Quattro tartarughe marine morte in 48 ore
Una è stata trovata spiaggiata a Martina di Vecchiano
La costa pisana e livornese, in due giorni, ha registrato la morte di quattro Caretta caretta, le grandi tartarughe marine che vivono anche nelle nostre acque. Tutti gli esempleri erano stati segnalati da cittadini e pescatori, avvistati, ormai privi di vita, spiaggiati o a largo della costa.
La prima tartaruga (nella foto), un grosso esemplare di Caretta caretta della lunghezza totale di 70 cm e del peso di circa 45 kg, era stata ritrovata sulla spiaggia di Marina di Vecchiano lo scorso 14 giugno già in avanzato stato di decomposizione. Dopo il recupero la tartaruga è stata smaltita da una ditta specializzata su richiesta del Comune di Vecchiano.
Su l'esemplare stanno lavorando i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e Toscana (IZSLT) sezione di Pisa, per la ricerca di eventuali cause di morte e per effettuare indagini batteriologiche, virologiche, parassitologiche ecc. Allo stesso tempo il Settore Mare di ARPAT eseguirà indagini sul contenuto stomacale del povero animale per la determinazione della dieta di questa specie e insieme all’Università di Siena, inoltre, saranno ricercati ed analizzati eventuali detriti marini ingeriti (soprattutto plastiche), come da protocollo ISPRA, nell’ambito delle attività di monitoraggio previste dalla Marine Strategy.
ARPAT RICORDA CHE proprio il 16 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale delle tartarughe marine e che in Toscana è attiva una rete che fa capo all’OTB della Regione Toscana a cui afferiscono enti pubblici, centri di ricerca, università e associazioni con una rete di volontari che collaborano in varie fasi di vita di questi animali: dal recupero dell’animale spiaggiato o in difficoltà fino alla liberazione in mare di quegli esemplari che sono stati curati nei centri di recupero autorizzati in Toscana come avvenuto qualche giorno fa con la tartaruga “Pasqualina” rilasciata in mare, venerdì 11 giugno, dalla spiaggia dell’oasi WWF di Forte dei Marmi.
UN APPELLO A TUTTI I CITTADINI dato che la stagione della nidificazione della tartaruga Caretta caretta è già iniziata in Italia e che da diversi anni nidifica anche sulle coste toscane: può capitare passeggiando sulla spiaggia di avvistare una tartaruga marina in deposizione o individuare una traccia sulla sabbia; in questi casi occorre chiamare immediatamente il numero 1530 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile 24h). Con la campagna Chi trova un nido trova un tesoro la Regione Toscana mette a disposizione dei turisti e bagnanti una brochure per il riconoscimento delle tracce di tartaruga Caretta caretta e per tutti coloro che desiderano collaborare come volontari per il monitoraggio estivo delle spiagge per individuare i nidi di tartaruga contattare le associazioni TartAmare , WWF e Legambiente e Museo di Storia Naturale di Calci – Università di Pisa.