A Pisa una passeggiata tra i luoghi della giustizia di comunità
Sabato 13 settembre nel quartiere Sant’Antonio l’iniziativa promossa dall’Ufficio di esecuzione penale esterna con associazioni e realtà locali
Una camminata per conoscere da vicino i luoghi e le persone che ogni giorno, a Pisa, danno forma alla giustizia di comunità.
Sabato 13 settembre, con ritrovo alle 9.45 a Palazzo Blu, si svolgerà una passeggiata nel quartiere di Sant’Antonio tra enti e associazioni che accolgono chi sta scontando pene o misure alternative al carcere.
L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti, si concluderà con una festa al Parco dei Santi Cosma e Damiano.
Riporta una nota dell'Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Pisa.
Prendete una qualsiasi zona di Pisa, ad esempio il quartiere Sant’Antonio. Nonostante non lo si veda e sia poco noto, tutti i giorni ci sono persone che, proprio a Sant’Antonio, svolgono un’attività gratuita per la collettività come pena stabilita da un giudice in conseguenza alla commissione di un reato, accolti da enti ed associazioni che hanno scopi di rilevanza sociale. La giustizia di comunità prevede istituti, misure e sanzioni in cui la persona è tenuta a rispettare un programma approvato da uno o più magistrati, e predisposto e verificato dall’Ufficio di esecuzione penale esterna, articolazione del Ministero della Giustizia che lavora in sinergia con enti locali, servizi sociali ed enti del terzo settore.
Nel nostro paese le pene e le misure di comunità sono sempre più diffuse: se i detenuti sono circa 60.000, in questo momento in Italia ci sono più di 100.000 persone che, nelle diverse città e paesi della penisola, scontano la loro pena in libertà o svolgono una messa alla prova, operando gratuitamente a favore della collettività, rispettando al tempo stesso divieti e obblighi stabiliti nel loro programma individualizzato.
A Pisa, nel 2024, più di 1300 persone hanno scontato una pena sul territorio e, tra di esse, oltre 900 hanno svolto un lavoro di pubblica utilità (dati convalidati, Ministero della Giustizia, Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità). Attualmente, nella nostra città, sono 386 coloro che sono impegnati in un’attività non retribuita a favore degli altri.
Le ricerche dimostrano che la pena fuori dal carcere e le misure penali esterne non solo portano conseguenze positive alla collettività, attraverso le attività di utilità sociale svolte da condannati e imputati. Ma anche costituiscono la miglior forma di prevenzione della recidiva., contribuendo ad una migliore integrazione delle persone coinvolte, alla rivisitazione critica sul senso delle regole e sulle conseguenze dei reati da parte dell’autore.
Nel nostro percorso visiteremo enti ed associazioni che collaborano con l’Ufficio di esecuzione penale esterna di Pisa, ospitando e guidando in un lavoro di pubblica utilità persone in esecuzione di una pena o di una misura penale a seguito di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Sarà un racconto a tappe sulla realtà della giustizia di comunità a Pisa, attraverso esperienze diverse che testimoniano anche la ricchezza e il valore degli spazi sociali presenti nel quartiere: cura del verde e manutenzione del territorio, attività culturali e sportive, servizi sociali, sanitari e assistenziali, in cui è chiamato a collaborare anche chi sta svolgendo un percorso penale.
La passeggiata toccherà l’Angolino solidale del Centro italiano Femminile, la Domus Mazziniana, il Dopolavoro Ferroviario e il Cinema nuovo, l’Ambulatorio Villani e il Parco dei Santi Cosma e Damiano, dove si svolgerà il momento finale: un pranzo condiviso con possibilità di scambio di libri e di incontro con le persone coinvolte.