A Pisa occupate le scuole superiori: «Blocchiamo tutto per la Palestina»
Dopo università e cortei, la protesta raggiunge anche le scuole superiori
Non si ferma la mobilitazione a sostegno del popolo palestinese: nella notte i collettivi studenteschi pisani hanno occupato diversi istituti superiori cittadini. L’obiettivo, spiegano, è «esprimere non solo solidarietà al popolo palestinese ma soprattutto dissenso verso la posizione del governo in merito a uno Stato che perpetua un genocidio da oltre 70 anni».
Dopo le università, la protesta “ProPal” si estende dunque anche alle scuole, in continuità con lo sciopero generale del 3 ottobre e con il grande corteo di Roma dello scorso weekend. In un lungo comunicato, gli studenti sottolineano la necessità di interrompere la quotidianità per non restare indifferenti: «Oggi abbiamo deciso di bloccare tutto, perché la nostra istruzione non può continuare mentre in Palestina si consuma un genocidio che calpesta ogni diritto umano».
Nel documento, i collettivi richiamano i recenti tentativi della Global Sumud Flotilla di raggiungere la Striscia di Gaza e denunciano la criminalizzazione del movimento propalestinese: «Gli attivisti vengono etichettati come terroristi, ma sono persone che da anni subiscono violenze. Non è una questione solo politica, ma umanitaria: 70 morti al giorno per oltre due anni non possono lasciarci in silenzio».
Gli studenti chiedono che l’Italia riconosca ufficialmente lo Stato di Palestina e interrompa la vendita di armi a Israele, ricordando che «il nostro Paese è il terzo fornitore mondiale». E aggiungono: «Il Governo reprime il pensiero critico e impone un modello educativo che ci vuole silenziosi. Chiediamo un’istruzione libera e consapevole, capace di difendere i diritti umani e la verità».
A sostegno della protesta è intervenuto anche il gruppo consiliare Una città in comune, che in una nota ha espresso solidarietà alle occupazioni: «Nelle scuole e nei luoghi della formazione sta crescendo una consapevolezza e una resistenza alle politiche di complicità del Governo con Israele. L’occupazione è una forma importante di quel “bloccare tutto” con cui tante persone stanno esprimendo la propria indignazione e umanità».
Secondo i promotori, le occupazioni rappresentano «un’occasione di crescita e di elaborazione per una generazione che non vuole restare a guardare di fronte a un genocidio, ma essere protagonista nel rivendicare il diritto all’esistenza e all’autodeterminazione del popolo palestinese».
Diverse le prese di posizione di politaca e sindacati. I COBAS Scuola scrivono: "Questa mattina molte scuole di Pisa (Buonarroti, Dini, Galilei-Pacinotti, Carducci) sono state occupate dagli studenti che intendono proseguire la lotta e il blocco di ogni attività a fianco del popolo palestinese e della Flottilla: gli occupanti esprimono palesemente la solidarietà al popolo palestinese, e il sostegno agli attivisti della Flotilla ancora incarcerati illegalmente nelle prigioni di Israele.
Dopo la manifestazioni oceaniche in tutto il mondo, che a Roma ha portato oltre un milione di persone sulle parole d’ordine di Stop Genocidio a fianco delle resistenze del palestinese e per la liberazione della Palestina, gli studenti mostrano l’intenzione di proseguire nella mobilitazione fino a quando non cesseranno i bombardamenti di Israele su Gaza, le occupazioni in Cisgiordania e il genocidio da parte del governo terrorista di Netanyahu.
Come Cobas Scuola esprimiamo il più pieno sostegno a questa azione di lotta, auspicando che i docenti e tutto il personale della scuola si schieri accanto ai propri alunni e alunne per esprimere lo sdegno contro Israele e la solidarietà al popolo palestinese.
Questa invece il comunicato stampa di Potere al Popolo: "Pisa si sveglia nel migliore dei modi! Scuole occupate in sostegno al popolo palestinese contro l'occupazione genocida dello stato terrorista di Israele!
Il protagonismo studentesco nelle mobilitazioni e negli scioperi generali del 22 settembre e del 3 ottobre lo abbiamo visto con forza in piazza! Potere al Popolo è al fianco degli studenti pisani che hanno occupato con coraggio le scuole della città! Contro ogni criminalizzazione alla lotta della studenti, evviva la lotta al fianco della resistenza del popolo palestinese! Libertà per i prigionieri politici della Global Sumud Flotilla, libertà per le migliaia di prigionieri politici palestinesi! Libertà per la Palestina!"