Post incendio, cacciatori all'attacco: dilagante cultura animalista

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 8 Ottobre 2018

Con una nota la Confederazione dei Cacciatori Toscani di Pisa (Federcaccia Toscana - ANUU - ARCT - EPS), risponde a Legambiente (leggi anche: Dopo l'incendio del Monte Pisano. Legambiente: chiusura della caccia) e comunica l'organizzazione di un incontro pubblico per giovedì 11 ottobre (ore 21.15, sala comunale Piazza della Repubblica, San Giovanni alla Vena, Vicopisano) dal titolo "La caccia sui Monti Pisani dopo il devastante incendio. Problemi, attualità e prospettive future. I cacciatori a difesa della natura e dell'ambiente".

Alla serata, cui sono invitati tutti i cittadini, parteciperanno i sindaci di Calci, Vicopisano, Vecchiano e Buti.

 

Questo di seguito il comunicato integrale della Confederazione dei Cacciatori Toscani di Pisa

Organizzata dalla Confederazione dei Cacciatori Toscani (Federcaccia Toscana - ANUU - ARCT - EPS) di Pisa si terrà giovedì 11 ottobre a partire dalle ore 21,15 presso la sala comunale di Piazza della Repubblica a San Giovanni alla Vena nel comune di Vicopisano, un incontro aperto a tutti e dedicato a fare il punto dell'attualità e del futuro della caccia sui Monti Pisani dopo il devastante incendio, sottolineando il ruolo dei cacciatori nella difesa della natura e dell'ambiente.

Ospiti i dirigenti delle associazioni confederate, i sindaci dei comuni colpiti, i presidenti dei due ATC: invitati i consiglieri regionali eletti nella provincia di Pisa.

Con questo incontro i cacciatori della CCT dimostrano ancora una volta quanto l'attività venatoria sia da loro considerata tutt'uno con le tematiche più generali delle comunità dove vivono ed esercitano la loro passione.

Un impegno che persiste e si rinforza malgrado il dilagare di una cultura animalista tesa a infangare un'attività sostenibile, legittima e strettamente regolata dalle normative. I fatti dimostrano invece come i cacciatori siano la categoria più interessata e attivamente impegnata nella salvaguardia dell'ambiente, del territorio e nella tutela della biodiversità.

Durante le operazioni di spegnimento dell'incendio, che ha così duramente colpito il Monte Serra, sono stati tanti i cacciatori a prestare la loro opera al fianco delle squadre intervenute e a mettere a disposizione dei soccorritori la loro conoscenza del territorio.

Malgrado argomentazioni tecnicamente discutibili, di fronte alla eccezionale gravità dell'evento la CCT ha compreso e condiviso l'istituzione di una fascia cuscinetto attorno ai terreni colpiti dal rogo.

Ciononostante, continuano pretestuose, una serie di accuse volte a far credere che l'esercizio della caccia costituirebbe un rischio per la sicurezza dei cittadini e ostacolerebbe le operazioni di ripristino.

Proprio la caccia invece, in particolare quella al cinghiale che è stata opportunamente mantenuta nella fascia di rispetto, contribuirà al ripristino di un equilibrio sconvolto a danno delle pratiche agricole, della sicurezza dei cittadini e dell'ecosistema della zona.

Assolutamente irricevibile - infine - la proposta di trasformare l'ANPIL in Riserva naturale, imbalsamando un territorio che necessita invece di un'armonica rinascita in cui natura e attività umane vadano a braccetto all'insegna della sostenibilità ambientale.

Per quanto Legambiente, che si è fatta portavoce di questo atteggiamento di chiusura, possa credere il contrario, la caccia e i cacciatori sono elemento irrinunciabile per il raggiungimento di questo auspicato traguardo.

Marco Salvadori
Presidente provinciale Federcaccia

Foto da Facebook

redazione.cascinanotizie