Pisa, la statua di San Ranieri torna al suo posto
Restaurata, è stata ricollocata nel punto da dove era caduta nel 2024
È tornata al suo posto, nella rotatoria tra via Cisanello e via dei Caduti di San Quirico di Valleriana, la statua di San Ranieri, patrono della città. Caduta nel febbraio 2024 – forse a causa di un atto vandalico – l'opera è stata restaurata e ricollocata dopo un complesso iter burocratico. La cerimonia di benedizione si è svolta venerdì 4 luglio, alla presenza di autorità civili e religiose.
Realizzata nel 2011 in bronzo dal maestro Alessandro Caetani, la statua era stata posizionata in occasione dell’800º anniversario della morte del Santo, su iniziativa di monsignor Aldo Armani e grazie alla donazione della Cassa di Risparmio di San Miniato. L’opera raffigura Ranieri con barba e capelli lunghi, vestito con la pilurica, mentre offre pane e acqua – simboli della sua carità e della benedizione ai pisani.
«Ero proprio qui nel 2011, il giorno dell’inaugurazione insieme all’arcivescovo Benotto e al sindaco Filippeschi. Oggi è una gioia vederla di nuovo al suo posto», ha ricordato l’assessore Riccardo Buscemi, promotore del restauro. «Quando la statua è caduta, sono venuto subito a verificare i danni e a impegnarmi per il suo recupero. Non è stato semplice, ma grazie alla determinazione del sindaco, degli uffici e dello stesso Caetani, oggi possiamo restituire ai pisani un simbolo di accoglienza e spiritualità».
Buscemi ha voluto sottolineare anche il valore simbolico del ritorno di San Ranieri nella rotatoria: «È un abbraccio ideale per chi arriva in città. Ranieri ci accoglie con pane e acqua, ci ricorda il valore dell’ascolto, della pace, della riconciliazione: messaggi attuali oggi più che mai».
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l’arcivescovo emerito Giovanni Paolo Benotto, lo scultore Alessandro Caetani, il Questore di Pisa Salvatore Barilaro, gli assessori Massimo Dringoli e Riccardo Buscemi, i consiglieri comunali Maurizio Nerini e Veronica Poli, e numerosi rappresentanti delle forze armate, delle associazioni e delle istituzioni cittadine.
Un momento solenne, che ha voluto ribadire il legame profondo tra Pisa e il suo Santo Patrono, nel segno della memoria, della fede e dell’identità condivisa.