"Preti Verdi" in Biblioteca a Cascina

Eventi e Tempo libero
Cascina
Martedì, 9 Novembre 2021

Alla presentazione del libro di Mario Lancisi anche Monia Monni, don Armando Zappolini e Renato Scalia

Storie di sacerdoti che combattono accanto alla gente per ottenere terra, aria e acqua pulite insieme a lavoro e salute. Di questo si parlerà domani, mercoledì 10 novembre 2021, nella Gipsoteca della Biblioteca Comunale Cascina P. Impastato, dove Mario Lancisi presenterà il suo libro "Preti Verdi. L'Italia dei veleni e i sacerdoti-simbolo della battaglia ambientalista" (Edizioni Terra Santa). Al dibattito parteciperanno Monia Monni, assessora regionale all'ambiente, Don Armando Zappolini di Libera, Renato Scalia, Fondazione Caponnetto; modera Cristiana Torti (con il patrocinio del Comune di Cascina).

Questa inchiesta è un viaggio nell’Italia dei veleni e delle morti per inquinamento ambientale attraverso le denunce di preti e cittadini coraggiosi. In nome della natura da salvare e del Creato da custodire come istanza civile, prima ancora che religiosa, culturale e politica. L’itinerario – da Sud verso Nord – prende le mosse dalla Sicilia e risale in Campania, Puglia, Toscana, Veneto e Piemonte: dall’inquinamento del petrolchimico a quello dei rifiuti, da quello dell’acciaio a quello dell’amianto e dei pesticidi.

I sacerdoti incontrati da Mario Lancisi sono uomini semplici, ma di grande statura: caparbi nella denuncia e miti nello stile, attenti alle persone e tuttavia capaci di tenere testa ai potenti di turno; soprattutto ispirati dalla Laudato sì, la grande enciclica di papa Francesco, che nel 2015 ha aperto la nuova stagione della “ecologia integrale”.

Sullo sfondo di questo viaggio contemporaneo si staglia il flagello della pandemia, le cui origini incerte sono oggetto di discussione fra pareri e tesi differenti: c’è forse un nesso causa-effetto tra inquinamento e coronavirus? Forse. I “preti verdi” non si sbilanciano. Preme loro soprattutto richiamare l’attenzione sulla dicotomia irrisolta tra salute e lavoro, che in molti casi – dall’Italsider all’Eternit, dai rifiuti industriali alla cementificazione selvaggia – pone la domanda cruciale: viene prima la borsa o la vita?

redazione.cascinanotizie