Polemiche a Pisa per il nuovo parcheggio nel giardino delle scuole Filzi
Una città in comune: "La furia asfaltatrice della Giunta Conti non conosce confini"
Ha scritto Una città in comune.
In un periodo di primavera anticipata, alla fine di un inverno senza freddo e con il grave rischio di una grave carenza idrica alle porte, scopriamo che la Giunta Conti, non solo procede instancabile col taglio degli alberi ad alto fusto per sostituirli (quando lo fa) con giovani alberelli che non svolgeranno per decenni la stessa funzione, ma persiste anche nella missione di asfaltare quante più aree verdi possibile.
Dopo aver contestato numerose previsioni del Piano della Mobilità e del Piano Strutturale di nuovi parcheggi al posto di aree verdi, la nuova strada per il Dipartimento di Biologia al posto di un’area verde a Cisanello, scopriamo un nuovo e imminente progetto di gravità inaudita: asfaltare buona parte del prato dove giocano i bambini e le bambine delle scuole elementari “Filzi”! Non si fermano neanche davanti al loro gioco, anzi portano nella scuola rumore, inquinamento e pericolo.
Il progetto in questione è relativo all'uso dei fondi del PNRR per la riqualificazione del percorso turistico dal Parcheggio di via Pietrasantina al Duomo. Progetto indubbiamente molto utile, visto il degrado e la scarsa funzionalità della situazione attuale e che quindi avremmo accolto con favore, almeno nei suoi obiettivi primari.
Scopriamo però che dietro ai suggestivi fotoinserimenti delle nuove sistemazioni di Largo Cocco Griffi e Piazza Manin, si nascondono delle soluzioni progettuali che hanno dell’incredibile, ed è proprio il caso delle Filzi di cui si si è pensato bene di utilizzare il giardino occupandone più di un terzo (35%) con un nuovo parcheggio.
Questo, con lo scopo di recuperare i posti auto che saranno (giustamente) tolti da via Leonardo Da Vinci, dove attualmente ogni mattina comitive di turisti, bambini delle scuole e relative famiglie, nonché chi vi transita per raggiungere il centro storico, devono fare lo slalom tra code di macchine immancabilmente parcheggiate su marciapiedi e pista ciclabile.
Insomma, per continuare ad incentivare l'uso dell'auto privata, i bambini e le bambine, che già non possono godere di una palestra dove fare attività fisica perché la scuola non ne dispone, si vedrebbero togliere buona parte dello spazio verde ora a disposizione per giocare all’aria aperta nella ricreazione e nelle ore di educazione motoria. Sembra incredibile, ma è proprio così.
Come se non bastasse il progetto non va a risolvere nulla in termini di mobilità e di gestione dei flussi turistici della zona: il parcheggio in questione infatti con la mobilità attuale da un lato non coprirebbe l'attuale richiesta di posti auto e dall'altro creerebbe ingorghi inenarrabili, vista anche la difficoltà di accesso previsto sull’incrocio tra via Fedi e via Da Vinci. Ma non solo, il progetto non migliorerebbe il nodo del passaggio a livello di via del Marmigliaio/via Rindi, e lascerebbe incompleto il nuovo percorso ciclabile lungo le mura di via Contessa Matilde, che non verrebbe collegato col percorso di cui sopra.
In sostanza si cerca, come già altre volte, di darsi un’immagine di "amici dell'ambiente" ma non riuscendo a fare delle vere scelte che cambino realmente la mobilità, con l’aggravante di andare a danneggiare proprio i soggetti più esposti: i bambini e le bambine. Non solo stiamo preparando loro un futuro molto difficile con un clima stravolto a causa della nostra mancanza di volontà nel cambiare modello di sviluppo, ma andiamo a distruggere anche il loro presente.
Chiediamo da subito che quella previsione di parcheggio sia stralciata dal progetto. Non è possibile che non si trovi una soluzione migliore: si faccia parcheggiare altrove, qualche decina di metri a piedi la possiamo fare tutti, ma si lascino stare gli spazi verdi e di gioco dei bambini e delle bambine.