Punto Radio Sporting Club, tra i pali con Maurizio Pugliesi

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Martedì, 26 Gennaio 2021

Ecco il professionista che ha in cura la preparazione fisica e mentale delle "saracinesche" nerazzurre

Di Gabriele Bianchi
da il pisasiamonoi.it

Ancora un membro dello staff tecnico dei neroazzurri ospite di Punto Radio Sporting Club, il salotto calcistico della radio ufficiale dei Pisa SC: questa settimana è toccato al preparatore dei portieri Maurizio Pugliesi rispondere alle curiosità degli sportivi pisani arrivate al numero magico di Whatsapp 050/710071.

Riportiamo di seguito gli estratti salienti delle sue dichiarazioni.

A Chiavari non abbiamo meritato di perdere, nel primo tempo abbiamo fatto molto bene e avremmo anche segnato il goal del 2 a 0 ma purtroppo c’è stato l’errore dell’assistente ; nel secondo forse meglio loro, magari il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ma la sconfitta non ci stava assolutamente. L’arbitro ci ha detto che secondo lui il calcio di rigore era netto, per quel che concerne il goal annullato la decisione è stata dell’assistente.

Per me è un piacere allenare i portieri del Pisa, sono tutti bravi professionisti e soprattutto bravi ragazzi. Sono arrivato a fine agosto ed ho trovato un grande gruppo ed un ottimo affiatamento fra i ragazzi ; per quel che concerne i portieri c’è un rapporto addirittura di amicizia più che di lavoro, ed anche con me è nato un ottimo feeling nonostante il ruolo mi imponga un atteggiamento il più professionale possibile.

Gori ? Lo conoscevo come portiere avendo visto qualche partita del Pisa in TV la scorsa stagione, come ragazzo invece è arrivato da pochi giorni e si è approcciato come se fosse capitato in una nuova società, anche se ovviamente non ha avuto bisogno di ambientamento. È un professionista molto puntiglioso per quello che si propone durante gli allenamenti, come ragazzo ho trovato una persona eccezionale, una brava persona, si vede subito ; a livello fisico ritengo che abbia recuperato bene dall’infortunio, già da une mese si allenava a Torino.

Loria ? È un portiere bravo che in prospettiva potrebbe essere il portiere titolare del Pisa del futuro ; adesso ha davanti ragazzi che hanno maggiore esperienza di lui e quindi è per certi versi normale che faccia fatica a trovare spazio. Come allenatore dei portieri credo sia meglio avere tre portieri bravi, il campionato è lungo e ci sono molte partite ravvicinate, quando arriva il momento delle scelte non ci sono problemi nello scegliere l’uno piuttosto che l’altro ; magari al momento della gestione le cose si complicano un pochetto, tutti vorrebbero giocare sempre ma alla fine il nostro ruolo è questo.

Perilli era da un anno che praticamente non giocava e per un portiere non avere la continuità della partita è un fattore complicato da gestire ; Simone è stato bravo a lasciarsi scivolare addosso tutte le critiche che gli sono arrivate ad inizio campionato, si è sempre allenato duramente ed alla fine ha raccolto quello che ha seminato a partire dalla gara di Reggio Calabria, quando ha iniziato ad allineare buone prestazioni fino ad arrivare all’affidabilità che tutti gli riconoscono in quest’ultimo periodo.

Con Luca D’Angelo ho giocato insieme per quattro anni a Rimini, mi ha fatto piacere tornare a lavorare per il Pisa e poter lavorare insieme a D’Angelo che a Rimini era il mio capitano, un buon centrale difensivo che ci metteva molta intelligenza tattica per sopperire magari ad una velocità non eccelsa. Leggeva prima le situazioni in campo, un po’ come fa adesso da allenatore, diciamo che non è cambiato poi molto rispetto a quando giocava, magari adesso abbiamo la possibilità di frequentarci anche di più.

A me fa sempre piacere essere nel Pisa, da giocatore non vedevo l’ora di avere occasione di indossare i colori neroazzurri ; adesso il ruolo è diverso, quando giocavo facevo gli allenamenti ed andavo a casa, adesso pensi più agli allenamenti ma è sempre piacevole stare qua. Credo poco alle statistiche sul ruolo del portiere, sono numeri che lasciano il tempo che trovano ; magari è più importante documentarsi bene sulla squadra che andiamo ad affrontare per spiegare al meglio ai ragazzi quali sono le caratteristiche dei giocatori che si troveranno davanti, anche se poi sta a loro leggere le situazioni correttamente durante la partita.

Il portiere che mi ha impressionato di più nel corso del girone di andata ? Gabriel del Lecce, è fuori categoria. Come squadra mi ha invece impressionato l’Empoli, ed anche la SPAL mi colpì davvero quando l’abbiamo affrontata. Quando giocavo nel Pisa ho avuto come compagni di reparto Sepe e Provedel : Sepe non mi meraviglia che giochi stabilmente in serie A, anche se proprio a Pisa ha capito che per essere portiere si deve lavorare duramente ; Provedel invece quando è arrivato qua sembrava tutto all’infuori che un portiere, poi invece è cresciuto molto e si merita di giocare nella massima serie. Per certi versi ho fatto fare carriera a tutti : a Rimini ho giocato con Consigli ed Handanovic, pensate un po’ … forse porto bene …

Quando alleno i ragazzi cerco di fare allenamenti che comprendono un po’ tutto, non personalizzati per il singolo calciatore, cercando comunque di toccare un po’ tutti gli aspetti del ruolo. Il portiere più forte in questo momento ? Dico Handanovic, è un amico … Come mai ho fatto il portiere ? Mi hanno messo in porta perché con i piedi ero il più scarso di tutti … ed anche fisicamente sono cresciuto tardi, a tredici anni, quindi non avevo neppure il fisico giusto … non era il ruolo che volevo fare ma alla fine mi ci sono appassionato anche perché ho potuto fare la mia carriera e mi sono tolto molte soddisfazioni.

da il pisasiamonoi.it

redazione.cascinanotizie