Quando il 1 maggio del '43 studenti della Normale inneggiarono alla libertà

Cultura
PISA e Provincia
Mercoledì, 27 Aprile 2022

L'Anpi di Pisa ci ricorda un avvenimento avvenuto nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio del '43, protagonisti tre studenti della Scuola Normale di Pisa

Il 19 aprile del 1923, sei mesi dopo la marcia su Roma, Mussolini abolì la Festa dei lavoratori.
Alla Scuola Normale Superiore gli allievi dovevano rientrare entro le 22. La sera del 30 aprile del '43, con la complicità di un assistente, tre ragazzi di vent'anni lasciarono una finestra socchiusa per poter rientrare quando volevano. La mattina del 1° maggio la città di Pisa si risvegliò tappezzata di scritte inneggianti alla democrazia, alla libertà ed ai diritti dei lavoratori. Nessuno seppe chi le avesse poste.
Il Direttore della Scuola Normale Superiore fece un'indagine sommaria e scoprì l'espediente per uscire e rientrare a tarda ora. I sospetti si concentrarono su tre ragazzi: Fernando Di Giulio, Francesco Pinardi, Carlo Smuraglia. Senza alcuna prova furono sospesi dalla Scuola. 
Per non far sapere alle famiglie quello che era accaduto, vissero per mesi con mezzi di fortuna e con l'assistenza di alcuni compagni che gli fecero avere gli avanzi dei pasti della Scuola. Dopo l'8 settembre e la nascita della Repubblica di Salò, se ne andarono da Pisa.
Pinardi tornò a Torino e si collegò ai GAP. Fu scoperto e fucilato. Di Giulio si unì a un gruppo partigiano dell'Amiata, dove operò fino alla Liberazione. Dopo fu uno dei massimi dirigenti del P.C.I. Ebbe ruoli importanti nell'attività del Parlamento. Morì nel 1981.
Smuraglia tornò nelle Marche e si unì alla Resistenza. Dopo la liberazione di quel territorio, si arruolò come volontario nel Gruppo di combattimento “Cremona” che operò alle dipendenze operative dell'8a Armata britannica fino alla resa finale delle forze nazifasciste. Dopo tornò a Pisa e si laureò in Giurisprudenza. Avvocato, professore di Diritto del Lavoro, parlamentare, ha attraversato l'intera storia della Repubblica con ruoli di primo piano nel mondo accademico e nelle istituzioni. Dal 2011 al 2017 è stato alla guida dell'ANPI. Tuttora ne è Presidente emerito. 
(Questa vicenda è stata raccontata da Carlo Smuraglia l'11 dicembre u.s., in occasione del convegno su Fernando Di Giulio organizzato a Santa Fiora a 40 anni dalla morte)
 

(foto tratta dalla pagina Anpi Brescia)
 

redazione.cascinanotizie