Pisa sempre più plastic free: dopo le spiagge, si adegua anche Palazzo Gambacorti
Dal Comune nuovo impulso all'abbattimento dell'utilizzo di prodotti in plastica monouso. Al via anche una nuova campagna informativa e l'installazione di nuovi fontanelli
Riporta una nota stampa inviata dal Comune di Pisa.
"Dopo il no ad utilizzare sulle spiagge del nostro litorale cannucce, posate, forchette, coltelli, cucchiai e piatti di plastica monouso (l’utilizzo di questi prodotti è consentito esclusivamente in materiale compostabile; in caso d’infrazione, si rischia una multa da 25 a 500 euro) l’Amministrazione comunale pensa ora ad estendere questo divieto anche alla propria sede Comunale di Palazzo Gambacorti.
Inoltre, nei prossimi giorni, sempre sul tema del divieto a utilizzare materiale in plastica sulle nostre spiagge, prenderà il via una campagna informativa curata dalla Regione Toscana, e sono allo studio nuovi contenitori per il riciclo dei materiali compostabili da portare nelle strutture balneari. Infine, presto saranno installati nuovi fontanelli (attualmente nella nostra città ce ne sono soltanto due, una a Pisanova, l’altro al Cep) e saranno promossi nelle scuole progetti finalizzati a educare i bambini affinché limitino l’uso delle bottigliette di plastica.
Questo, in sintesi, è quanto è emerso nel corso dell’audizione dell’assessore all’ambiente del Comune di Pisa, Filipppo Bedini nel corso della sua audizione presso la 1° Commissione del Consiglio Comunale della scorsa settimana.
Presenti a questa alla riunione, oltre al dipendente dell’ufficio ambiente del Comune di Pisa, Roberto Papini, i consiglieri Manuel Laurora (Gruppo misto), Alberto Conversano (Lega), Manuela Dini (Lega), Antonino Azzarà (Lega), Alessandro Tolaini (M5S), Marco Biondi (PD), Matteo Trapani (PD) e Maurizio Nerini, (noiadessopis@-Fdi) che è anche presidente di questa Commissione del Consiglio Comunale.
Ogni minuto più di 33 mila bottigliette di plastica finiscono nel Mediterraneo. I governi e le comunità locali gestiscono n maniera scorretta il 28% dei propri rifiuti e quelli che sfuggono alla raccolta finiscono in discariche abusive o disperse nella natura con l'alta probabilità di riversarsi poi nei fiumi o nei mari. Le aziende del mediterraneo immettono sul mercato 38 milioni di tonnellate di manufatti di plastica ogni anno senza però coprire i costi di gestione dei rifiuti eccessivi che contribuiscono a generare. Il nostro paese produce 4 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui l'80% proviene dall'industria degli imballaggi, e ogni anno riversa in natura 0,5 milioni di tonnellate di rifiuti plastici. (fonte, wwf)
Nella foto, l'assessore Filippo Bedini durante la sua audizione nella Commistione Ambiente del Comune"