Pisa Non Si Piega, domani tutti in piazza
Non scende in campo il Pisa, sabato 11 marzo, ma scende in campo Pisa, deve farlo accanto ai ragazzi che hanno subito i daspo a pioggia comminati dalla Questura di Firenze, per i fatti, tutti da verificare, e fino ad ora non è che siano stati granchè verificati, antecedenti alla Partita Pisa-Brescia in quel di Empoli.
Il ritrovo per la manifestazione, è fissato per le ore 17 all’Arena Garibaldi. Da qui partirà un corteo per le strade cittadine che terminerà sotto le Logge di Banchi dove verrà poi organizzata una “braciata” a prezzi popolari, verrà messa della musica e dove si terrà una discussione aperta a tutti su quello che sta colpendo la Pisa calcistica.
"Dopo un estate di pura passione, scrivono in un comunicato i gruppi e i club di “PISA NON SI PIEGA”, che ha unito sotto un’unica lotta tutta la città, dopo aver finalmente “liberato” la città, dopo aver conquistato le attenzioni di tutta Italia per lo spirito e la determinazione con cui Pisa ha affrontato UNITA tutte le vicissitudini societarie, nemmeno il tempo di godersi un po’ di meritata tranquillità, ed ecco abbattersi su Pisa un vero e proprio uragano repressivo che rischia veramente di mettere in ginocchio l’intera tifoseria Pisana. Dopo gli ormai noti fatti di Empoli, in cui un palese errore organizzativo dei “tutori dell’ordine” è stato volutamente fatto passare per un nostro spietato e premeditato agguato, in questi giorni stanno diventando effettivi moltissimi DASPO. La situazione ad ora è questa: 27 Daspo notificati e dunque già attivi, 15 archiviazioni dopo le memorie e le tesi difensive dei nostri avvocati e sempre 42 persone in attesa di sapere se sarà DASPO o archiviazione. Tutti e 27 colpiti da tale provvedimento di divieto di accesso allo stadio hanno fatto il successivo ricordo al Gip contro le tre firme in questura durante tutte le partite del Pisa: qui molti giudici hanno sbugiardato la tesi della questura dando ragione in pieno alle memorie difensive degli avvocati, per molti la firma è stata levata o ridotta ma, chiariamo, purtroppo nonostante che un giudice sbugiardi ciò che la Questura afferma, il DASPO rimane perché il giudice ha solo il potere di levare la firma. Questi divieti sono tutti tra i 5 e gli 8 anni...
"Come se non bastasse, prosegue in comunicato, quello che sta mandando la questura di Firenze, anche da Pisa arrivano chiari segnali repressivi: i tamburi che da anni erano tornati a rimbombare in curva sono stati di nuovo vietati, la “caccia” al tamburo è tornato ad essere il giochino domenicale e il passatempo preferito dei nostri “tutori dell’ordine”….. Siccome al peggio non c’è mai fine, e come se tutto questo non bastasse, ecco da parte della questura di Pisa notificati altri Daspo ad altri tifosi rei di essere entrati a bordo campo a fine partita per prendere la maglia dei propri beniamini. Qui veramente si va oltre ogni limite: ad essere colpita da tale provvedimento è anche una ragazza di sedici anni, che dopo essere entrata in campo per festeggiare i giocatori e ricevere una maglia promessa, è stata presa dai "tutori dell’ordine” e portata direttamente in Questura dove poi è stato chiamato il padre per andarla a riprendere. Poteva finire lì con una ramanzina e una “gita in questura”? assolutamente NO….il “reato (?!)” è troppo “grosso (?!)” per rimanere impunito ed ecco consegnato anche a lei un divieto di accesso negli stadi di 3 anni.
Qui siamo veramente alla follia, concludono i gruppi e i club di “PISA NON SI PIEGA”, nessuno si deve sentire “al sicuro”, nessuno può veramente sentirsi al riparo da tali infami provvedimenti. Se qualcun altro, oltre alle 95 persone prese e deportate in questura a Firenze, si trovava nell’uscita di Empoli veniva preso e portato via…così come per la maglia, in quanti specialmente a fine campionato entrano in campo a caccia della maglia?
Oggi è toccata a noi…domani puo’ toccare a te; non facciamo finta di niente fino a che una persona non sia direttamente coinvolta.
MA LOTTIAMO UNITI CONTRO QUESTA INFAME E CIECA REPRESSIONE: ORE 17 TUTTI ALL’ARENA!!!