Pisa-Cuneo, il borsino

Sport
Lunedì, 5 Febbraio 2018

Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati. Il Pisa batte il Cuneo di misura al termine di una partita che è sembrata la fotocopia di quelle disputate contro il Monza e contro la Viterbese. Anche contro i piemontesi la formazione di Pazienza esegue il compitino facendo il minimo indispensabile, 20’ di buon calcio con una occasione nitida ben sventata dal portiere avversario, un goal, un palo esterno, uno annullato che molto probabilmente era regolare, insomma neanche il tempo di pensare che la serata dell’Arena poteva essere senza sofferenze che la luce si spegne di nuovo. Dal 35’ il Pisa è entrato in modalità risparmio energetico e si è solo preoccupato di portare a compimento la missione vittoria concedendo campo e qualche occasione di troppo ad un avversario non trascendentale, anzi decisamente debole.

COSA FUNZIONA Il Pisa nel girone di ritorno non ha ancora subito reti. 480’ minuti di imbattibilità non è cosa di poco conto, quattro punti recuperati alla capolista, Viterbese scavalcata. I freddi numeri sono la cosa migliore che funziona al momento in questo Pisa, che non convince sul piano del gioco ma vince e no, non è poco. Il reparto arretrato in questo momento è garanzia di grande sicurezza, quando non riesce a svolgere il suo compito in maniera impeccabile viene aiutato dai pali o dall’imprecisione degl’attaccanti avversari.  Nonostante l’unico goal segnato anche il reparto offensivo contro il Cuneo ha svolto bene il suo lavoro, a certificarlo il fatto che tutti i palloni arrivati in area sono stati trasformati in azioni pericolose, oltre ovviamente al goal.

COSA NON FUNZIONA “Tutti i palloni arrivati in area”, abbiamo scritto qui sopra. E’ quel tutti che non basta, il Pisa contro il Cuneo non si può limitare a tre occasionissime concentrate in 15-20 minuti più una ripartenza nella ripresa. Il Pisa, questo Pisa, per qualità dei singoli giocatori può e deve fare di più. Muovere la classifica tre passi alla volta è sempre positivo, ma occorrerebbe anche il ruggito del leone, quelle partite che per prestazione e per margine di vittoria possano mettere paura agli avversari, quelli “veri” che in classifica sono davanti, e possano davvero scaldare i cuori dei tifosi. Al Pisa manca un centrocampista che imposti il gioco e detti i tempi della manovra, anche in occasione del goal il regista è andato a farlo Negro che dal cerchio centrale del campo ha lanciato la palla sulla fascia e poi è corso a riprendere il cross millimetrico di Birindelli, ci sarebbe bisogno che quello che ha fatto Negro in avvio dell’azione lo facesse con più continuità il centrocampo, siamo sicuri che allora, anche l’attacco tanto bistrattato, segnerebbe molte più reti.

DA RIVEDERE I nuovi acquisti. A cominciare da Sainz-Maza che sembra ancora un pesce fuor d’acqua passando per Ferrante e Lisi entrati in campo quando il Pisa ha praticamente smesso di giocare. L’ex Juve Stabia a dire il vero è sembrato quello più in palla, ha messo corsa e qualità a disposizione della squadra e quella velocità che fino ad oggi è mancata al Pisa. Se son rose fioriranno ma certamente è da rivedere quando l’affiatamento con i nuovi compagni sarà ad un livello più elevato. Certo è che questo Pisa che doveva avere ad inizio anno in Lisuzzo, Mannini ed Eusepi i suoi punti fermi, in questo 2018 è cambiato molto, così come sembrano cambiate un po’ le gerarchie all’interno dello spogliatoio: soltanto il tempo, ma soprattutto i risultati ci diranno se saranno cambiate in meglio.

massimo.corsini