Pisa-Livorno, l'anteprima

Sport
Sabato, 25 Novembre 2017

La settimana di passione volge al termine. Poche ore a la parola, dopo tante polemiche e discussioni fuori dal campo, passa ai 22 protagonisti che sul rettangolo verde si daranno battaglia per conquistare in primis i tre punti, ma anche per determinare una supremazia in ambito locale alla quale tutti tengono molto.

Alle due squadre però quello che più preme sono i tre punti: gli amaranto per dare uno scossone forse decisivo alla classifica, i nerazzurri per riaprire il campionato e mettere sotto pressione un avversario che da fine agosto ad oggi di pressione non ne ha mai avuta, vuoi per meriti propri, vuoi per un pizzico di fortuna che da sempre una mano a chi sa andare a cercarsela.

Un derby così, con le due squadre ad occupare i primi due posti della classifica non si gioca dalla stagione 1964/1965, le due formazioni erano in serie C ed all’Arena Garibaldi il Pisa si presentò da capolista ed il Livorno da inseguitore: finì 2-2. Oggi è tutta un’altra musica, il Livorno è ancora imbattuta per i nerazzurri servirà la partita perfetta, non solo dal punto di vista tattico, ma anche dal punto di vista mentale e quel che sarà dell’Arena, al netto di chi resterà fuori, non dovrà smettere per un solo istante che la partita dura 90’. In partite come queste gli equilibri si spostano, anche radicalmente, in poco tempo e spesso grazie al “fatidico” episodio.

I nerazzurri arrivano a questa sfida nel miglior modo possibile. Il 3-0 rifilato alla Pro Piacenza è più di un toccasana. E’ un iniezione di fiducia importante, adesso serve invertire il trend negativo in casa e se è vero che i record sono fatti per essere interrotti, e le statistiche per essere smentite affrontare una squadra imbattuta può non essere uno svantaggio. Pazienza in conferenza stampa è sembrato come al solito con le idee molto chiare. Criptico per non dare vantaggi all’avversario, ma l’impressione è che sappia il fatto suo. (Il video della conferenza stampa è tratto da Pisachannel)

Non recupera Negro che sarà ancora assente, mentre torna a disposizione De Vitis. Difesa a 3 o difesa a 4? Impossibile saperlo fino poco prima del fischio d’inizio. La sensazione è che si vada verso una difesa a 4, riconfermando così il modulo visto a Piacenza. E allora davanti a Petkovic potremmo trovare, da destra verso sinistra, Birindelli, Lisuzzo, Ingrosso e Filippini; a centrocampo Mannini e Di Quinzio (o Giannone) esterni, con Gucher e uno fra Maltese e De Vitis (più favorito quest’ultimo); in attacco la coppia Euspei, Masucci.

In casa amaranto Sottil resterà fedele al 4231. In difesa torna a disposizione Pirrello che si gioca una maglia con Gonnelli, a centrocampo stante l’indisponibilità di Bruno, il cui recupero appare difficile, spazio a Giandonato e Luci. Sulla trequarti sicuri di una maglia Valiani a sinistra e Doumbia a destra, nel mezzo è ballottaggio fra  Murilo e Maiorino. In avanti Vantaggiato è intoccabile.

A dirigere questa delicata sfida è stato chiamato Luca Massimi di Termoli che si avvarrà della collaborazione degli assistenti Marcello Rossi di Novara e Salvatore Affatato di Vico. Risale al passato molto prossimo l’unico precedente con i nerazzurri. Massimi infatti bagnò il debutto di Michele Pazienza sulla panchina del Pisa ad Alessandria che finì con la vittoria dei nerazzurri per 2-0 (De Vitis e Eusepi).

I precedenti all’Arena Garibaldi contro il Livorno sono 34. Il bilancio pende a sud dello Scolmatore con il Pisa che ha vinto in 9 circostanze contro le 11 del Livorno ed i 14 pareggi. Per trovare la prima sfida bisogna risalire al 1920, quando il Pisa battè gli amaranto 5-0. Sette anni fa invece l’ultimo incrocio di guantoni e in una Arena pressochè vuota il Pisa vinse 2-1: rete nella ripresa di Greco, pareggio di Diamanti e goal partita di Viviani. Fu l’ultima gioia di una stagione che poi finirà con la retrocessione ed il fallimento della gestione Pomponi.

Oggi è tutta un’altra musica grazie ad una società forte il derby non sarà questione di vita o di morte, ma tutta la città spingerà ugualmente la squadra, affinchè  il vessillo rossocrociato possa sventolare più in alto di quello amaranto e i nerazzurri vadano a prendersi i tre punti. Per la classifica e per la storia. Quella storia che il popolo Pisano ha scritto e contribuito a scrivere fin dalla notte dei tempi.

massimo.corsini