. Non ci sono quindi state scelte sulla Tari.
Dato che l'assessore ritiene di dover esprimere giudizi sull'attività amministrativa del Comune vicino, lo posso rassicurare: la nuova amministrazione comunale di Cascina non cerca furbizie o scorciatoie e, dal 2023, l’assessore Latrofa potrà verificarlo direttamente, rientrando a lavorare da noi. Dopo il voto delle elezioni comunali di Pisa. Sulla tariffa dei rifiuti i nuovi amministratori e il consiglio comunale si sono assunti la responsabilità di portare in approvazione il contratto di servizio per il 2020.
L'anno 2020 ha visto un’amministrazione di destra a guida leghista per 10 mesi su 12. Un’amministrazione leghista che un anno fa ha messo a bilancio per la Tari 2020 risorse pari a quelle inserite per il 2019, quando era già evidente che la spesa sarebbe stata maggiore. Un’amministrazione leghista che per tutto il 2020 non ha modificato quella previsione, con costi che sono cresciuti anche per i maggiori servizi necessari per la pandemia. Un’amministrazione leghista che pare aver rinviato tutti i provvedimenti che, nell’anno del voto, potessero essere impopolari".