Pisa-Gattuso, un divorzio da metabolizzare in fretta

Sport
Martedì, 2 Maggio 2017

270’ al termine del campionato. La matematica non condanna ancora il Pisa al ritorno in Lega pro e la città si divide fra chi spera in un miracolo e chi realisticamente prende atto del ritorno in terza serie come atto conclusivo di una stagione – calvario che di normale non ha avuto niente fin dal fischio finale del signor Piccinini allo stadio Zaccheria di Foggia.

La città si divide anche fra Gattusiani e non, striscioni a favore del mister sono comparsi sia davanti alla sua abitazione sia al campo di San Piero dove addirittura si è voluto scomodare uno slogan di questa estate: “senza Gattuso non si gioca” che però al momento sembra anche piuttosto irrispettoso per una proprietà che sta lavorando per costruire un futuro al club nerazzurro. Quel futuro che ha garantito poco prima di Natale acquistando una società che nessuno avrebbe voluto. La normale vita societaria, la normale gestione di un club vuole che le strade di professionisti del pallone, siano essi dietro una scrivania o su un campo di calcio si incrocino, diventino percorsi comuni, poi si separino e poi il futuro dirà se potranno incontrarsi nuovamente oppure no.

Le strade di Gattuso e del Pisa stanno per separarsi con tutto il dispiacere possibile perché il legame creatosi fra questa piazza ed il mister è qualcosa di mai visto (forse solo i tifosi del Genoa con Scoglio hanno vissuto qualcosa di paragonabile). Un divorzio che ci auguriamo non porti al lancio degli stracci scaricando l’uno contro l’altro responsabilità sulla retrocessione incombente che evidentemente sono di tutti, un divorzio che porterà sicuramente giovamento ad entrambe le parti: Gattuso potrà fare l’allenatore in una piazza dove potrà concentrarsi solo su quello e l’augurio e che finalmente, per la prima volta nella sua carriera, possa trovare un club sano dove poter lavorare con continuità senza pensare a nient’altro. Se lo merita; il Pisa avrà finalmente quella normalità tipica di ogni società, con un allenatore che verrà giudicato solo in base alle scelte ed ai risultati senza debiti di riconoscenza extra calcistici.

Adesso le attenzioni di tutti sono sul nome del successore di mister Gattuso. Le voci si rincorrono, l’unico fatto certo è che la società Giovanni Corrado con Raffaele Ferrara stanno già lavorando sodo, hanno allacciato contatti sia con allenatori che per vari motivi sono fermi al palo sia con allenatori ancora al lavoro e magari in corsa per obiettivi importanti.

Vivarini, Gautieri, Asta, ma anche Zauli e perché no Leonardo Colucci, portato a Reggio Emilia proprio dall’attuale Direttore Sportivo nerazzurro e poi esonerato quando Ferrara ha lasciato l’incarico proprio per venire a Pisa. Qualunque sia la scelta non sarà resa pubblica ed ufficiale prima della fine del campionato, qualunque si la scelta chi siederà sulla panchina del Pisa dovrà inevitabilmente fare i conti con il fantasma di Gennaro Gattuso e solo per questo avrà bisogno dell’apporto incondizionato di tutta la tifoseria che ama il Pisa.

massimo.corsini