Presidio alla Stazione di Pontedera contro il transito di materiale bellico

Cronaca
Pontedera
Domenica, 21 Dicembre 2025

Ferrovieri Contro la Guerra e Coordinamento Antimilitarista Livornese contestano l’ampliamento del binario 4. Arci Valdera: "No alla base militare"

Venerdì 19 dicembre alla stazione ferroviaria di Pontedera si è svolto un presidio promosso da Ferrovieri Contro la Guerra e dal Coordinamento Antimilitarista Livornese contro l’ampliamento del binario 4 destinato al transito di materiale bellico.

All’iniziativa hanno partecipato lavoratori del settore ferroviario e diverse realtà antimilitariste del territorio, richiamando l’attenzione sui rischi per la sicurezza e sull’aumento del traffico militare su rotaia.

Anche Arci Valdera, nelle scorse ore ha voluto esprimere il proprio no alla militarizzazione, e normalizzazione della presenza militare in Valdera. Nel mirino il progetto della base militare da oltre 520 milioni di euro previsto nel Comune di Pontedera e il finanziamento europeo per il potenziamento del binario 4 della stazione, interventi che, secondo Arci Valdera, rafforzerebbero il ruolo dell’area nel più ampio sistema infrastrutturale militare della Toscana.

 

Hanno scritto Ferrovieri Contro la Guerra e Coordinamento Antimilitarista Livornese.

Venerdì 19 dicembre alla stazione di Pontedera si è svolto il presidio organizzato da Ferrovieri Contro la Guerra e dal Coordinamento Antimilitarista Livornese per protestare contro l’ampliamento del binario 4 a scopo di transito di materiale bellico.

All’iniziativa, oltre ai promotori e ad alcune lavoratrici e lavoratori delle ferrovie, ha partecipato Stop Rearm Europe della Valdera, coordinamento che raccoglie le varie realtà della zona attive nelle mobilitazioni contro la guerra, insieme ad attivisti e attiviste del Movimento No Base e dell’Assemblea 29 giugno di Viareggio, che fa parte del Coordinamento 12 ottobre su sicurezza, salute e repressione.

La presenza di "Assemblea", nata dopo la strage ferroviaria di Viareggio, si collega alla mobilitazione in corso proprio attraverso la questione della sicurezza. Quella che mancò a Viareggio e che potrebbe ora venire a mancare sempre di più. È evidente infatti che l’incremento del transito di materiale bellico, oltre a evidenziare la generale escalation militare e la presenza della guerra nel nostro quotidiano, pone gravissimi problemi di sicurezza per i cittadini. Carichi pericolosi si troveranno a transitare su un binario della stazione civile di Pontedera, tra gente che si reca nei luoghi di lavoro e di studio, in mezzo a un centro ad alta concentrazione abitativa, lavorativa e sanitaria, con grave rischio in caso di incidenti – che nelle ferrovie purtroppo non sono rari – i cui effetti possono amplificarsi per la presenza di materiali militari.

Il presidio informativo ha riscosso l’interesse di molti cittadini e viaggiatori che hanno espresso solidarietà.

L’iniziativa si inserisce nella campagna che Ferrovieri Contro la Guerra sta portando avanti contro l’intensificazione del traffico militare su rotaia, rafforzato in seguito all’accordo tra Rete Ferroviaria Italiana e Leonardo, leader dell’industria bellica, ma anche nella più generale attività che le varie realtà antimilitariste stanno portando avanti contro la militarizzazione del territorio toscano.

Ringraziamo tutte e tutti coloro che hanno partecipato e ci hanno sostenuto. Daremo informazioni sulle prossime iniziative.

Per contatti
Coordinamento Antimilitarista Livornese (no_missioni@anche.no)
Ferrovieri contro la guerra (ferroviericg@protonmail.com)

 


Ha scritto Arci Valdera

Ribadiamo il nostro NO alla base militare. Né a Pontedera né altrove

Esprimiamo profonda e crescente preoccupazione per la direzione che anche il territorio della Valdera sta intraprendendo, assistendo a una preoccupante "normalizzazione" della presenza militare e della guerra come strumento di gestione dei conflitti.
Riteniamo inaccettabile che la soluzione alla crisi economica locale e globale passi attraverso la riconversione al settore militare come unica via di sviluppo di molte aziende, anche locali.

Il segnale più allarmante è rappresentato dal Progetto per la costruzione di una base militare nel territorio del Comune di Pontedera, che prevede poligoni di tiro e strutture di addestramento per reparti speciali dei Carabinieri, con un costo stimato di oltre 520 milioni di euro di denaro pubblico. A ciò si aggiunge il finanziamento di 4 milioni di euro (nell'ambito di iniziative UE) per il potenziamento del binario 4 della stazione di Pontedera, espressamente destinato alla mobilità militare.

Questi passi collocano Pontedera in un'area periferica strategica del crescente HUB militare tra Pisa, Livorno e Firenze (sede del nuovo comando NATO). Tali investimenti pubblici si inseriscono in un contesto più ampio di potenziamento delle infrastrutture militari: linee ferroviarie, Progetto Darsena Europa, ampliamento dell'aeroporto militare e del Canale dei Navicelli, tutti funzionali al rafforzamento della base di Camp Darby, il più grande deposito di armi USA in Europa.

La costruzione di una base militare rappresenterebbe un punto di non ritorno per un territorio già densamente antropizzato, rendendoci drammaticamente "più vicini" e vulnerabili a logiche di conflitto globale. Un’emorragia di denaro pubblico per un progetto che ci priverà di risorse da destinare a scuola, sanità e servizi sociali.

Di fronte a uno scenario che abitua il nostro territorio all'idea della guerra, ribadiamo la nostra CONTRARIETÀ al progetto di realizzazione di una nuova base militare di 40 ettari presso la Tenuta Isabella. Torniamo quindi a chiedere alle amministrazioni e alle forze politiche locali che agiscano coerentemente con i principi che rivendicano, a partire dalla condanna della guerra dichiarata anche nella nostra Costituzione, alla difesa della pace, a favore di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

Noi continueremo a sostenere le iniziative di mobilitazioni contro la base, attivando la rete dei  nostri Circoli ARCI che si offre come una grande occasione per ribadire i valori che abitano la nostra associazione, attraverso la promozione di eventi informativi e di discussione pubblica delle progettualità in atto.

 

 

 


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redazione.cascinanotizie