Pisa, Unione Inquilini sotto sfratto
Lettera aperta alla città di Pisa
Ha scritto l'Unione Inquilini di Pisa.
Ai compagni e alle compagne che lottano per il diritto alla casa, A tutte le persone che a noi si sono rivolte,
Al Sindaco di Pisa, alla giunta e al consiglio comunale, Alle Istituzioni Tutte e più in generale a tutta la città.
Ci vediamo costretti a scrivere questa lettera, perché questa volta siamo proprio noi ad essere sotto sfratto!
Il 18 novembre, mentre facevamo assistenza a tante persone che rischiano di rimanere senza una casa, ci è stato notificato dall'agenzia del demanio un provvedimento di sfratto per la nostra sede in via del Cuore 7.
La nostra associazione ha una sede a Pisa fin dal 1975: la prima si trovava in via san Martino e poi dal 2000 la nostra associazione si è spostata (dove ci troviamo adesso) nella sede di Via del Cuore n.7.
Un fondo che originariamente era di proprietà del comune, a cui per vent’anni abbiamo regolarmente pagato l'affitto, finché poi il fondo stesso è stato trasferito al demanio nel 2021.
Per noi, da sempre, è stato importate essere nel cuore, letteralmente e fisicamente, della città di Pisa.
La nostra attività è sempre stata rivolta a tutte le persone che abitano a Pisa e che vedono compromesso il loro diritto alla casa: per questo motivo non vogliamo che ci siano più o meno difficoltà a rivolgersi alla nostra sede per persone che abitano un quartiere piuttosto che un altro.
Le nostre porte sono aperte tutti i giorni e in questi 50 anni abbiamo accolto, accompagnato e sostenuto tante persone e abbiamo fatto nostre diverse battaglie storiche per il diritto alla casa.
Agiamo in ragione di uno spirito di attivismo, militanza e solidarietà in un mondo che rende anche il nostro volontariato sempre più faticoso e difficile.
Tutti i giorni assistiamo persone sotto sfratto, le aiutiamo a interfacciarsi con le istituzioni ci facciamo portavoce dei loro diritti, li sosteniamo anche legalmente e, sempre più spesso, ci sostituiamo a un servizio di assistenza e di intervento che dovrebbe intervenire dal pubblico e che, invece, appare sempre più carente e inadeguato.
Insomma, in un momento in cui lo Stato, da solo, non riesce a sostenere la grave crisi sociale e abitativa che colpisce la nostra città e il nostro paese tutto, quello stesso stato, nelle vesti del demanio, ci sfratta dalla nostra sede impedendoci di continuare a portare avanti la nostra attività.
Crediamo che ostacolare l'attività di chi come noi si batte per il diritto alla casa e per la tutela dei diritti fondamentali sia un danno per tutta la città e soprattutto per le persone più fragili.
Chiediamo al Sindaco di farsi portavoce ed avviare una trattativa col Demanio, così come invitiamo tutte le istituzioni con cui quotidianamente ci interfacciamo a schierarsi per far sì che la sede di via del cuore sia lasciata all’unione inquilini.
A tutte le persone che ci sostengono e conoscono, oggi chiediamo noi un grande aiuto: unitevi alla nostra lotta, VIA DEL CUORE NON SI TOCCA!