Ponte chiuso, disagi limitati. Segnaletica insufficiente a Cascina

Cronaca
Vicopisano
Lunedì, 17 Giugno 2019

Lavori iniziati come da programma. Ha funzionato il presidio fisso della polizia municipale lato Lugnano, assente quello lato Cascina

Il giorno tanto atteso è arrivato e alla fine, metti la festa di San Ranieri a Pisa, l'informazione a tappeto degli ultimi giorni o la fine dell'anno scolastico, la chiusura del ponte di Lugnano ha creato meno problemi del pervisto.

Le due fasce orarie più a rischio, quella delle 8 e quella delle 9, sono corse via lisce e senza le temute code.

Molto importante, lato Lugnano, il presidio fisso istituito dalla polizia municipale di Vicopisano (con una o due volanti e diversi vigili urbani), pronto ad accogliere e ad informare gli automobilisti non ancora al corrente della situazione.

Proprio sul ponte di Lugnano abbiamo parlato con uno deli vigili urbani che ha confermato: "Tutto procede senza problemi, c'è anche poco traffico e non abbiamo riscontrato difficoltà".

Poco più avanti alle due volanti schierate sull'incrocio con la Provinciale Vicarese, l'inizio del cantiere, con le prime operazioni dei lavori che bloccherano l'attraversamento sull'Arno fino al 2 settembre.

Da Lugnano ci siamo poi spostati a Caprona e al ponte di Zambra (nessuna coda), e da lì, lungo la Lungomonte fino a San Giovanni alla Vena e al ponte di Fornacette (nessuna coda).

Arrivati al confine con Cascina, abbiamo trovato la segnalazione (un piccolo cartello giallo fluorescente) della chiusura al traffico del ponte di Lugnano, mentre in città, la cartellonistica era assente.

Le segnalazioni, infatti, erano state tutte installate all'uscita della Fi-Pi-Li e lungo via Nazario Sauro.

Questa disattenzione (unità all'assenza di presidi fissi della polizia municipale cascinese), ha quindi creato qualche problema a chi raggiungeva il ponte di Lugnano arrivando dal centro di Cascina o dalla Tosco Romagnola, con decine di macchine arrivate fino alle transenne posizionate a pochi passi dalla struttura e costrette all'inevitabile inversione di marcia.

carlo.palotti