Progetto "Cura Pisa" per la fase 2, lo chiede Confesercenti
Dal "cura Italia" al "cura Pisa", Confesercenti chiede agli amministratori locali l'apertura di un tavolo per gestire le riaperture
«Una Pasqua deserta per una città come Pisa è un evento che nessuno poteva immaginarsi. Pasqua che poteva essere l’avvio, in grande stile, della stagione turistica. Proprio in questo momento che per noi imprenditori lo sconforto è massimo, bisogna pensare con ottimismo al futuro. Alla ripartenza. Ed a farci trovare pronti». È il presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord Luigi Micheletti a prendere spunto da questa Pasqua di quarantena per lanciare un messaggio forte alle istituzioni per la tanto auspicata “fase 2”.
«La fase 2 per ora è ancora sulla carta, dice ancora il Micheletti, e tutti si augurano che possa essere prima possibile, magari già in questo mese di aprile. Dobbiamo però farci trovare pronti e non attendere il decreto che, magari, consentirà alcune riaperture. Chiediamo quindi con l’amministrazione comunale l’apertura immediata di un tavolo di lavoro, al quale dovrebbe partecipare anche il prefetto come rappresentante del governo, per gestire la ripartenza. Ci sono tante questioni aperte, come l’impossibilità ad oggi ai balneari ma anche ai commercianti che hanno le attività di chiuse di intervenire con le manutenzioni necessarie. E poi la questione tributi locali. Abbiamo apprezzato la decisione del sindaco si fare slittare le scadenze, scadenze che però poi arriveranno».
«A livello nazionale i nostri vertici, sottolinea Micheletti, stanno spingendo affinchè il governo dia supporto economico ai Comuni per intervenire sui propri bilanci che non potranno certamente tenere conto delle entrate previste. A Palazzo Gambacorti infatti chiediamo che Cosap e Tari, per fare un esempio, siano riviste al ribasso per i commercianti che in questi mesi non hanno occupato il suolo pubblico e prodotto rifiuti».
Per il presidente area pisana Luigi Micheletti occorre quindi un grande progetto “Cura Pisa”. «Per sostenere le attività economiche che in queste settimane non hanno lavorato ma che hanno dovuto lo stesso pagare le utenze. Per rilanciare il turismo con una promozione importante di una città che ha già una immagine unica. Magari pensando a sospendere la tassa di soggiorno per renderci ancor più competitivi. Noi, conclude il il numero uno di Confesercenti, siamo pronti a svolgere un ruolo attivo in un progetto che coinvolga tutti i soggetti economici con il Comune a fare da cabina di regia».