Pisa, sui tagli all'assistenza specialistica è bagarre. I genitori: "Siamo stanchi, ma non stupidi"

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 31 Gennaio 2025

La maggioranza in consiglio comunale boccia la mozione popolare e si giustifica: "Responsabilità di Regione e Provincia". L'opposizione attacca la giunta Conti

Una cosa è certa, l'assistenza specialisti per gli studenti e le studentesse con disabilità, restano.

E questo, sia che dipendano da un ente locale, regionale o dal Governo.

Il resto della contesa, come sanno bene i genitori che avevano promosso la mozione poi bocciata dal Consiglio comaunale di Pisa, non ha molto senso, se non strettamente politico.

 

LETTERA APERTA dei genitore attivisti al sindaco Conti.

Siamo genitori, siamo cittadini Pisani, siamo caregivers familiari, le nostre vite non sono semplici!

Siamo persone con vite impegnative, siamo stanchi, siamo ignorati, lo Stato non ci garantisce i nostri diritti, ma noi assolviamo tanti doveri e oltre. Siamo preoccupati per il futuro incerto dei nostri figli e per il dopo di noi, ma non siamo stupidi.

Eravamo venuti a bussare alla sua porta, signor Sindaco, e lei ce l'ha richiusa in faccia.

Eravamo in aula, ed è stato difficile per noi lasciare qualche ora i nostri figli. Seguivamo in streaming da casa con i nostri figli con la febbre, eravamo nei corridoi dall'Asl aspettando che i nostri figli uscissero da terapia.

E tutti abbiamo notato il suo disinteresse. Il suo fuggire.

Siamo persone prima di tutto. E ci teniamo che lei riceva i nostri pensieri e osservazioni sulla surreale giornata di ieri, durante la quale la maggioranza ha bocciato una mozione popolare. Bocciando così i nostri figli, i loro bisogni, negandoci la possibilità di dare loro voce, con una politica sorda e indifferente.

Silvia Mamma di Ambra:
Ieri il Consiglio comunale ci ha offerto uno spettacolo avvilente ed inquietante. Abbiamo esposto esigenze sulle quali nessuno ha osato eccepire, ma alle nostre esigenze sono state anteposte ripicche e prese di posizione politiche, che nulla avevano a che fare con la legittimità e gravità delle richieste. Sono profondamente delusa e preoccupata non solo per il futuro dei nostri bambini e ragazzi, ma per quello di tutti e tutte: ritengo che questo sia un segnale inquietante di quanto poco questa politica abbia la capacità e la voglia di porsi in ascolto delle esigenze dei cittadini.

Monica mamma di Sara:
Ero presente e sono rimasta schifata per come hanno voluto strumentalizzare la mozione presentata da Greta. Noi chiedevano aiuto a tutti, indipendentemente dal partito politico. Come potevamo accettare quegli emendamenti togliendo la responsabilità del Governo!

Silvia Mamma Gabriele:
Noi siamo di Livorno, il problema non è Pisa, non è Livorno, il problema parte appunto dai fondi stanziati legge di bilancio e poi dai fondi della regione. Dobbiamo unirci e lottare, far capire a tutti che è un problema che riguarda tutti perché comunque se tolgono le ore di educativa i nostri ragazzi andranno lo stesso a scuola e il problema riguarderà tutte le classi e tutti gli alunni.

Giusy mamma di Paride:
È sempre opportuno sottolineare che sono coinvolti tutti, perche in una classe senza assistenti ne risentono proprio tutti, a effetto domino. Non è un problema di pochi. Il mio pensiero: Non si può camuffare una vicenda umana cosi urgente ,che ci riguarda tutti, da ideologia politica. E' prima di tutto un fatto di COSCIENZA.

Sanije mamma di Boiken
.... dobbiamo combattere in tutti i modi almeno se il caso diventa pubblico qualcosa si smuove, spero che qualcuno ci ascolti!

Le chiediamo in questa sede un incontro per ricevere delle motivazioni valide.

Per contattarci:
genitoriattivistipisa@gmail.com

FIRMATO A NOME DI TUTTO IL GRUPPO:

Genitori Attivisti Pisa
Cordiali saluti

 

Ha scritto il Gruppo Assistenti e Docenti Pisa.

Eravamo stati chiari. La nostra mozione di iniziativa popolare, firmata da più di 200 persone in un paio di giorni di raccolta, era semplice nel suo impianto e la presentazione della nostra delegata nell’aula del consiglio comunale, avvenuta nel consiglio comunale del 30 gennaio, ne ha ulteriormente spiegato contenuti e finalità.

C’è un problema, dicevamo: non ci sono i soldi. Gli assistenti specialistici non hanno garanzia di continuità lavorativa a partire da febbraio. Cioè domani. E, di conseguenza, studenti con grave disabilità nell’area pisana si troveranno fra pochi giorni a fare i conti con una realtà orrenda: privati delle persone che giorno dopo giorno garantiscono l’apprendimento delle competenze basilari della quotidianità, che assicurano la continuità dell’apprendimento delle autonomie e che garantiscono la possibilità della comunicazione interpersonale. E ulteriori conseguenze sulla famiglia, sull'amministrazione giornaliera dell’intera famiglia, sul rapporto di fiducia con la scuola, sulle aspettative che ogni famiglia legittimamente nutre nei confronti del proprio figlio, della propria figlia con disabilità. Ogni ora di mancanza di copertura si tramuta quasi sempre in un'ora di mancata frequenza a scuola.

Da ottobre come gruppo di docenti, assistenti e famiglie in mobilitazione contro la negazione al diritto allo studio di studenti con disabilità, abbiamo agito come gruppo di pressione presso la Società della salute e presso la Regione. Abbiamo pungolato la Provincia con le mozioni votate all’unanimità dai nostri Collegi dei docenti. Abbiamo incontrato i più alti esponenti delle istituzioni, abbiamo indetto presidi partecipatissimi sotto le rispettive sedi, a Pisa e a Firenze con l’obiettivo di porre ovunque il problema. Siamo stati accusati di non aver cercato il coinvolgimento di tutte le parti politiche, ma all’assemblea cittadina di inizio novembre erano stati invitati sia gli esponenti politici di opposizione che quelli di maggioranza. In questi mesi di iniziative e presidi le possibilità entrare in contatto con il nostro movimento sono sempre state concrete, vista anche la nostra apertura ad ogni tipo di interlocuzione con ogni schieramento politico o ente coinvolto. Molte di queste occasioni non sono state colte.

Abbiamo ribadito più volte che ci stavamo presentando al Consiglio Comunale come cittadini, in rappresentanza dei diritti dei nostri concittadini più fragili. Abbiamo sottolineato che la questione è trasversale ai partiti e che ci stavamo rivolgendo al Consiglio comunale come istituzione, perché la questione non riguarda la politica in senso stretto, ma il civismo e i diritti della cittadinanza in senso ampio. La via della mozione di iniziativa popolare era, per noi, un modo per coinvolgere anche le istituzioni del territorio a noi più prossimo (il Comune) e il rappresentante più alto e simbolico dello Stato (il Governo).

Quello che abbiamo visto e che abbiamo subito è vergognoso.

La nostra mozione è stata fraintesa, distorta, piegata, ridotta a motivo di scontro politico interno. La richiesta rivolta al comune (Sindaco e Giunta) di “sollecitare urgentemente”, in maniera addirittura bipartisan, “il Presidente della Regione Toscana e il Governo” a garantire le risorse per l’anno scolastico attuale, e di “iniziare un percorso con tutti gli enti coinvolti” finalizzato allo stanziamento di risorse congrue per gli anni a venire, è stata alfine bocciata dalla presa di posizione unanime della maggioranza di destra. Il motivo? Non dovevamo permetterci di nominare il Governo, non dovevamo permetterci di nominare il Comune. Non sono servite cinque ore di dibattito, non è servita a nulla la presenza in aula di assistenti, genitori, insegnanti a testimonianza della profondità delle sofferenze, dell’urgenza del bisogno. Critiche, cavilli, eccezioni. Lacrime di coccodrillo nelle dichiarazioni di chi in consiglio si è dichiarato “dispiaciuto” subito dopo ha votato contro. Il tentativo di trasformarci in pedine. Una riunione a porte chiuse “dei capogruppo”, a cui siamo stati invitati, il cui esito finale è stato ben riassunto da un accenno dal capogruppo della Lega Giovanni Pasqualino che ha detto “solo un’ora fa mi sono sentito con il ministro e la mozione così non passa!”, e soprattutto dall’intervento più breve di tutti: quello del consigliere Nerini che ha chiosato: “ la situazione è chiara: o accettano i nostri emendamenti (no Comune, no Governo citati nel documento), oppure non approviamo niente!”.

I nomi dei singoli e l’appartenenza politica di chi ha votato pro o contro è agli atti. La discussione è disponibile in streaming. Non sta a noi distribuire meriti e demeriti.

Faremo i conti con l’unico risultato della giornata: il Comune di Pisa a maggioranza (19 a 10) ha bocciato la nostra richiesta di aiuto. C’è chi, d’ora in poi, dovrà prendersi la responsabilità politica di essere passato come uno schiacciasassi sopra le aspettative di centinaia di famiglie in grave difficoltà.

Ma non si illudano, questo è solo l'inizio, andremo avanti.

 


LA POLITICA

Hanno scritto i capigruppo di maggioranza del Consiglio Comunale di Pisa: Nerini, Costa, Pasqualino, Benedetti, Bonsangue.

A nome dei gruppi di maggioranza, desideriamo chiarire le ragioni del nostro voto contrario alla mozione popolare presentata, intitolata "No ai tagli alle ore di assistenza specialistica nelle scuole secondarie di secondo grado del Comune di Pisa".

Pur riconoscendo l'importanza del contenuto della mozione, riteniamo che le responsabilità relative a questa situazione gravino interamente sulla Regione Toscana e sulla Provincia.

Per rendere la mozione accettabile la maggioranza ha chiesto la sospensione del Consiglio per poter parlare direttamente con i proponenti e addivenire ad una stesura congiunta, ma è con amarezza e profonda delusione che abbiamo recepito il rifiuto ad accettare i pochi emendamenti proposti tesi a fare chiarezza sulle effettive responsabilità degli enti competenti sul delicato tema all'attenzione del Consiglio Comunale.

Altrettanto profondo é il rammarico per non essere stati coinvolti sin dall'inizio nell'ascolto delle famiglie e degli insegnanti degli alunni e non aver potuto contribuire all'analisi della situazione e del fabbisogno e alla stesura della mozione, così come é stato possibile, invece, per le forze di minoranza, rendendosi conto che si tratta forse di un problema sollevato ad arte solo per Pisa.

Ci teniamo a sottolineare, inoltre, il comportamento della minoranza, che ha tentato in ogni modo di spostare l'attenzione e le responsabilità verso il governo centrale, ignorando il ruolo fondamentale che la Regione e la Provincia, da loro amministrate, hanno in questa assurda questione: la Regione Toscana avrebbe dovuto destinare maggiori risorse finanziarie alla Provincia di Pisa per affrontare adeguatamente questa esigenza, considerando l'incremento del numero di studenti con disabilità.

Al pari, il Comune di Pisa che sostiene concretamente e quotidianamente i disabili e le loro famiglie, ha aumentato le proprie risorse in proporzione all'aumento della domanda, evitando così situazioni simili nelle scuole di sua competenza.

Invitiamo tutti a considerare con serietà la necessità di un intervento diretto da parte della Regione e Provincia, per garantire il diritto all'istruzione degli studenti con disabilità e necessità di sostegno intensivo e la nostra attenzione sarà massima, come sempre, sulle esigenze degli studenti e che assumeremo tutte le iniziative possibili per la soluzione delle criticità che il governo regionale e provinciale ha irresponsabilmente generato.

 

A scritto Diritti in comune.

Quanto avvenuto ieri in consiglio comunale con la bocciatura da parte della destra che sostiene il sindaco Conti della mozione di iniziativa popolare, promossa con centinaia di firme da docenti, assistenti specialistici, genitori, studenti e studentesse, contro i tagli alla assistenza specialistica nelle scuole superiori è una delle pagine più nere della storia del Comune di Pisa.

A fronte di una iniziativa a tutela del diritto allo studio per tutti e tutte, per la quale vogliamo ringraziare i promotori che hanno dato una lezione sul ruolo e l'importanza della scuola pubblica, abbiamo sentito dai banchi della maggioranza parole vergognose, fino ad attaccare gli stessi promotori della mozione per difendere ad ogni costo il Governo Meloni.

La destra pisana, come quella nazionale, con il suo voto contrario ad una mozione popolare che chiedeva al Sindaco e alla Giunta di sollecitare il Governo e la Regione a stanziare le risorse necessarie per garantire il servizio sia per questo anno scolastico sia per i successivi ha dato un messaggio inequivocabile: calpestare ancora una volta un diritto incomprimibile come il diritto allo studio.

Da parte nostra sosteniamo ancora più convintamente questa lotta e facciamo nostre le parole pronunciate in aula dai promotori della iniziativa: la Regione stanzi subito le risorse mancanti, il Governo aumenti i finanziamenti nazionali.

Allarghiamo la protesta con ancora maggiore determinazione dopo la pagina nera, l'ennesima, scritta da questa destra a Pisa.
 
 

Ha scritto Luigi Sofia, capogruppo Sinistra Unita per Pisa.

In Consiglio Comunale la destra ha scelto di voltare le spalle agli studenti con disabilità e alle loro famiglie. Ha bocciato la mozione popolare che chiedeva al Comune di Pisa di farsi portavoce presso Regione e Governo per ottenere le risorse necessarie al ripristino e al finanziamento stabile dell’assistenza specialistica nelle scuole superiori della città.

Una richiesta di buon senso, senza alcun impegno di spesa, che nasce dalla mobilitazione di genitori, docenti e operatori, dopo che i tagli imposti a ottobre avevano lasciato studenti senza il supporto essenziale per il loro diritto allo studio.

Hanno votato contro l’idea che il Comune debba fare pressione su Regione e Governo per garantire un servizio fondamentale. Hanno detto NO alla possibilità di assicurare agli studenti con disabilità pari opportunità educative, NO alla continuità dell’assistenza, NO a un impegno concreto per l’inclusione scolastica.
Pisa perde una grande occasione, rifiuta di voler giocare una partita fondamentale nei confronti della Regione e del Governo nazionale per trincerarsi dietro il politicismo. Restiamo stupiti, ancora una volta, della subalternità delle liste civiche nei confronti dell’estremismo dei partiti di destra.

Abbiamo sostenuto e votato a favore con convinzione, perché crediamo che il Comune abbia il dovere di difendere i diritti delle sue cittadine e dei suoi cittadini, a partire dai più fragili. Non ci fermeremo qui: continueremo a sostenere questa battaglia affinché l’assistenza specialistica sia ora e sempre un diritto garantito a tutti e tutte.

 

Ha scritto Emilia Lacroce, consigliera comunale La città delle persone.

Alcune centinaia di cittadine e cittadini (insegnanti, famiglie, assistenti specialistici), preoccupati dalle prospettive dei tagli per mancanza di fondi destinati all'assistenza specialistica per gli studenti con disabilità, hanno raccolto le firme a sostegno della mozione popolare "No ai tagli alle ore di assistenza specialistica nelle scuole secondarie di secondo grado del Comune di Pisa".

Con atteggiamento costruttivo, hanno chiesto al Consiglio comunale di Pisa di sostenere questa battaglia, impegnando il sindaco e la giunta a sollecitare urgentemente il presidente della Regione Toscana e il Governo per
- reperire le risorse necessarie a ripristinare il servizio di assistenza specialistica che era stato garantito per questo anno scolastico e che è fondamentale per il diritto all’istruzione delle studentesse e degli studenti con disabilità e necessità di sostegno intensivo;
- iniziare da subito un percorso con tutti gli enti coinvolti per stanziare per i prossimi anni scolastici un finanziamento congruo per l'assistenza specialistica che tenga conto dell'aumento progressivo degli studenti con disabilità e necessità di sostegno intensivo."

In 5 ore di dibattito, la maggioranza di destra-centro, civici compresi, non si smuove dal sostenere alcuni emendamente della Lega che puntano a togliere il Governo dai destinatari della richiesta. Emendamenti giustamente respinti per volontà degli stessi cittadini proponenti, essendo il Governo uno dei soggetti titolati a finanziare la Provincia affinché trasferisca le risorse per il servizio.

È stato un dibattito surreale che amareggia i proponenti e tutti noi e che ha puntato a tutelare il ministro anziché i ragazzi e le ragazze con disabilità.

Alla fine la maggioranza ha respinto la mozione popolare nonostante il nostro voto favorevole come opposizioni.

 

 

 

 

redazione.cascinanotizie