Pisa-Frosinone, il borsino nerazzurro
Il Pisa esce immeritatamente dalla Coppa Italia "dei grandi". Esce perchè da una parte ha trovato una grande formazione che ha le carte in regola che "ammazzare" la serie B di quest'anno, ed in parte perchè l'ineffabile signor Minelli di Varese, con la complicità degli assistenti, gli ha sbattuto la porta in faccia con una direzione arbitrale a senso unico che, oltre a condizionare il risultato finale, ha anche creato inutili, di questi tempi, tensioni in campo fra i 22 contententi.
Il Pisa torna quindi nella Coppa Italia di serie C, ma lo fa con qualche certezza in più. La strada intrapresa è quella giusta, lo ha sottolineato Gautieri, soddisfatto al termine della gara, lo ribadiamo anche noi, aggiungendo che giusta è anche la reazione della società verso atteggiamenti da prime donne che mal si conciliano con la causa nerazzurra. Il riferimento alla vicenda Cardelli non è puramente casuale.
COSA FUNZIONA L'intesa fra gli uomini del tridente offensivo è già ad uno stato molto avanzato, grazie anche ad un Umberto Eusepi gia in forma campionato. Tridente che con estrema facilità diventa un quartetto con le incursioni a sinistra di Di Quinzio, bravissimo a trovare spesso la linea di fondo e da li far partire cross pericolosi in area di rigore. Il Frosinone, partito con una difesa a tre e due esterni che svolgevano principalmente compiti offensivi ha dovuto ben presto adattarsi e trasformarsi in una difesa a cinque con Pagagini e Crivello costretti ad un ruolo di terzino puro.
DA RIVEDERE La fase conclusiva. Il Pisa ha creato molto ma sotto porta è mancata la zampata finale. Clamoroso l'errore di Longhi che ad un metro dalla linea di porta ha mandato incredibilmente fuori. Anche Negro in un paio di circostanze è stato bravo a liberarsi, un po' meno nella conclusione finale. Di contro c'è da considerare che ad agosto, con carichi di lavoro importanti, la lucidità sottoporta può venir meno. Con il crescere della condizione, saliranno anche le possibilità di convertire in goal le occasioni create.
COSA NON FUNZIONA Dopo una partita ben giocata è come cercare il pelo nell'uovo. Ci proviamo: quello che è mancato con il Frosinone è il compito di contenimento del centrocampo. I Ciociari, specie nel primo tempo, sono riusciti a ripartire con troppa facilità e da una di queste, con una manovra agile e veloce, sono riusciti a passare in vantaggio. Un centrocampo che al momento pare troppo offensivo, ma che ha margini di miglioramento importanti, anche nel trovare gli equilibri giusti, e che quindi non deve preoccupare più di tanto.
Il Pisa adesso andrà in ritiro a Peccioli per concludere la preparazione estiva. Poi, salvo cambiamenti di programma dovuti all'uscita dalla Coppa, tornerà all'Arena il 19 agosto per un triangolare contro il Carpi e la squadra tedesca del Roj Dortmund. Per allora la società dovrà sciogliere il nodo portiere. Con Cardelli in partenza, si cerca un under che possa giocarsi il posto con Petkovic. Sul fronte del mercato il Pisa è a caccia anche di un difensore centrale (molto raffreddata la pista che porta a Sabotic) e, forse, un centrocampista, ma questo dipenderà molto dalla permanenza di Angiulli. Per Sanseverino e Polverini invece l'avventura in nerazzurro è vicina alla conclusione.