A Pisa si respira una cattiva aria

Cronaca
PISA e Provincia
Martedì, 7 Gennaio 2020

L'Associazione "La Città Ecologica" di Pisa mostra che Pisa, solo nei primi cinque giorni dell'anno risulta essere inquinata oltre misura dalle polveri sottili, le centraline dell'ARPAT misurano continui sforamenti di polveri sottili

Complice una situazione atmosferica sfavorevole alla dispersione degli inquinanti, il nuovo anno è iniziato molto male per i polmoni dei cittadini pisani.
Riportiamo di seguito i dati per le PM10 ricavati dai bollettini giornalieri pubblicati dall’ARPAT, e rilevati nelle due centraline presenti in città, quella dei Passi (fondo urbano) e quella in Piazza del Rosso, tra lungarno Buozzi e via del Borghetto (da traffico).

In cinque giorni in entrambe le centraline ben 4 superamenti del limite di 50microgrammi per metro cubo. Tale limite potrebbe essere superato solo 3 volte in un anno secondo le linee guida della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e può essere superato solo 35 volte l’anno secondo i più permissivi limiti in vigore. Altissime le media nel periodo 68,8 e 64,4 microgrammi per metro cubo. 

Certo si tratta solo di cinque giorni e con situazione atmosferica sfavorevole, ma erano anche giorni non pienamente lavorativi e quindi con traffico relativamente contenuto.
Quindi la situazione non è affatto tranquilla, anche tenendo conto che nessuna delle due stazioni è collocata dove presumibilmente è maggiore l’inquinamento da traffico, dal momento che anche quella di piazza del Rosso è sì in una zona abbastanza trafficata ma sufficientemente ventilata, di fatto essendo collocata sul lungarno Buozzi.

Dobbiamo sempre ricordarci di cosa parliamo quando di “inquinamento atmosferico”. Parliamo di:
•    morti premature (stimate in 400.000 annue dall’Agenzia Ambientale Europea e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS); 
•    malattie (cardiovascolari, respiratorie, tumori) e quindi enormi sofferenze per tante persone e costi a carico del S.S.N.;
•    contributo importante ai cambiamenti climatici.

La causa principale anche se non unica di tale situazione è il traffico veicolare. 

I dati delle centraline esistenti sono già sufficienti per indicare quale deve essere la strada da intraprendere: ridurre drasticamente tutti i flussi di traffico motorizzato ed ampliare lo spazio e le infrastrutture per la mobilità ecologica (pedonale, ciclabile, tranviaria).
Per le centraline esistenti La Città ecologica chiede che venga inserita in esse la strumentazione per la misura giornaliera delle concentrazioni di Benzene, sostanza molto nociva e che oggi non viene rilevata. Ritiene inoltre che quella di piazza del Rosso debba essere spostata in un luogo con maggiori flussi di traffico veicolare. 
La Città ecologica ritiene anche opportuno che torni ad essere disponibile per l’ARPAT in città la centralina mobile in modo da poter eseguire campagne di monitoraggio in più punti della città ed anche per fonti di inquinamento specifiche (pensiamo ad esempio alle ricadute delle emissioni degli aerei, sicuramente da monitorare costantemente con attenzione). 

Pisa 07 gennaio 2020

Associazione “La Città ecologica”
 

redazione.cascinanotizie