Pisa, un'ordinaria settimana di emergenza
Settimana piena quella in corso per il Pisa. Tre partite, nove punti a disposizione di cui uno già messo in cascina con la trasferta di Latina, ma soprattutto si attendono gli sviluppi societari dopo che nelle ultime giornate il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi ha incontrato alcuni interlocutori importanti e cinguettato di voler stringere i tempi per arrivare a conclusione della vicenda entro la metà di novembre.
LA SQUADRA I Ringhio Boys hanno fermato l’emorragia di punti e la serie negativa di due sconfitte di fila. Due sconfitte che a dire la verità erano state più il frutto di un paio di ingenuità che di prestazioni negative vere e proprie al netto, forse dei primi 45’ contro il Vicenza. Il Pisa torna da Latina con un punto che fa morale, fa classifica, ma evidenzia quello che è sembrato il trend di questo avvio di campionato, ovvero in trasferta il Pisa raccoglie meno di quello che merita. Da Chiavari, da Modena contro il Carpi e sabato scorso da Latina il Pisa ha portato si punti a casa ma in tutte e tre le circostanze avrebbe meritato l’intera posta. Lo scriviamo anche con un pizzico di vergogna perché viste le condizioni in cui Gattuso ed i suoi ragazzi sono costretti a lavorare, è già miracoloso avere 13 punti dopo 10 partite, ma lo scriviamo soprattutto per far comprendere il potenziale enorme che questa squadra ha a disposizione e che potrebbe mettere in campo se solo potesse lavorare in condizioni dignitose e normali per una società professionistica.
Martedì sera, 24 ottobre, contro la corazzata-capolista Verona, sarà l’ennesima serata di emergenza. Ad una rosa ridotta ai minimi termini si aggiungono le assenze di Eusepi, bloccato da una bronchite, e di Di Tacchio che non recupera dal problema all’adduttore manifestatosi nel riscaldamento di Latina-Pisa. A queste assenze certe si aggiungono le condizioni precarie di altri giocatori, ma qui, purtroppo, si entra nel campo dell’emergenza fatta normalità di questa stagione. Mai come adesso servirebbe una decisione riguardo quella X ancora presente nella lista dei senior. Con Mudingayi, caponi, e più defilato, Makris, che potrebbero sopperire all’emergenza. Tutto questo sarebbe possibile in pochi minuti se fossimo al cospetto di una proprietà presente ed interessata a fare il bene del club che si trova a guidare. Purtroppo questo non è il caso del Pisa.
SOCIETA’ CERCASI E’ questo l’avviso che campeggia ormai da Luglio nella bacheca degli annunci della città. Il presidente della Lega di Serie B ha preso in meno la situazione e sta cercando di portare a compimento il passaggio di consegne forte del mandato affidatogli dalla famiglia Petroni. Mandato, è bene precisare, solo esplorativo, ma non esecutivo, nessuna procura è in mano ad Abodi, e quindi tutte le firme necessarie dovranno essere apposte dal legale rappresentante della società.
Ieri è stata la volta di Pablo Dana che ha incontrato Abodi a Milano insieme ad Abdul Wahab Al Halabi. Quest’ultimo ha cercato di dimostrare alla Lega di serie B la solvibilità del fondo e la solidità nel lungo periodo. Abodi ha preso atto e tutto questo sembrerebbe far riprendere quota a Sportativa, che dopo il meeting di San Rossore sembrava invece lontana anni luce del poter acquisire il Pisa. Con Sportativa ci sono altri 5 soggetti interessati all’acquisto del Pisa, pare essere tornato in corsa anche il gruppo bresciano rappresentato dall’avvocato Nolli, ma in pole position c’era e c’è il gruppo che fa riferimento alla famiglia Corrado che potrebbero addirittura aver già messo nero su bianco un preliminare di acquisto e quindi formulato un offerta ben precisa ai Petroni.
Al di là dei soggetti protagonisti il compito di Abodi adesso e quello di fare presto. La famiglia Petroni in questo momento è in evidente difficoltà. Aver parzialmente saltato la scadenza del 17 ottobre ha scoperto le carte: il Pisa è senza soldi ed i Petroni non possono disporre dei propri beni per le note vicende giuridiche. Facile quindi pensare ad una proprietà che gioca in difesa cercando di allungare il più possibile la partita. Quanto? Fino al 27 novembre, giorno più giorno meno, ovvero fino al giorno che verrà emesso il verdetto sull’accusa di bancarotta fraudolenta imputata a Fabio Petroni. Subito dopo il verdetto, se questo fosse favorevole a Petroni, lo scenario potrebbe mutare drasticamente e i proprietari del Pisa potrebbero ritrovarsi nella condizione di poter imporre in modo più autorevole le loro condizioni. Per questo motivo assumono molta importanza le parole cinguettate su Twitter da Abodi nella prima mattinata del 24 ottobre: un utente chiede quando ci saranno novità, ed il presidente di Lega B risponde senza esitazioni: “penso entro il 10 novembre”. Una dichiarazione che fa il paio con un'altra di sabato scorso, sempre via Twitter, nella quale indicava la metà di novembre come scadenza per il passaggio di consegne. IL tempo stringe sempre di più, una soluzione deve per forza di cose arrivare.