Politiche Giovanili: accordo tra Comune di Pisa e Consiglio provinciale degli studenti
Dare voce alle esigenze delle giovani generazioni e costruire politiche più vicine ai loro bisogni. E’ questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra il Comune di Pisa e il Consiglio Provinciale degli Studenti di Pisa
Per l'occasione erano rappresentati rispettivamente dall’assessore alle politiche giovanili, Frida Scarpa e dal sottosegretario all’ufficio di presidenza Giulio Birindelli.
“La firma di questo accordo con il Consiglio Provinciale degli Studenti da parte del Comune capoluogo di provincia, dà a questa scelta un significato ancora più forte di continuità con il rilievo che l’Amministrazione comunale sta dando alle politiche pubbliche giovanili, anche con l’istituzione della Consulta Comunale dei Giovani. Si tratta di un’intesa costruita ascoltando i giovani e partendo dalle loro reali esigenze. Parliamo di partecipazione, cultura, sport, formazione, ma soprattutto di azioni che possono fare davvero la differenza. Penso, ad esempio, alle proposte per rendere più accessibili a tutti i ragazzi e le ragazze le attività culturali della città, con agevolazioni per visitare mostre, musei e spazi artistici: un modo per aprire la cultura e farla diventare parte della vita quotidiana. Un altro tema per me fondamentale è il contrasto all’illegalità: lavorare insieme alle scuole, alle associazioni e alle Forze dell’Ordine per prevenire situazioni a rischio è una responsabilità che non possiamo rimandare. Questo accordo rappresenta l'inizio di un percorso di collaborazione che intendiamo portare avanti con continuità. L'obiettivo è coinvolgere attivamente i giovani nelle decisioni che li riguardano, stimolare il loro protagonismo, valorizzando il confronto e il dialogo per sviluppare insieme proposte utili alla città”.
Il documento firmato individua quattro principali ambiti di azione, emersi grazie a un attento lavoro di analisi territoriale e confronto tra studenti e rappresentanze istituzionali:
• Partecipazione e formazione nelle scuole. L'accordo punta a rafforzare il ruolo della scuola come luogo di crescita civica e culturale. Si prevede l’attivazione di percorsi formativi dedicati a temi fondamentali come la cittadinanza attiva, il rispetto reciproco, il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, la lotta alla discriminazione e alla violenza di genere. In questo contesto, si promuove un’integrazione più stretta tra scuola e comunità locale, con il coinvolgimento del Comune nella costruzione di attività educative su tematiche sociali e civiche.
• Servizi per i giovani. Un altro pilastro dell’intesa riguarda la creazione e valorizzazione di spazi dedicati ai giovani. L’obiettivo è offrire luoghi polifunzionali in cui potersi incontrare, esprimere e sviluppare progetti culturali, artistici, musicali e sportivi. Si prevedono anche forme di facilitazione economica per consentire l’accesso alle attività cittadine, in particolare a chi si trova in condizioni di fragilità economica. Tra le proposte concrete vi è l’introduzione di tariffe agevolate per gli studenti che vogliano visitare musei e gallerie d’arte della provincia e della regione. Inoltre, si mira a potenziare l’orientamento al lavoro, organizzando eventi di recruiting e visite in azienda, in collaborazione con le scuole e i soggetti del territorio.
• Sport e benessere. L’accordo dedica una sezione anche alla promozione dello sport come strumento di inclusione e benessere. Si propone l’erogazione di contributi economici per favorire la partecipazione ad attività sportive da parte di giovani provenienti da famiglie a basso reddito. Inoltre, si auspica di destinare risorse alla riqualificazione dell’edilizia sportiva scolastica, in collaborazione con gli enti competenti, per garantire spazi sicuri e adeguati nelle scuole.
• Contrasto all’illegalità. Infine, una parte significativa dell’accordo riguarda la prevenzione dei comportamenti a rischio tra i giovani. Sono previsti interventi specifici nei luoghi di ritrovo, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, per ridurre situazioni di pericolo legate al consumo di sostanze. Parallelamente, si vogliono attivare percorsi educativi all’interno delle scuole, con il contributo di esperti e associazioni, per affrontare temi come la criminalità minorile, l’uso di droghe e il rispetto della legalità.
Il programma prevede infine incontri trimestrali tra le parti, in presenza o da remoto, per monitorare i risultati, aggiornare le priorità e costruire proposte operative in modo condiviso.