"Pisa si Slega", motivi e finalità del gruppo che accoglie oltre 2600 utenti

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 21 Novembre 2019

Intervista a Tamara Nocco, promotrice del gruppo Facebook "Pisa si Slega", la nuova realtà politica pisana conosciuta a livello nazionale come gruppo delle "sardine"

Uniti e compatti come un banco di sardine in mare aperto.

Sabato 30 novembre da Pisa e Livorno, in migliaia (ma vedremo le cifre ufficiali), in treno, raggiungeranno Firenze, per accogliere l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini che arriverà in Toscana per lanciare la campagna elettorale regionale.

Dopo Bologna e Modena, anche a Pisa è sorto spontaneamente il gruppo delle "sardine", che nella città della Torre, data l'amminiatrazione comunale a guida leghista, è mutuato nel gruppo "Pisa si slega".

Tra i promotori del gruppo Facebbok che accoglie già oltre 2600 aderenti, Tamara Nocco, che nell'intervista allegata qua sotto, spiega i motivi e le finalità del gruppo "Pisa si slega".

 

Questo pomeriggio le "sardine" di Bologna hanno diramato il loro manifesto.

"Benvenuti in mare aperto"

Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.
Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.
Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.
Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.

carlo.palotti