Prende il via l'iter per la costituzione di "Toscana Strade SpA"
AssoTir denuncia troppe incertezze oltre che iniquità e chiede modifiche sostanziali
Avviato l’iter di approvazione della Proposta di Legge 217 “costituzione Toscana Strade spa” da parte della Regione Toscana con il primo esame del provvedimento di legge approdato in una seduta congiunta della Prima e della Quarta Commissione del Consiglio Regionale della Toscana martedì 17 ottobre. Dalla presentazione e dagli interventi dei consiglieri emerge un quadro connotato da molte, anzi troppe incertezze.
«Dal quadro normativo, alle perplessità di ordine economico e finanziario, alle criticità organizzative ed operative, si aggiungono le risorse insufficienti per garantire in tempi ragionevoli un adeguamento della infrastruttura Fipili (terza corsia /sicurezza); risorse che, per grande parte pesano solo su categoria mezzi pesanti oltre che sulle sanzioni - commenta il Segretario Generale di Assotir Claudio Donati - Insomma è partita male e sta proseguendo peggio Toscana Strade con obiezioni sollevate da più parti. E con numerosi ed evidenti inciampi procedurali, equivoci ed incertezze emersi in tutti gli interventi. Grande è la confusione sul tema FIPILI, sia come prospettive di efficienza che di futura funzionalità del nuovo soggetto chiamato a risolvere problemi che ci sono già adesso e continueranno a esistere ancora a lungo. E rimane il grave tema dell’iniquità. Insomma occorrono modifiche sostanziali e l’auspicio è di essere ascoltati».
«Unica nota positiva è - secondo Maurizio Bandecchi di Assotir Toscana - l’annuncio da parte dei presidenti della 1° e 4° Commissione, rispettivamente Giacomo Bugliani e Lucia De Robertis, di proseguire la fase di approfondimento dell’iter approvativo, con una serie di audizioni che come Assotir abbiamo già avanzato a gennaio e ribadito in questi giorni. Ascoltare le obiezioni delle varie categorie di mezzi pesanti lo riteniamo il minimo di correttezza istituzionale indispensabile, che sinora è mancato. Speriamo fortemente che non sia un passaggio di mera cortesia, ma che possa incidere nella sostanza del provvedimento. Il nostro auspicio è che ci sia un supplemento di attenzione delle nostre ragioni che sono di assoluta contrarietà a sovraccaricare del pedaggio chi lavora al servizio delle catene manifatturiere, distributive e commerciali per l’utilizzo di una infrastruttura carente e pericolosa il cui adeguamento non può essere sostenuto solo dai mezzi pesanti che la percorrono, ma che rappresenta un onere ed un dovere di carattere più generale».