A Pisa nasce il Centro di Competenza per Industria 5.0
Una nuova spinta all’innovazione “umana”
Una nuova infrastruttura per accompagnare le imprese verso un futuro tecnologico sempre più umano e sostenibile. È questo l’obiettivo del Centro di Competenza per Industria 5.0, appena inaugurato a Pisa presso il Polo Tecnologico di Navacchio e gestito dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università di Pisa. Un progetto che punta a fare da ponte tra la ricerca più avanzata e le esigenze concrete del mondo produttivo, aiutando le imprese ad affrontare le sfide della transizione tecnologica.
Industria 5.0 non è solo un’evoluzione del paradigma precedente: è una rivoluzione che mette al centro la collaborazione tra uomo e macchina, la sostenibilità ambientale e la capacità di risposta alle crisi, da quelle sanitarie a quelle climatiche. Proprio in questa direzione si muove il nuovo centro, che si propone come luogo in cui si sviluppano soluzioni concrete e applicabili, in stretta sinergia con aziende, istituzioni e territorio.
All’inaugurazione, avvenuta il 7 maggio, hanno partecipato autorità regionali, il rettore Riccardo Zucchi, rappresentanti delle associazioni di categoria e numerose imprese – tra cui nomi noti come Aruba, Esaote, STMicroelectronics e Yanmar – che hanno raccontato esempi di collaborazione attiva con il DII. Non si parte da zero: il nuovo centro nasce infatti come naturale evoluzione del Digital Innovation Hub già attivo dal 2018. Come ha spiegato Giovanni Stea, direttore del laboratorio per il 5.0, si tratta adesso di fare un passo in più, portando la ricerca di frontiera dentro le imprese, declinandola sulle loro reali necessità.
Il cuore del Centro si articola su quattro grandi direttrici fortemente connesse tra loro: si va dall’intelligenza artificiale trasparente e affidabile, capace di lavorare fianco a fianco con le persone, ai sistemi centrati sull’uomo che combinano informatica e scienze cognitive; dalle reti di comunicazione di nuova generazione in grado di connettere in tempo reale macchine, sensori e operatori, fino ai materiali intelligenti che rendono fisico il concetto di innovazione sostenibile.
Un approccio multidisciplinare, radicato nelle esigenze reali e insieme proiettato al futuro, come sottolinea anche il direttore del DII Sergio Saponara. L’idea è quella di un centro che guarda avanti, ma che lavora con strumenti concreti e coinvolge tutti gli attori del cambiamento: imprese, enti pubblici e cittadini. In questo senso, Pisa conferma il proprio ruolo di polo avanzato nel panorama europeo, in particolare nel campo delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale.
Una visione condivisa anche dal rettore Zucchi, che ha ricordato come il centro sia frutto del lavoro di un Dipartimento di Eccellenza e come sia fondamentale, in un territorio ricco di startup e spin-off, valorizzare appieno questo potenziale. L’intelligenza artificiale, ha aggiunto, sarà sempre più al centro anche delle collaborazioni internazionali dell’Ateneo, a partire dal Knowledge Hub europeo sulla AI coordinato proprio da Pisa nell’ambito dell’Alleanza Universitaria Circle U.
Il progetto ha ricevuto il pieno sostegno della Regione Toscana. Il presidente Eugenio Giani ha definito l’apertura del Centro un passo strategico per rafforzare il ruolo della Toscana come laboratorio di innovazione inclusiva, in cui sviluppo, formazione e sostenibilità possano andare davvero di pari passo. Un messaggio chiaro: la transizione digitale sarà tanto più efficace quanto più saprà mettere al centro la persona e il bene comune. E Pisa è pronta a giocare un ruolo di primo piano in questa trasformazione.