Pisa, la squadra convocata per un ritiro

Sport
Martedì, 16 Agosto 2016

Ore 18:30: Nessun comunicato ufficiale è finora arrivato dalla società. Il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi parla della richiesta di un rinvio della decisione sulla cessione del club al 22 agosto prosimo, ma Pablo Dana ancora non si è espresso nel merito. Potrebbe anche non accettare un rinvio ulteriore della trattativa. La tifoseria è ovviamente preoccupata e turbata per le notizie che arrivano. Il rinvio chiesto dall'attuale proprietà significa solo un gioco al rialzo da parte di Britaly Post. Pablo Dana ha accettato il rinvio dicendosi disposto a poter trattare e così rivedere l'offerta offrendo anche qualcosa in più.

Ore 17:20: La decisione sulla cessione del club, probabilmente non arriverà questa sera. Il che significherà, molto probabilòmente il ritro dell'offerta di Pablo Dana. In questi momenti invece ci risultata che la società, per mano dell'Avvocato taverniti stia contattando i giocatori chiedendo loro di tenersi pronti a partire per un ritiro, probabilmente da tenersi in Campania, zona Avellino. Il raduno della squadra sarebbe programmato nella mattinata di domani a Tirrenia.

Tutto questo significa soltanto che l'intenzione della società è quella di respingere l'offerta di Pablo dana ed accettare quella di Italpol. Portare la squadra lontana da Pisa è una mossa per evitare contestazioni e blocchi degli allenamenti.

 

Ore di frenetica attesa in città per le sorti dell'AC Pisa 1909. due sembrano gli unici scenari praticabili, dando per scontata l'uscita di Britaly Post da Carrara Holding e quindi dalla proprietà del club nerazzurro. Il primo scenario, quello che la piazza auspica e che vuole con tutte le sue forze configura l'acquisto del club da parte del fondo di investimento legato a Padlo Dana. Il gruppo, ha presentato un offerta che scade alle 18 di oggi, 16 agosto, ed attende una risposta dall'avocato Giampaolo, amminstratore unico del Pisa.

Il secondo scenario è invece rappresentato dal gruppo Italpol, azienda leader nel settore della vigilianza privata, di proprietà di Giulio Gravina, fratello della prima moglie dell'ex presidente Petroni. Il dubbio che cambi tutto per non cambiare niente in questo caso è più che lecito visto il legame fra òa vecchia proprietà e l'azienda Italpol.

Quest'ultima soluzione è stata più volte osteggiata dalla tifoseria, che vogliono un cambiamento radicale nella guida del club, ma sopratutto vogliono il ritorno di Rino Gattuso sulla panchina del Pisa. Lo vogliono i tifosi, lo vogliono i giocatori, lo vuole una città intera, pronta a proteste anche eclatanti nel caso che la trattativa con il gruppo Dana non dovesse avere l'esito sperato.

Viene a questo punto da domandarsi cosa può spingere un gruppo imprenditoriale ad acquistare una società di calcio in un ambiente così ostile e contrario, con la contreta possibilità di perdere i giocatori migliori e di trovare un allenatore impossibilitato a svolgere il proprio lavoro. La cessione ad una proprietà non gradita, ma sopratutto il mancato ritorno di Gattuso in panchina andrebbe a dilapidare quel patrimonio calcistico e umano che abbiamo visto nelle prime due gare di coppa Italia, segnando di fatto la morte del calcio a Pisa, morte che, al quel punto, si potrebbe attribuire solo e soltanto a chi con scelte scellarate decidersi di ergersi a mandante ed esecutore di un crimine sportivo verso questa città.

Al momento non sono previste conferenze stampa da parte di nessuno dei protagonisti, ma nel caso su questa pagina potrete seguire tutti gli aggiornamenti nel momento in cui dovessero arrivare

massimo.corsini