Ponte di Lugnano, domani la chiusura definitiva. Info viabilità
La Provincia di Pisa risponde agli attacchi di ConfCommercio, mentre si prospettano disagi e problemi per tutti gli automobilisti. Viabilità alternativa: che fare?
Ci siamo, il giorno tanto temuto è arrivato e da domani mattina, lunedì 17 giugno, migliaia di pendolari dovranno per forza di cose affrontare la chiusura al traffico del ponte che colelga Lugnano a Cascina.
In vista della chiusura totale della struttura, per 11 settimane, fino al 2 settembre, chi vorrà raggiungere il Lungomonte o l'entrata della Fi-Pi-Li a Cascina, dovrà utilizzare due vie alternative: il ponte di Zambra o quello di Fornacette.
Dal ponte di Zambra, ad esempio, in direzione Cascina, si potranno così raggiungere la Tosco Romagnola e l'entrata della Fi-Pi-Li di Navacchio.
Per gli automobilisti e i camion in arrivo dall'Autostrada A11 Firenze-Mare, passando per Vicopisano, dal ponte di Forncette si potranno raggiungere Cascina, Ponsacco e la Fi-Pi-Li (Cascina e Lavoria).
Inutile dire che si prevedono disagi e problemi per tutto il Lungomonte pisano e per i centri abitati che affacciano sui due ponti alternativi.
Questo di seguito il comunicato integrale inviato dalla Provincia di Pisa
“Nessuna risposta dal Ministero delle Infrastrutture alla nostra richiesta inviata ad aprile di istituire finanziamenti per limitare i disagi delle comunità di Cascina e Vicopisano. La Provincia di Pisa resta disponibile al confronto e al dialogo con tutti i soggetti interessati dal periodo di interdizione al traffico dell'infrastruttura di Lugnano”: Angori e Di Maio replicano a ConfCommercio
"La Provincia di Pisa non ha rinunciato nè alla realizzazione del ponte alternativo in località Lugnano, nè al confronto costante con tutti gli organismi coinvolti dalla situazione che si genererà da lunedì 17 giugno nella zona, con la chiusura totale al traffico che collega i territori di Cascina e Vicopisano. Lo dimostrano i fatti, come gli incontri svoltisi anche presso la Prefettura Pisana o l'ultimo tavolo, in ordine di tempo, organizzato proprio dalla Provincia presso il Comune di Vicopisano lo scorso 11 giugno, al quale hanno partecipato tecnici e assessori dei due Comuni interessati dall'evento": con queste parole il Presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori torna ad intervenire sulla polemica innescata da ConfCommercio negli ultimi giorni sulla stampa locale. "In una missiva inviata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, alla fine di aprile scorso, inoltre, avevamo chiesto l'impegno da parte del Governo Centrale a rintracciare dei finanziamenti utili alla realizzazione di un ponte bailey in località Lugnano: a quella missiva non abbiamo mai ricevuto alcun cenno di risposta", aggiunge il Sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio, Consigliere con delega alla Viabilità Provinciale e Infrastrutture della Provincia di Pisa, che insieme al Presidente Angori aveva sottoscritto la richiesta inviata al Dicastero, in cui si faceva anche riferimento alla necessità di reperire risorse aggiuntive e necessarie per tutte quelle infrastrutture del territorio pisano che necessitano di importanti interventi manutentivi.
"Per l'intervento strutturale sul ponte fra Lugnano e Cascina sono stati stanziati 1,3 milioni di euro, dei quali 292mila euro derivanti dal contributo regionale ed il resto messo a disposizione dall'Ente provinciale”, spiegano ancora Angori e Di Maio. “La nostra richiesta dunque nasceva dall'esigenza di chiedere uno stanziamento ad hoc, in questo caso specifico per la realizzazione del ponte bailey a Lugnano o, comunque, di un finanziamento che fosse utile per alleviare i disagi dei cittadini e delle imprese della zona, anche in virtù del fatto che al tavolo dello scorso 5 marzo la Provincia di Pisa e tutti gli Enti coinvolti si erano confermati disponibili a rintracciare ulteriori soluzioni da praticare per limitare i disagi, soluzioni che tuttavia impongono ulteriori sforzi finanziari. E in quella stessa occasione, la Provincia si era detta disponibile a mettere sul piatto la propria parte con una cifra di ulteriori 200mila euro per la realizzazione del ponte provvisorio. Tutto ciò nonostante la stessa Provincia di Pisa, a fronte del trasferimento di fondi ottenuto dal Governo Centrale, pari a circa 3,6 milioni di euro, debba corrispondere allo Stato un rimborso che è pari a oltre 15 milioni di euro; inoltre, sempre parlando di cifre economiche per il bilancio provinciale, il 33% delle imposte che vengono corrisposte dai cittadini del territorio della Provincia di Pisa non possono essere utilizzate per opere e per altre spese a beneficio di chi le ha corrisposte, e quindi dei cittadini della nostra provincia in cui ricade anche la situazione di Lugnano, ma vengono utilizzate per finalità del complessivo territorio italiano. Analoga situazione e con analoghe percentuali, che oscillano dal 30 al 40%, avviene per tutte le Province d’Italia”.
“Tornando alla situazione di Lugnano, ricordiamo, ad ogni modo, che la Prefettura di Pisa ha espresso dei dubbi, durante gli incontri istituzionali a cui erano presenti anche le associazioni di categoria, circa l’effettiva efficacia in termini di sicurezza per quanto riguarda la messa a punto di un ponte bailey, mentre la stessa Prefettura ha sempre, e anche recentemente, sottolineato che gli interventi di manutenzione straordinaria per l’infrastruttura siano urgenti e indifferibili, proprio per garantire la sicurezza e l’incolumità degli utenti della strada e dei cittadini. La Provincia di Pisa, come di consueto, rimane a disposizione per il costante confronto con tutti gli Enti, le associazioni di categoria e gli organismi interessati dalla situazione che si verrà a creare con la chiusura del Ponte. Durante l’estate 2018, in qualità di Sindaci di Vecchiano e San Giuliano Terme, abbiamo affrontato la chiusura del Ponte di Pontasserchio con un’opera di costante ascolto dei cittadini e dei vari soggetti interessati, e siamo consapevoli dell’impatto che tali situazioni abbiano sulle comunità interessate. Siamo dunque disponibili al dialogo e, nel limite del possibile, ad intervenire per tentare di contenere ulteriormente i disagi per le comunità di Cascina e Vicopisano”, concludono Angori e Di Maio.