Ponte della Botte. Confcommercio: "Slitta ancora la riapertura"
Era prevista per il 15 gennaio 2025, "nessuna garanzia sulla nuova data di riapertura"
La riapertura del Ponte della Botte subisce uno slittamento. Lo ha comunicato venerdì 13 dicembre il presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori, durante una riunione alla quale hanno partecipato i sindaci di Calcinaia, Cristiano Alderigi, e di Vicopisano, Matteo Ferrucci, insieme ai rappresentanti dell’azienda incaricata dei lavori e delle principali associazioni di categoria.
Durante l’incontro sono stati analizzati i ritardi accumulati e le criticità che impediscono di fissare una data certa per la conclusione dei lavori.
“Imprese, attività e cittadini trovano purtroppo una bruttissima sorpresa sotto l'albero - ha detto il referente sindacale di Confcommercio Provincia di Pisa Luca Pisani -. L'anno nuovo comincerà secondo i peggiori auspici, ovvero con la prolungata chiusura totale al traffico del Ponte alla Botte rispetto alla data indicata del 15 gennaio, quando ricordiamo che inizialmente le previsioni erano quelle di riaprire addirittua lo scorso settembre. Quel che è peggio è che né l'azienda né i tecnici della Provincia hanno dato garanzie sulla nuova data di riapertura, lasciando tutti nell'incertezza più totale".
“Il cronoprogramma - ha proseguito Pisani - dei lavori di messa in sicurezza prevedeva infatti che la chiusura totale del ponte si sarebbe concentrata esclusivamente nei mesi estivi, e comunque prima della riapertura delle scuole e delle attività dopo la pausa. Purtroppo tutti gli annunci sono stati disattesi, siamo stati informati che per una serie di motivi, sui quali non entro, l'iter previsto e programmato è completamente saltato. Fermo restando che prioritaria è la sicurezza, ad essere danneggiate e a rimetterci di tasca propria, senza alcuna minima responsabilità, saranno ancora imprese, locali e cittadini dei comuni coinvolti”.
“Ciò che ci preme” - conclude Pisani - “è lo stanziamento immediato di sostanziosi e opportuni ristori per tutte le attività direttamente coinvolte e fortemente penalizzate da questa situazione. Apprezziamo la mozione del Consiglio Regionale della Toscana che prevede uno stanziamento di fondi per le attività danneggiate, ma ci saremmo aspettati un tempismo ben diverso anche da parte degli enti coinvolti, visto che adesso a rimetterci di tasca propria sono le imprese. Per questo fin dall'inizio abbiamo espresso la più netta contrarierà alla chiusura totale del Ponte della Botte e continueremo a sollecitare ristori adeguati".