"Pisa la città capitale degli sfratti", manifestazione il 16 dicembre
Un appello ed un invito a manifestare lanciato dall'Assemblea Cittadina "Case Subito" per il 16 dicembre di fronte a Palazzo Comunale
Appello Il 16 dicembre in piazza per il diritto all'abitare.
La città di Pisa è divenuta nel 2022 la Capitale italiana degli sfratti. Sono i dati riguardo la proporzione demografica di sfratti esecutivi ed eseguiti con la forza pubblica ad averlo determinato. Gli enti preposti non redistribuiscono gli alloggi sociali; il mercato privato specula sugli immobili, utilizzando a proprio vantaggio il bisogno abitativo e la richiesta di abitazioni universitarie. A Pisa nel 2022 sono aumentati del 10% gli affitti per un posto letto, mentre edifici come l'ex casa dello studente Paradisa restano vuoti ed abbandonati.
L'8 novembre 2022 il consiglio comunale di Pisa ha affrontato per l'intera seduta il tema dell'emergenza abitativa. Da quell'incontro è uscita la mozione votata all'unanimità che impegna il sindaco a chiedere al prefetto la sospensione della forza pubblica agli sfratti fino al 28 febbraio. La richiesta unanime dei comitati e dei sindacati è stata quella di mettere immediatamente a disposizione delle famiglie in difficoltà abitativa le centinaia di alloggi pubblici disabitati. Da parte dell'assessore alle politiche abitative la risposta è che attualmente sono zero gli alloggi da destinare, a fronte di un milione di euro di risorse pubbliche spese per mantenere decine di nuclei familiari con 70 minori in affittacamere. Al termine di quell'incontro, nel quartiere di sant'ermete, si è avviato un presidio permanente composto dai residenti delle case popolari e da numerose famiglie sotto sfratto. E' stato formalizzato uno stato di agitazione alla prefettura e a tutte le istituzioni affinchè siano messi a disposizione per l'autorecupero i 40 alloggi nel quartiere per quei nuclei familiari che stanno aspettando un alloggio. E affinchè siano finanziati in tempi certi i lavori di riqualificazione delle case popolari, bloccati da più di un anno.
Dopo un mese questo presidio va avanti, senza risposte positive. Ma gli sfratti continuano poiché la prefettura non ha ancora dato una risposta alla mozione del consiglio comunale. Confedilizia e i grandi proprietari di questa città fanno scontare alle famiglie stesse le mancanze di istituzioni che dovrebbero garantire il passaggio da casa a casa per chi è sotto sfratto. Per intimorire gli inquilini gli sfratti non si fermano neanche a Natale: una signora avrà la visita di Ufficiale Giudiziario e forza pubblica il 23 dicembre 2022. In questi giorni il governo Meloni ha tagliato completamente ogni aiuto all'affitto e ogni sostegno alla morosità incolpevole: si sta consumando una vendetta del libero mercato nei confronti di ogni tipo di regolamentazione della rendita. Con l'inflazione al 12 per cento e l'aumento vertiginoso dei prezzi delle utenze per luce e gas, le difficoltà sociali sono esplose. Sono centinaia gli sfratti che diventeranno esecutivi nei prossimi tre mesi oltre quelli già attivi. La sproporzione tra prezzo degli alloggi locati e delle bollette, qualità dell'immobile e reddito familiare è ingiustificabile.
La mancanza di alloggi pubblici è creata artificialmente e lo stato di agitazione lo sta dimostrando. Le case pubbliche disabitate sono migliaia, di Apes circa 200: perchè le istituzioni competenti non le assegnano? Ogni alloggio pubblico disabitato in più è una famiglia in graduatoria a cui viene tolto il diritto ad un affitto equo. E' una famiglia in più costretta a pagare affitti a canoni di mercato che raggiungono anche i mille euro mensili. Tutto questo non è più sopportabile.
Dall'assemblea cittadina del 30 novembre come movimenti, sindacati, comitati e forze politiche abbiamo deciso la manifestazione per il prossimo venerdì 16 dicembre. Obiettivo di questa giornata sarà conquistare risposte al bisogno abitativo: ottenere case e fermare gli sfratti. La prefettura e tutte le istituzioni devono rendere conto ad una città intera. Che non vuole più essere ostaggio del potere immobiliare che fa degli alloggi un business a discapito del diritto all'abitare, negando che esistano gli affitti al nero o irregolari. Una città dove vengono tenuti vuoti gli appartamenti per far salire il prezzo delle locazioni; dove di forza vengono strappate persone e bambini dalle loro case, dopo aver pagato per anni affitti altissimi con grande sacrificio; dove ci si ammala per le cattive condizioni degli appartamenti locati; dove i lavori pubblici per l'edilizia popolare producono scheletri di cemento abbandonati e voragini di debito per le finanze pubbliche. Questa città vuole cambiare.
Invitiamo associazioni, comitati , movimenti, sindacati a sottoscrivere e diffondere l'appello per la manifestazione del 16 dicembre.
Assemblea cittadina “case subito!”