Ponti sull'Arnaccio senza controlli e a rischio crollo

Residenti costretti a vivere nella paura, aziende agricole obbligate ad eludere i divieti di transito per il trasporto dei prodotti. Anche quest'anno nessuna azione di controllo e prevenzione è stata attuata

L'estate è arrivata e nella campagna cascinese è iniziata la raccolta dei pomodori.

Per i residenti di via Santa Maria Sud, a Chiesanova, però, questo è anche il periodo dei disagi.

Il ponte che congiunge la campagna alla statale dell'Arnaccio, infatti, da diversi anni versa in condizioni disastrose (vedi anche gli articoli allegati con foto e video), tanto che per qualche tempo, fu anche chiuso al traffico per evitare possibili crolli e garantire la sicurezza delle persone.

Tra le proteste dei residenti che si definivano "prigionieri a casa loro", però, dopo alcuni controlli da parte dei Vigili del fuoco di Pisa, il ponte di via Santa Maria Sud venne riaperto, anche se dei lavori promessi dalle istituzioni (sulle competenze di gestione e tenuta in funzione della struttura restano ancora delle perplessità) alla fine non si vide traccia.

Tra le possibili soluzioni prospettate dall'amministrazione cascinese la scorsa estate, anche quella dell'utilizzo dei dissuasori simili a quelli installati sul ponte di Lugnano, utili soprattutto per limitare il passaggio dei mezzi pesanti.

Ancora oggi, invece, sul ponte vige solo il divieto di transito per i mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate, ma la strada resta comunque l'unica via di accesso e uscita per le aziende agricole che proprio in quella zona coltivano ogni genere di verdura.

Come ogni estate, quindi, il problema si ripete e i residenti si ritrovano costretti a convivere con la paura che il ponte, ad ogni passaggio di tir carico di ortaggi, possa crollare.

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