Pisa in lutto. È morto l'ex sindaco Luigi Bulleri
90 anni, primo cittadino dal 1976 al 1983, è stato sindacalista e deputato
Luigi Bulleri, 90 anni, ex sindaco di Pisa dal 1976 al 1983, è scomparso mercoledì 18 settembre.
Grande cordoglio in città, per il politico e l'uomo, impegnatissimo anche nel mondo del volontariato.
Le esequie di Luigi Bulleri saranno celebrate venerdì 20 settembre (ore 17) presso la Pubblica Assistenza di Pisa.
Così lo ricorda Andrea Ferrante, segretario comunale PD Pisa, a nome del Partito Democrartico pisano.
La notizia della scomparsa di Luigi Bulleri ci rattrista profondamente.
Dirigente sindacale e politico, Sindaco di Pisa dal 1976 al 1983 e successivamente Deputato della Repubblica per due legislature, successivamente impegnato anche nell'associazionismo e nel volontariato, è stato capace di lasciare un segno nella vicenda della città di Pisa e del suo territorio.
Recentemente, in occasione del novantesimo compleanno, si era tenuto un importante e partecipato momento di ricordo della sua figura e del suo impegno presso il circolo Arci di Pisanova.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ne ha apprezzato la capacità di comprensione e partecipazione alle vicende del suo tempo, anche in frangenti particolarmente travagliati, la forza e la determinazione nel lottare per migliorare il mondo in cui viviamo, il coraggio nell'assumere decisioni e responsabilità, la grande umanità.
Luigi lascia un grande vuoto, ma anche un esempio di vita capace di guidarci anche negli anni a venire.
Ci uniamo al cordoglio dei familiari e dei tantissimi che gli hanno voluto bene.
Il ricordo di Antonio Mazzeo, presdidente del consiglio regionale della Toscana.
È con profondo dolore che apprendo della scomparsa di Luigi Bulleri, figura di grande umanità e forte tensione valoriale, che ha dedicato la sua vita al servizio della comunità.
Come sindaco di Pisa ha dimostrato un impegno instancabile e una straordinaria dedizione alla nostra città e ai suoi cittadini, con scelte coraggiose per affermare i diritti di tutti e soprattutto dei più deboli.
La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella nostra comunità.
Ho avuto il piacere di salutarlo nel maggio scorso in Piazza dei Cavalieri ad una manifestazione dell' Anpas perché accanto all' impegno politico ha sempre affiacato quello nel volontariato e nella cittadinanza attiva.
Il suo ancoraggio solido ai valori sono un'eredità che molto ha da dire a chi si impegna per il bene comune.
Alla sua famiglia e a tutti coloro che gli sono stati vicini, giunga il mio e quello di tutto il Consiglio Regionale della Toscana più sentito cordoglio.
Il ricordo di Paolo Martinelli, capogruppo La città delle persone.
Ho conosciuto Luigi Bulleri durante la campagna elettorale. E' stato uno di quegli incontri che, per umanità, mi rimarrà più nel cuore.
Mi invitò a casa sua.
Ci andai come primo degli appuntamenti porta a porta di quell'intenso periodo.
Parlammo di impegno politico e sociale. Ci trovammo subito in sintonia, io che con una passione per il terzo settore mi affacciavo da neofita alla politica attiva, e soprattutto lui che dopo una vita di esperienza politica e sindacale (consigliere comunale dal '61, poi assessore dal '71 al '76, sindaco dal '76 all' '83 e deputato), rivendicando sempre la sua origine contadina, scelse poi per anni di dedicarsi al volontariato con Anpas.
Per l'occasione ci tenne, durante un caffè, a regalarmi copia di due libri che scrisse a cui teneva particolarmente e che conservo con cura: "Il Sindaco rompe la catena", racconto della sua esperienza amministrativa e della città, e "Marina. La scelta di vivere", sulla malattia della figlia e sul loro stretto legame.
Seguirono anche altri momenti che, con caparbietà, nonostante i suoi 89 anni ma con una lucidità invidiabile, tenne ad organizzare e che ricordo con grande piacere.
Una sera a casa sua in tanti, in cerchio tra il salotto e la cucina con alcuni cittadini di Cisanello, dove abitava, e poi un'altra sera quando con un'amica lo andammo a prendere in auto per accompagnarmi al circolo di Coltano ad un incontro con alcuni cittadini. Da contadino mezzadro e sindacalista lì si sentiva a casa.
Ci siamo poi sentiti alcune volte anche nei mesi della nuova consiliatura, ci teneva a sapere come stava andando, sempre pronto a una parola di incoraggiamento.
Mi colpì sin dal primo momento la sua passione per i poveri, le battaglie per il diritto alla casa e per la terra, la mediazione che portò avanti nel dialogo tra PCI e parte della DC che sancì l'accordo per l'elezione in consiglio comunale del sindaco Elia Lazzeri, l'avvio dell'insediamento visionario a Pisa dell'area di ricerca del CNR di cui ancora oggi la città beneficia.
Raccontava delle sue esperienze umane, amministrative e politiche e poi nel volontariato con grande passione.
Era piacevole ascoltarlo e imparare.
Esprimo tutto il mio cordoglio ai familiari, e a te Luigi un grande abbraccio.
Hanno scritto Una Città In Comune e il Partito della Rifondazione Comunista.
Apprendiamo con tristezza della scomparsa di Luigi Bulleri, assessore negli anni Settanta e storico Sindaco di Pisa tra il ’76 e l’83 e successivamente deputato del PCI per due legislature; infine, attivo nell’associazionismo cittadino divenendo Presidente del Circolo ARCI “Rinascita”.
L’impegno di Bulleri inizia con la difesa dei braccianti nella provincia per poi approdare alla politica che interpretò con grande generosità mettendosi al servizio delle fasce più deboli della cittadinanza.
Tra le molte iniziative politiche quella che è rimasta scolpita nella memoria della cittadinanza, oppressa dalla perenne crisi abitativa, è la decisione di requisizione delle case sfitte e l’assegnazione alle famiglie che avevano occupato gli appartamenti del villaggio “Centofiori”.
Un esempio virtuoso di utilizzo dei poteri a disposizione dei Sindaci che, in presenza di un’emergenza sociale come quella della casa, possono intervenire per alleviare le sofferenze della cittadinanza. Un esempio quello di Bulleri che vorremmo fosse d’insegnamento ai tanti amministratori di destra e di centrosinistra sordi ai bisogni dei propri cittadini e piuttosto intenti a preservare interessi speculativi.