Presentata la stagione 2024/2025 del Teatro Era di Pontedera, tutto il programma

Eventi e Tempo libero
Pontedera
Lunedì, 4 Novembre 2024

Alessandro Haber, Stefano Massini, Michele Placido, Luca Barbareschi, Federico Tiezzi, Francesco Pannofino, Flavio Insinna, accanto ai nuovi progetti di Paolo Fresu, Marco Paolini, Lodo Guenzi, Michele Santeramo, Angelo Savelli, alcuni dei nomi in cartellone

Gli artisti in cartellone spaziano dalla grande letteratura all’attualità, dalla riflessione esistenziale alla leggerezza della commedia, tra tradizione e innovazione, in un dialogo continuo che si radica e si misura nella stretta relazione che il Teatro Era negli anni ha costruito con il territorio della Valdera, un rapporto tanto più forte quanto più consapevole. Significativo il ritorno di spettacoli in matinée per le scuole, a conferma dell'impegno e dell’attenzione del Teatro della Toscana verso le nuove generazioni.
 
Il Teatro Era si conferma, quindi, sempre più una “casa del fare teatrale”, riconosciuta per la sua forte capacità di inclusione e di intessere relazioni, nell’ottica di un consolidamento del ponte regionale tra Firenze e Pontedera. Questo è testimoniato da collaborazioni, coproduzioni e produzioni che qui trovano il luogo di allestimento e confronto con il pubblico, dopo intensi periodi di ricerca, di approfondimento e di prova: è il caso De Bergerac, la nuova produzione del Teatro della Toscana sui Fantasmi del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand firmati da Michele Santeramo, al debutto a Pontedera in prima nazionale il 9 e 10 maggio 2025.
 
La stagione inaugura il 20 e 21 novembre 2024 con Alessandro Haber protagonista de La coscienza di Zeno di Italo Svevo, regia di Paolo Valerio. Una rilettura che indaga l'interiorità dell'uomo moderno, la sua incapacità di comprendere sé stesso e il mondo che lo circonda. Per il 20 novembre previsto un open day a cura di Gab banco&gusto, a cui si deve anche la cura del bar del Teatro Era. Dalle 15:30 una decina dei migliori interpreti dell’enogastronomia locale e nazionale propongono la libera degustazione di vini, distillati e prodotti gastronomici di alta qualità, con materie prime certificate. Dalle 20 brindisi alla nuova stagione con un calice offerto dal Teatro Era a tutti gli spettatori presenti e servito dai produttori coinvolti.
 
A seguire, dopo Alessandro Haber, Stefano Massini con il suo Mein Kampf (6 e 7 dicembre), che porta in scena il delirio di Adolf Hitler perché la conoscenza impedisca il ripetersi della storia.
 
Michele Placido con Pirandello – Trilogia di un visionario (15 e 16 febbraio), Federico Tiezzi con Fedra di Jean Racine (5 e 6 aprile), Luca Barbareschi con November di David Mamet, regia di Chiara Noschese (27 e 28 febbraio), portano in scena opere polifoniche di straordinaria efficacia, attraverso cui il Teatro Era diventa uno spazio di dialogo sul presente, in una prospettiva che supera i confini dei generi teatrali.
 
Paolo Fresu con kind of Miles (25 e 26 gennaio), Marco Paolini con Darwin, Nevada (22 e 23 marzo), Lodo Guenzi con Toccando il vuoto di David Greig, regia di Silvio Peroni (8 e 9 marzo), incrociano innovativi linguaggi della scena, per drammaturgie contemporanee che affrontano temi universali, tra musica, biografia e pensiero scientifico.
 
Francesco Pannofino in Chi è io? di Angelo Longoni (11 e 12 gennaio), Flavio Insinna, Giulia Fiume in Gente di facili costumi di Marino e Manfredi diretti da Luca Manfredi (1 e 2 febbraio), parlano in modo diretto con il pubblico, anche attraverso il riso e la comicità.
 
Oltre che in Mein Kampf, la riflessione sulla discriminazione e l’intolleranza è al centro di un altro testo di Stefano Massini: Evoluzioni razziali con Luisa Cattaneo e Roberto Gioffré (11 – 13 dicembre), indagine sulla costruzione sociale del concetto di razza, e primo dei quattro lavori programmati in matinée e dedicati al pubblico dei giovani delle scuole, e che invitano a un’analisi critica del nostro tempo. Gli altri tre sono La matematica in cucina, dall'omonimo libro di Enrico Giusti, con protagonisti Fabio Magnani e Samuele Picchi (19 – 21 febbraio), I promessi sposi. Ovvero questo spettacolo non s’ ha da fare dal romanzo di Alessandro Manzoni (31 marzo – 2 aprile), ed Eppur si muove – Oscillazioni scientifico-letterarie intorno all’opera di Galilei (14 e 15 aprile), tutti diretti da Angelo Savelli (I promessi sposi con Ciro Masella).
 
Un cartellone, quindi, forte di una proposta di spettacoli immaginata per una comunità di spettatori eterogenea e diversificata, che moltiplica le possibilità di incroci tra sguardi e proposte di qualità, facendo del Teatro Era il luogo riconosciuto di identità e riferimento della Valdera per il fare teatro.
 
TEATRO ERA_STAGIONE 2024/2025 | Calendario
 
 
 
20 > 21 NOVEMBRE 2024
Alessandro Haber in 
LA COSCIENZA DI ZENO 
di Italo Svevo 
regia Paolo Valerio 
 
6 > 7 DICEMBRE 
MEIN KAMPF  
di e con Stefano Massini 
da Adolf Hitler  
 
11 > 12 GENNAIO  2025
Francesco Pannofino in 
CHI È IO? 
scritto e diretto da Angelo Longoni  
 
25 > 26 GENNAIO 
KIND OF MILES 
di e con Paolo Fresu tromba, flicorno e multi-effetti 
e con Bebo Ferra chitarra elettrica, Dino Rubino pianoforte e Fender Rhodes Electric Piano, Marco Bardoscia contrabbasso, Stefano Bagnoli batteria, Filippo Vignato trombone, multi-effetti elettronici, keyboard, Federico Malaman basso elettrico, Christian Meyer batteria  
regia Andrea Bernard 
 
1 > 2 FEBBRAIO 
Flavio Insinna, Giulia Fiume in 
GENTE DI FACILI COSTUMI 
di Nino Marino, Nino Manfredi 
regia Luca Manfredi 
 
15 > 16 FEBBRAIO 
Michele Placido, Valentina Bartolo in 
PIRANDELLO 
Trilogia di un Visionario 
regia e drammaturgia Michele Placido 
 
27 > 28 FEBBRAIO 
Luca Barbareschi in 
NOVEMBER 
di David Mamet 
regia Chiara Noschese 
 
8 > 9 MARZO 
Lodo Guenzi in 
TOCCANDO IL VUOTO 
di David Greig 
regia Silvio Peroni 
 
22 > 23 MARZO 
Marco Paolini in 
DARWIN, NEVADA  
un progetto di Marco Paolini  
drammaturgia Marco Paolini con la collaborazione di Francesco Niccolini e Telmo Pievani 
regia Matthew Lenton 
 
5 > 6 APRILE 
FEDRA 
di Jean Racine 
regia Federico Tiezzi 
 
9 > 10 MAGGIO 
DE BERGERAC 
Fantasmi dal Cyrano de Bergerac 
di Michele Santeramo 
 
SPETTACOLI IN MATINÉE PER LE SCUOLE
 
11 > 13 DICEMBRE 
EVOLUZIONI RAZZIALI 
ricognizione teatrale sul tema del razzismo 
di Stefano Massini  
con Luisa Cattaneo, Roberto Gioffré 
produzione Teatro della Toscana 
 
19 > 21 FEBBRAIO 
LA MATEMATICA IN CUCINA 
UN CABARET MATEMATICO-CULINARIO 
dall’omonimo libro di Enrico Giusti 
riduzione e regia Angelo Savelli 
con Fabio Magnani, Samuele Picchi 
produzione Teatro della Toscana 
 
31 MARZO > 2 APRILE 
I PROMESSI SPOSI 
QUESTO SPETTACOLO NON S'HA DA FARE 
riduzione teatrale da Alessandro Manzoni di Angelo Savelli 
con Mauro D’Amico, Olmo De Martino, Antonio Lanza, Fabio Magnani, Simone Marzola, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello 
musiche Federico Ciompi 
regia Angelo Savelli, Ciro Masella 
produzione Teatro della Toscana 
 
14 > 15 APRILE 
EPPUR SI MUOVE 
Oscillazioni scientifico-letterarie intorno all'opera di Galileo Galilei 
conferenza spettacolo di Angelo Savelli 
consulenza scientifica del Prof. Enrico Giusti 
relatori Andrea Bruno Savelli, Lorenzo Bolognesi 
con Mauro D’Amico, Olmo De Martino, Fabio Magnani 
produzione Teatro della Toscana 
 
 
TEATRO ERA_STAGIONE 2024/2025 | Schede spettacoli
 
20 > 21 NOVEMBRE 2024
Alessandro Haber in 
LA COSCIENZA DI ZENO 
di Italo Svevo 
con Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo 
adattamento Monica Codena e Paolo Valerio 
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta 
luci Gigi Saccomandi 
musiche Oragravity 
video Alessandro Papa 
movimenti di scena Monica Codena 
regia Paolo Valerio 
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Goldenart Production 
 
Paolo Valerio dirige Alessandro Haber in un capolavoro della letteratura del Novecento. Lo straordinario romanzo psicanalitico di Italo Svevo, ironico e affascinante, possiede una propria vivace teatralità, per il suo essere dominato dalla coinvolgente, attualissima figura di Zeno Cosini. 
 
Il libro, infatti, sgorga dagli appunti del protagonista che si sottopone alle cure dello psicanalista Dottor S. cercando, per quella via, di risolvere il suo mal di vivere, la sua nevrosi e incapacità di sentirsi “in sintonia” con il mondo e con la realtà. Il suo percepirsi inetto e malato, e i suoi ostinati, ma mai del tutto convinti, tentativi di cambiare e guarire, portano Zeno ad attraversare l’esistenza intrecciando sorprendentemente quotidianità borghese a episodi surreali, ricchi di humour e di verità, e a illuminazioni che possiedono una forza che ancora ci scuote. 
Nell’allestimento a firma di Valerio, Zeno ha il volto di Haber, un attore di carisma e istinto scenico, che fuori da ogni cliché sa coniugare ironia e profondità in ogni interpretazione. 
 
 
6 > 7 DICEMBRE 
MEIN KAMPF  
di e con Stefano Massini 
da Adolf Hitler  
scene Paolo Di Benedetto  
luci Manuel Frenda 
costumi Micol Joanka Medda 
ambienti sonori Andrea Baggio 
produzione Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa in collaborazione con Teatro della Toscana 
 
Stefano Massini consegna al teatro l'autobiografia di Hitler in tutta la sua sconcertante portata. In scena la paranoica autobiografia di un invasato visionario, sempre più convinto di poter sublimare le sue personali frustrazioni in un progetto politico rivoluzionario quanto delirante. 
  
Cento anni ci separano dal 1924, anno di nascita del Mein Kampf. E otto anni sono invece trascorsi dal 2016, quando la Germania decise di consentirne nuovamente la pubblicazione in libreria, ritenendo che soltanto la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe. 
Stefano Massini, dopo anni di lavoro incrociando i testi di tutti i comizi del Führer con la prima stesura del libro-manifesto dettato dal giovane Hitler nella cella di Landsberg, propone il Mein Kampf senza filtri, non solo con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, ma soprattutto in un millimetrico studio teatrale dei ritmi, dei toni, degli affondi verbali del dittatore tedesco. E la consapevolezza di questo meccanismo è l’unico antidoto al suo nefasto replicarsi.
 
11 > 12 GENNAIO 2025
Francesco Pannofino in 
CHI È IO? 
scritto e diretto da Angelo Longoni  
e con Emanuela Rossi, Eleonora Ivone, Andrea Pannofino 
scene Gianluca Amodio 
costumi Lia Morandini 
musiche Paolo Vivaldi in collaborazione con Aldina Vitelli 
video a cura di Gianluca Amodio, Gianni Del Popolo 
aiuto alla regia Lorenzo Rossi 
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo  
 
Chi è io? è un’indagine sulla psiche e sull’anima con Francesco Pannofino diretto da Angelo Longoni, autore anche del testo. Una commedia psicologica, psichedelica, che agisce su spettatori e personaggi in modo realistico e visionario, con figure che rappresentano l’al di là, l’al di qua… o quasi.  
 
“Chi è io?” si chiede il grande intellettuale e psicoanalista Leo Mayer, interpretato da Francesco Pannofino, insieme alle persone che ama e che lo amano, in un tumulto di paure e passioni, mentre rivive il sogno della sua vita in un vortice di annegamento. I sogni curano davvero la realtà mischiandola con l’irreale? 
Le riflessioni filosofiche di Mayer vengono poi dissolte da un sogno trash televisivo, lo spaesamento è comico e inquietante. Ha a che fare anche con alcuni suoi pazienti che sfuggono alle normali regole comportamentali, relazionali, affettive e psichiche. 
In definitiva tutti abitiamo la realtà, la fantasia e l’inconscio, e tutti ci facciamo la stessa domanda: cosa conta davvero nella vita? Cosa siamo e cosa vogliamo? Quello che vogliono tutti: amore e perdono. 
 
25 > 26 GENNAIO 
kind of MILES 
di e con Paolo Fresu tromba, flicorno e multieffetti 
e con Bebo Ferra chitarra elettrica, Christian Meyer batteria, Dino Rubino, pianoforte e Fender Rhodes, Federico Malaman, basso elettrico, Filippo Vignato, trombone, multieffetti, synth, Marco Bardoscia contrabbasso, Stefano Bagnoli, batteria 
regia Andrea Bernard 
new media artist Marco Usuelli e Alexandre Cayuela 
disegno luci Marco Alba, costumi Elena Beccaro 
produzione Teatro Stabile di Bolzano 
 
Un’opera teatrale e musicale scritta, composta e interpretata da Paolo Fresu. Il grande musicista rende omaggio a uno dei giganti del jazz del Novecento, Miles Davis, con uno spettacolo che ne ripercorre la straordinaria vita e carriera. 
 
Affiancato da sette fuoriclasse, Fresu narra la storia di una leggenda la cui personalità emerge non solo dal suono inconfondibile della sua tromba, ma anche dai tratti intensi e segnati dell’ultimo periodo della sua vita: il volto scavato, gli occhi penetranti, le mani rugose che hanno toccato il cuore di milioni di appassionati. 
L’intento è quello di ricostruire l’universo creativo e visionario di un artista che ha segnato il Novecento attraverso la voce narrante di un unico autore/attore e attraverso il suo mondo sonoro e le sue relazioni artistiche e umane. La formazione musicale è composta da diverse personalità e diversi strumenti, acustici ed elettrici, che sottolineano il suo percorso discografico e live sotto il profilo del suono e della ricerca. 
 
1 > 2 FEBBRAIO 
Flavio Insinna, Giulia Fiume in 
GENTE DI FACILI COSTUMI 
di Nino Marino, Nino Manfredi 
scene Luigi Ferrigno 
costumi Giuseppina Maurizi 
musiche Paolo Vivaldi 
disegno luci Antonio Molinaro 
sound designer Aldina Vitelli 
luci e fonica Antonio Molinaro 
foto di scena Pino Le Pera 
regia Luca Manfredi 
produzione La Pirandelliana S.R.L.  
 
Flavio Insinna e Giulia Fiume in un testo tra i più eclatanti sulle scene teatrali italiane: Gente di facili costumi di Nino Marino e Nino Manfredi, diretto da Luca Manfredi. Un turbine di disastri, malintesi, ilarità e malinconie, in sintonia con l’immagine Manfredi ha lasciato nel ricordo di ognuno. 
 
Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, Gente di facili costumi, di Nino Marino e Nino Manfredi, ha per protagonisti Giulia Fiume nella parte di Anna – nome d’arte “Principessa” – una prostituta disordinata e rumorosa che sogna di diventare “giostraia” e Flavio Insinna nel ruolo di Ugo, l’inquilino del piano di sotto, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema, ma che sogna di fare film d’arte. 
La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina che tornando a notte fonda e accendendo il giradischi l’ha svegliato e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca allagando irrimediabilmente l’appartamento di lui. Ugo sarà costretto quindi, anche a causa di uno sfratto, a trovare rifugio dalla “Principessa”. 
È l’avvio di un confronto/scontro pieno di incidenti e incomprensioni, ma anche di un curioso sodalizio, dove ciascuno condivide con l’altro ciò che ha. 
 
15 > 16 FEBBRAIO
Michele Placido, Valentina Bartolo in 
PIRANDELLO 
Trilogia di un Visionario 
regia e drammaturgia Michele Placido 
dramaturg Giulia Bartolini 
e con Paolo Gattini 
scene Tonino Zera 
costumi Paola Marchesin 
light designer Gerardo Buzzanca 
musiche Oragravity 
foto Claudio Porcarelli, Manuela Giusto 
grafica Giulia Pagano 
produzione Goldenart Production con il sostegno del Ministero della Cultura - Direzione generale dello spettacolo 
 
Un viaggio nel mondo di Luigi Pirandello, diretto e interpretato da Michele Placido con Valentina Bartolo, che abbraccia tre opere iconiche: Lettere a Marta, L’uomo dal fiore in bocca e La carriola.  
 
Un viaggio nel mondo del Premio Nobel Luigi Pirandello, diretto e interpretato da Michele Placido che, con al suo fianco Valentina Bartolo, festeggia oltre 50 anni di carriera. Pirandello. Trilogia di un visionario raccoglie e abbraccia tre opere iconiche: Lettere a Marta, che ci porta nell’intimità della corrispondenza epistolare tra il drammaturgo e l’attrice Marta Abba; L’uomo dal fiore in bocca, un esasperante racconto che ci getta nella frenesia della vita moderna; La carriola, nella sua danza tragicomica tra realtà e finzione, ci catapulta in un mondo surreale. 
Lo spettacolo regala al pubblico l’opportunità di immergersi nelle profondità dell’animo umano dando vita a personaggi che incarnano sfide universali, facendoci interrogare sul senso della nostra stessa esistenza. Un labirinto di sfumature umane che mettono in luce il genio di Pirandello nel raccontare contraddizioni e paradossi. 
 
27 > 28 febbraio
Luca Barbareschi in 
NOVEMBER 
di David Mamet 
con Chiara Noschese, Simone Colombari, Nico Di Crescenzo, Brian Boccuni 
scene Lele Moreschi 
costumi Federica De Bona 
luci Francesco Vignati 
regia Chiara Noscheseproduzione Cucuncia Entertainment, Teatro Di Roma – Teatro Nazionale 
 
Luca Barbareschi è protagonista con Chiara Noschese, anche regista, di una partitura incalzante, giocata con umorismo cinico, di cui solo David Mamet è capace. Lo spettacolo è una macchina comica perfetta, con continui cambi di ritmi e ripartenze spiazzanti. 
 
Una macchina comica perfetta, con continui cambi di ritmi e ripartenze spiazzanti. Luca Barbareschi è protagonista con Chiara Noschese, anche regista, di November, una partitura incalzante, giocata con umorismo cinico, di cui solo David Mamet è capace. 
È il novembre dell'anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le possibilità di rielezione del Presidente in carica Charles Smith sembrano scarse: gli indici di gradimento sono in calo, i suoi soldi stanno finendo e la guerra nucleare potrebbe essere imminente. Il Presidente, però, non sembra avere nessuna intenzione di arrendersi.  
Scritto nel 2007, all’inizio della grande recessione, una delle più grandi crisi economiche, lo spettacolo è uno spaccato ferocemente esilarante di un Paese dove, se è vero che il fine giustifica i mezzi, certamente tutto è possibile quando la sopravvivenza del sogno americano coincide con la propria. 
 
8 > 9 MARZO 
Lodo Guenzi in 
TOCCANDO IL VUOTO 
di David Greig 
traduzione Monica Capuani 
con Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo, Matteo Gatta 
regia Silvio Peroni 
produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito, Argot Produzioni, ACCADEMIA PERDUTA / ROMAGNA TEATRI Centro di Produzione Teatrale 
  
Lodo Guenzi, diretto da Silvio Peroni, è il protagonista del testo del drammaturgo scozzese David Greig, rappresentato per la prima volta in Italia. Il tema è quello delle scelte, etiche e non, tra passione, sensi di colpa, amicizia e resilienza. 
 
Tratto da una storia vera, la pièce è ambientata nel 1985 durante la scalata nelle Ande Peruviane, dove gli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates restano vittime di un incidente durante la fase di discesa che provoca la caduta di Joe in un dirupo. Simon, per non rischiare di precipitare assieme al suo compagno, è costretto a tagliare la corda da arrampicata. 
La storia si sviluppa tra passato e presente, in un tempo e spazio che si fondono costantemente, ponendo il pubblico in un interrogativo costante: «Che cosa avremmo fatto al posto di Simon?». 
 
22 > 23 MARZO 
Marco Paolini in 
DARWIN, NEVADA  
un progetto di Marco Paolini  
regia Matthew Lenton 
da un'idea di Niles Eldredge, James Moore, Francesco Niccolini, Marco Paolini, Telmo Pievani, Michela Signori  
drammaturgia Marco Paolini con la collaborazione di Francesco Niccolini e Telmo Pievani 
scene Emma Bailey 
luci Kai Fischer 
sound design Mark Melville 
consulenza scientifica Niles Eldredge, James Moore 
assistente alla regia Virginia Landi 
e con Clara Bortolotti, Cecilia Fabris, Stefano Moretti, Stella Piccioni 
produzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa, Teatro Stabile di Bolzano, Emilia Romagna Teatro ERT, Vanishing Point, Jolefilm 
 
Marco Paolini, diretto da Matthew Lenton, affronta Charles Darwin, il padre dell’evoluzionismo, da una prospettiva inedita. Raccontandoci una storia di umanità, scienza, debolezze, paure, incertezze. 
 
Darwin, Nevada ci racconta una storia di umanità, scienza, debolezze, paure, incertezze. Che cosa c’entra Darwin con l’isolamento, le migrazioni, l’adattamento e la pressione ambientale? Darwin era di sinistra? Adesso è di destra? Darwin chi?
Paolini compone narrazioni, il regista Matthew Lenton crea teatro d’immagini e visioni. Una giovane attivista climatica travolta da piogge torrenziali nel deserto di Mojave, lo sceriffo fondamentalista di Darwin, città di 27 abitanti al confine tra California e Nevada, Emma vedova di Charles e le farfalle monarca, sono tutti elementi dello scenario intorno a cui hanno deciso di lavorare per raccontare la genesi della più scomoda teoria del pensiero scientifico oggi a rischio di estinzione (perché difficile da addomesticare), insieme a buona parte delle specie selvatiche del pianeta. 
Dimenticate i libri, le biografie, la storia: questo è teatro. 
 
5 > 6 APRILE 
FEDRA 
di Jean Racine 
traduzione Giovanni Raboni 
con Martino D’Amico, Valentina Elia, Elena Ghiaurov, Alberto Boubakar Malanchino, Marina Occhionero, Bruna Rossi, Massimo Verdastro 
scena Franco Raggi, Gregorio Zurla, Federico Tiezzi 
costumi Giovanna Buzzi 
luci Gianni Pollini 
canto Francesca Della Monica 
movimenti coreografici Cristiana Morganti 
regia Federico Tiezzi 
produzione Emilia Romagna Teatro ERT, Teatri di Pistoia Centro di Produzione 
Teatrale, Compagnia Lombardi-Tiezzi 
 
Colpa e punizione, ordine e disordine, si affrontano nella torbida vicenda di una passione impossibile. Federico Tiezzi dirige quella che lo stesso Jean Racine definì «la migliore delle mie tragedie». 
 
Nel palazzo reale di Trezene, in una Grecia mentale e onirica, all’interno di una stanza simile a una camera di tortura, Fedra si dibatte nella morsa di una passione tanto irrefrenabile quanto impossibile: finché, non ricambiata, Fedra calunnia Ippolito di un tentativo di stupro. Ma tutti i personaggi hanno qualcosa da nascondere: Teseo le sue fughe amorose, Ippolito di amare Aricia, che discende da una stirpe nemica e assassina, Enone un intrigo bugiardo e colpevole. Il ritorno di Teseo farà precipitare gli eventi in tragedia. 
In una dimensione claustrofobica, dove la ragione scompare sotto la violenza e la tensione del desiderio, affiorano motivi ancestrali, interpretabili solo con l’ausilio della psicanalisi freudiana. I mostri che appaiono nelle parole dei protagonisti sono quelli dell’inconscio. 
 
9 > 10 MAGGIO 
DE BERGERAC 
Fantasmi dal Cyrano de Bergerac 
di Michele Santeramo 
  
Michele Santeramo racconta la storia di Cirano che non vuole più mettere in scena la sua straziante e dolente storia d’amore scritta da Edmond Rostand. Stasera proprio non ne vuole sapere di replicare per l’ennesima volta tutto il dolore per il suo amore che non si compie. Che poi, questo amore, a guardarlo per bene, esattamente che cos’è? 
 
La domanda è rivolta direttamente agli spettatori, perché in questo spettacolo i personaggi si rivolgono proprio a loro. “Com’è oggi il vostro amore?”. Ma non concede tempo per rispondere, perché ha preso la sua decisione e la comunica al pubblico: “potete andare in biglietteria, lo spettacolo stasera non si farà”. 
Ma Cristiano e Rossana non ci stanno. Per loro, lo spettacolo si deve fare assolutamente, perché loro esistono soltanto se si mettono in scena, esistono soltanto nel loro ruolo, quando indossano il loro costume e recitano la loro parte. 
Quante volte, come a questo Cirano, è venuto in mente anche a noi di andare via, cominciare un viaggio e finirlo davvero dentro un’altra vita? Ogni tanto può accadere, di entrare a teatro e poi andare via “un poco poco cambiati”.
 
SPETTACOLI IN MATINÉE PER LE SCUOLE
 
11 > 13 DICEMBRE 2024
EVOLUZIONI RAZZIALI 
ricognizione teatrale sul tema del razzismo 
di Stefano Massini  
con Luisa Cattaneo, Roberto Gioffré 
produzione Teatro della Toscana 
  
Uno spettacolo/testimonianza scritto da Stefano Massini sul tema del razzismo, o meglio, della sua perenne rinascita in forme sempre diverse. Luisa Cattaneo e Roberto Gioffré attraversano episodi e momenti nati tutti dallo stesso virus, della stessa “paura del diverso”. 
 
La portata catastrofica che sempre discende da questa incontenibile paura è reale quanto la sua evoluzione sotto maschere sempre inattese e inaspettate. Evoluzioni razziali, dunque, è un lavoro dal forte contenuto sociale che intende coinvolgere emotivamente il pubblico, dando strumenti per analizzare e comprendere la realtà che ci circonda. 
Una delle principali cause del razzismo è il rifiuto della differenza, la paura della diversità, che non si riesce a capire (o da cui si teme di essere sopraffatti) e che si tende, perciò, a disprezzare e a escludere. Il razzismo è anche un problema di educazione, e il teatro può e deve fare la sua parte. 
 
19 > 21 FEBBRAIO 2025
LA MATEMATICA IN CUCINA 
UN CABARET MATEMATICO-CULINARIO 
dall’omonimo libro di Enrico Giusti 
riduzione e regia Angelo Savelli 
con Fabio Magnani, Samuele Picchi 
produzione Teatro della Toscana  
 
Un’opera dove la matematica si diverte ad apparire dove meno ci si aspetterebbe di trovarla: in cucina. Dall’omonimo libro di Enrico Giusti, Angelo Savelli dirige Fabio Magnani e Samuele Picchi alla scoperta di insospettate alchimie numeriche tra pentole e fornelli, apriscatole e caffettiere. 
  
In una cucina così piena di sorprese, la trattazione della materia scientifica viene affidata non a degli esimi professori, ma a una scalcagnata coppia di comici da avanspettacolo: l’imbranato letterato Pinotto, che si ritiene un principe dei fornelli, e l’aitante, ma petulante matematico Gianni, costretti dalla loro condizione di scapoli a condividere un appartamento nei pressi dell’Università.
Perché le salsicce cuociono più in fretta dell'arrosto? Qual è la forma migliore per un boiler? Cosa hanno in comune il getto d'acqua che esce da un rubinetto e un ingorgo stradale? La matematica in cucina, dunque, svela i sotterranei matematici della cucina senza che siano richieste lauree specifiche. Una gustosa ricetta scientifico/culinaria per tutti quelli che la matematica hanno sempre stentato a digerirla. 
 
31 MARZO > 2 APRILE 
I PROMESSI SPOSI 
QUESTO SPETTACOLO NON S'HA DA FARE 
riduzione teatrale da Alessandro Manzoni di Angelo Savelli 
con Mauro D’Amico, Olmo De Martino, Antonio Lanza, Fabio Magnani, Simone Marzola, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello 
musiche Federico Ciompi 
regia Angelo Savelli, Ciro Masella 
produzione Teatro della Toscana 
  
E se il capolavoro di Alessandro Manzoni celasse al suo interno una commedia, anzi due? Nasce da qui l’originale riscrittura di Angelo Savelli, che ne firma anche la regia con Ciro Masella. Protagonista una compagine di giovani attori, con rispetto, ammirazione, ma senza soggezione. 
 
Da un lato, dunque, la commedia della gente semplice, quasi una Commedia dell’Arte, in cui due umili innamorati, Renzo e Lucia, cercano tra mille peripezie di fare quello che più desiderano: sposarsi. Dall’altro, una commedia delle umane passioni, filosofica, di un’intera umanità. La prima tutta azione e travestimento, raccontata inscenando un teatrino dalle cadenze ironiche; per la seconda lo stesso teatrino viene spogliato fino alla nudità esistenziale delle vite dei personaggi.
Immancabile il lieto fine, nel quale però – come nota il critico letterario Giovanni Macchia – “si respira un'aria che turba”. Infatti, su tutti e tutto si stende l'ala della Provvidenza che, come un grande occhio indifferente alle passioni umane, getta il suo sguardo fatale sul compiersi degli eventi. 
 
14 > 15 APRILE 
EPPUR SI MUOVE 
Oscillazioni scientifico-letterarie intorno all'opera di Galileo Galilei 
conferenza spettacolo di Angelo Savelli 
consulenza scientifica del Prof. Enrico Giusti 
relatori Andrea Bruno Savelli, Lorenzo Bolognesi 
con Mauro D’Amico, Olmo De Martino, Fabio Magnani 
produzione Teatro della Toscana 
 
Una conferenza-spettacolo sul pensiero e la vita di Galileo Galilei, per superare la divisione tra scienza e letteratura. Angelo Savelli, con la consulenza scientifica di Enrico Giusti, dimostra che è proprio la loro unione che ha portato alle più grandi scoperte dell’umanità. 
 
Il centro sono le fondamentali innovazioni di metodo e di conoscenza introdotte da Galilei nel campo 
della ricerca scientifica: l’istituzione della figura dello scienziato moderno, lo studio della caduta dei gravi, l’osservazione astronomica.
Ma l’attenzione si sposta presto anche in altre direzioni, a curiose connessioni e suggestioni nei territori della filosofia, del teatro, della letteratura, della musica e della poesia. Ci si sofferma sui curiosi, ma non insignificanti aspetti del Galileo musicista e letterato, che offrono l’occasione di citare anche Pitagora, Lucrezio, Ariosto, Tasso, Calvino e altro ancora… 
 
ABBONAMENTI 
 
COMPLETO 
10 spettacoli a posto fisso 
Mein Kampf, Chi è io?, Kind of Miles, Gente di facili costumi, Pirandello, November, Toccando il vuoto, Darwin Nevada, Fedra, De Bergerac. 
Intero €160 
Ridotto soci Unicoop €150 
in vendita dal 5 novembre in biglietteria e online 
 
COMPLETO PLUS 
11 spettacoli (10 spettacoli a turno fisso + La coscienza di Zeno) 
Intero €176 
Ridotto soci Unicoop €165 
in vendita dal 5 novembre in biglietteria 
 
SCEGLIERA PER 3 
3 spettacoli a scelta 
Intero €60 
Ridotto soci Unicoop €54 
in vendita dal 9 dicembre in biglietteria e online 
 
TT YOUNG CARD 
3 spettacoli a scelta 
Posto unico €36 
La tessera riservata ai giovani under30 consente di partecipare ad iniziative ed usufruire di agevolazioni dedicate. Una volta esauriti i 3 spettacoli è possibile acquistare un biglietto a 12€ per ogni ulteriore spettacolo, anche negli altri teatri gestiti dalla Fondazione. 
in vendita dal 5 novembre 
 
BIGLIETTI 
In vendita dal 18 novembre in tutti i punti vendita e online 
(dal 5 novembre per lo spettacolo La coscienza di Zeno) 
 
Intero € 22 
Ridotto over 65 e convenzioni € 20 
Ridotto soci Unicoop € 20 
Ridotto under 30 € 18 (€ 12 con TT Young Card) 
 
DOVE ACQUISTARE 
 
BIGLIETTERIA 
Teatro Era  
Parco J. Grotowski – Via Indipendenza, Pontedera (PI) 
dal lunedì al sabato, 
dalle 15 alle 19 
 
Tel. 0587.213988 
era@teatrodellatoscana.it 
 
ONLINE 
teatrodellatoscana.vivaticket.it 
 
 

redazione.cascinanotizie