Pisa, il quartiere di Porta a Mare rinasce con i colori dei murales di grandi artisti

Cultura
PISA e Provincia
Mercoledì, 20 Dicembre 2023

Aris, Etnik e Zed1 firmano i murales su edifici pubblici e privati della città, in dialogo con la tradizione pisana. I lavori, già avviati, termineranno venerdì 22 dicembre e confermano la vocazione di museo a cielo aperto dell’area

Proseguono fino al 7 gennaio le mostre a Palazzo Blu e alla Chiesa della Spina
 
Un’esplosione di colori che ridisegna il volto di scuole, edifici pubblici e privati della città. A Pisa l’arte urbana torna protagonista attraverso le opere degli street artist Aris, Etnik e Zed1, che arricchiranno il quartiere di Porta a Mare dipingendo una serie di murales dedicati alla storia e alle tradizioni della città della torre pendente, per cementare la nuova identità di quest’area come museo a cielo aperto. In particolare Aris modificherà un suo murales realizzato nel 2018 sul muro perimetrale delle scuole Beltrami, espandendola su tutta la superficie. L’opera, a metà strada fra l’astratto e il figurativo, verrà realizzata coinvolgendo i ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down sez. Pisa, nell’ambito del progetto “Meraki”.

La “tela” di Etnik sarà invece il deposito della polizia idraulica, sulla via Aurelia, dove già campeggiano due opere di “Moneyless” e “Alberonero” dedicate al palio remiero di San Ranieri. Qui lo street artist realizzerà un collage ispirato alle architetture della città di Pisa in “coabitazione” con Zed1, che su tre finestre della stessa parete dipingerà un’opera ispirata al tradizionale “Gioco del ponte”, che si tiene ogni anno l’ultimo sabato di giugno sul Ponte di Mezzo.

Sempre Zed1 arricchirà infine un’abitazione nel quartiere di Porta a Mare, realizzando l’opera “I sogni di Pisa”, raffigurante una donna con un grande cuore dal quale nascono delle rose. Gli artisti sono già all’opera e i murales saranno completati entro venerdì 22 dicembre, con i cittadini invitati a seguire l’avanzamento dei lavori in una sorta di “work in progress” dal sapore artistico.
L’iniziativa si svolge nell’ambito del Festival della Strada, manifestazione artistica curata da Gian Guido Grassi e promossa da Fondazione Palazzo Blu e Fondazione Pisa, con il contributo del Comune di Pisa e del Consiglio della Regione Toscana. Partner tecnici “Renato Lupetti” e “Caparol Center”.

“Il progetto Start Attitude Festival della Strada – commenta l’assessore alla cultura del Comune di Pisa Filippo Bedini - è un’iniziativa importante per la città perché si configura come un evento di riferimento nel settore dell’arte di strada, con l’ambizioso obiettivo di arrivare a collocare Pisa tra le capitali europee della street art. Il progetto è entrato nel vivo in queste settimane, con la realizzazione di nuove opere nel quartiere di Porta a Mare, portando questa forma d’arte immediata e popolare ad arricchire e a cambiare volto ad un quartiere importante della nostra città. Ringrazio gli artisti, e in particolare in questi giorni Zed One, che nei mesi scorsi si è dimostrato interessato ad approfondire, per il lavoro che sta realizzando, elementi di storia e tradizioni pisane".
“Con queste opere firmate da street artist di fama internazionale stiamo portando avanti un percorso iniziato nel 2017 nel quartiere di Porta a Mare, avviando la rigenerazione di un’area ricca di storia della città, una zona fortemente tradizionale, il volto marinaresco di Pisa”, aggiunge il curatore Gian Guido Grassi. 

Sempre nell’ambito del Festival della Strada proseguono fino al 7 gennaio 2024 le mostre a Palazzo Blu e alla Chiesa della Spina, “case” delle opere di Eduardo Kobra, Gonzalo Borondo, 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone e Massimo Sospetto. 
Nella Sala della Biblioteca di Palazzo Blu, in dialogo con le Avanguardie, al centro del percorso principale, Eduardo Kobra ha creato una contemporanea Scuola di Atene, attingendo dai ritratti degli Avanguardisti, mentre nella Dimora nobiliare del palazzo è esposta la collettiva di 108, Moneyless, Etnik, Zed1, Aris, Gio Pistone, Massimo Sospetto i quali rileggono lo stile Bauhaus attraverso le loro opere.
In parallelo, sempre sul Lungarno Gambacorti, nella Chiesa della Spina è possibile ammirare l’installazione “Non Plus Ultra”, di Gonzalo Borondo, artista spagnolo classe 1989 che dal 2007 interviene nello spazio pubblico sviluppando un linguaggio originale, in connessione con il luogo d’azione e la percezione fisica e simbolica degli spazi. L’installazione pisana, anche in questo caso visibile fino al 7 gennaio, si ricollega alla spiritualità della Chiesa, innescando una riflessione esistenzialista più che religiosa attraverso 35 lastre di vetro stampate, ciascuna delle quali ospita due immagini grafico pittoriche: una colonna e una figura di spalle con le braccia distese, che rimanda all’iconografia della crocifissione. Un labirinto trasparente di segni e simboli per riflettere sul concetto di limite, sulla sua negazione, sul bisogno sacro dell’uomo di varcare la soglia del conosciuto e della logica, di superarsi e proiettarsi all’infinito. 
Orari: lun-ven ore 10 - 19 (ultimo ingresso ore 18); sab - dom (e festivi) ore 10 - 20 (ultimo ingresso ore 19)
Biglietti: intero 5 euro; ridotto 3 euro 
Per maggiori informazioni palazzoblu.it
 

redazione.cascinanotizie