Pontedera ricorda Giovanni Gronchi
Puccinelli: "La nostra comunità vuole continuare a testimoniare il proprio riconoscimento ad una figura il cui lascito culturale e civico è scolpito nell'identità di questo territorio ed il cui insegnamento"
"La nostra comunità vuole continuare a testimoniare il proprio riconoscimento ad una figura il cui lascito culturale e civico è scolpito nell'identità di questo territorio ed il cui insegnamento, ancora oggi, indica la strada da percorrere per affrontare le sfide dei nostri tempi. Una strada da seguire anche per le nostre figlie ed i nostri figli, appunto per questo Pontedera ha voluto dedicargli la biblioteca cittadina, centro di cultura e studio per tanti giovani del nostro territorio, che ogni giorno vi si recano numerosi".
Sono le parole del vicesindaco di Pontedera Alessandro Puccinelli, che questa mattina ha partecipato, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale alle cerimonie, che si sono svolte al cimitero della Misericordia dove è sepolto, in ricordo di Giovanni Gronchi, nato a Pontedera nel 1887 e presidente della Repubblica dal 1955 al 1962.
Presenti le più alte cariche civili, militari, Forze di Polizia e Polizia Locale, assieme alle associazioni combattentistiche e d'arma oltre che l'Istituto del Nastro Azzurro. In rappresentanza della Prefettura di Pisa, il Prefetto Vicario, Emanuela Saveria Greco.
Il Centro Studi Giovanni Gronchi di Pontedera, tramite l'intervento di Giovanni Santini, ha delineato la figura del Presidente Emerito.
"L’insegnamento che il Presidente Gronchi ci lascia è forte nella nostra Città, che ha nei propri tratti distintivi l'attenzione al valore dell'essere umano ed il profondo rispetto della dignità delle persone, unendo il coraggio e la determinazione per contrastare e combattere ogni forma di diseguaglianza. Generando e stimolando un forte tessuto associativo diffuso in ogni ambito della socialità, teso a valorizzare la ricchezza della diversità e delle differenze. Aprendo le sfide dell'integrazione nel rispetto di un patto di cittadinanza sulle regole di convivenza da parte di tutti i cittadini che la abitano e la amano", ha concluso Puccinelli.