Pisa, "Due mesi e mezzo per la carta d'identità. Così non va"
Marco Biondi (PD) accusa il Comune per i disservizi. Presentata interrogazione urgente
Riporta la nota di Marco Biondi.
“2 mesi e mezzo per un appuntamento per poter fare la carta d’identità, queste sono le tempistiche del nostro Comune”. Inizia coì la dura accusa del consigliere Marco Biondi (Pd) su i disservizi dell’ufficio anagrafe che è stato recentemente trasferito alla Sesta Porta.
“La carta d’identità può essere fatta solo previo appuntamento, che può essere preso al telefono solo per 2 ore al giorno dalle 8.30 alle 10.30 e tramite portale online. Mi sembra evidente che per molte persone e soprattutto per le persone anziane non sia agevole poter prendere un appuntamento e al contempo non è ragionevole avere tempi di attesa di 2 mesi e mezzo, quando per fare una carta d’identità ci vogliono 5 minuti. La carta d’identità non dovrebbe essere negata a nessun cittadino che si presenta all’anagrafe senza appuntamento.
Altra criticità è la modalità di pagamento del servizio. Come è possibile che nel 2023 non si possa pagare con il POS ma si debba pagare esclusivamente in contanti. Altri comuni limitrofi hanno la possibilità dei pagamenti elettronici, come è giusto che sia visto che un utente su due al momento del pagamento chiede di poterlo fare elettronico.
Infine non capisco perché gli sportelli non vengono dotati di piccole fotocamere, che hanno prezzi irrisori di pochi euro, per poter scattare le foto necessarie per i documenti, senza dover costringere gli utenti ad andarle a fare altrove.
Altro problema che riscontrano i cittadini nei servizi erogati dagli uffici dell’anagrafe riguarda la consegna e il ritiro delle multe. Se nessuna multa viene consegnata di persona, ma viene lasciata solo la notifica nella cassetta della posta, vuol dire che vi è un evidente problema con le notifiche. Se su 100 multe vengono lasciati 100 avvisi nelle cassette delle poste e le buste vengono portate immediatamente negli uffici dell’anagrafe vuol dire che la modalità di notifica e di consegna è sbagliata. Molti cittadini che si trovavano a casa si sono lamentati che chi effettuava la notifica non ha nemmeno suonato .Come è errata la modalità di partenza dei 5 giorni per poter pagare la sanzione in modalità ridotta. I 5 giorni partono dal momento che le multe vengono portate agli uffici dell’anagrafe ovvero lo stesso giorno in cui viene lasciato il bigliettino nella cassetta della posta. In questo modo molto cittadini si ritrovano nella condizione di non poter pagare la multa in modalità ridotta, i 5 giorni dovrebbero partire dal momento in cui avviene il ritiro da parte del cittadino”.