Razzismo in città: le reazioni politiche, il silenzio dell'amministrazione comunale
L'episodio che ha visto protagonista un operatore AVR viene condannato dalle forze politiche di centro-sinistra, da Palazzo Gambacorti, per adesso, tutto tace
Il grave episodio di razzismo ai danni di un operatore AVR, originario del Senegal, ma a Pisa da moltissimi anni, come era prevedibile ha sollevato non poche polemiche politiche. Ad intervenire sulla vicenda sono stati Ciccio Auletta di Una Citta in Comune e la consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Nardini.
Scrive Auletta: «Gli insulti che due commercianti hanno rivolto, in piazza Sant’Omobono, a un lavoratore dell’igiene urbana di AVR sono un chiaro e intollerabile episodio di razzismo. Un episodio che si inserisce, se mai ci fosse bisogno di ribadirlo, in un clima generale di odio e discriminazione sempre più diffuso e creato ad hoc. Solo due giorni fa, in piena situazione di difficoltà sanitaria del paese, il presidente del Veneto Zaia ha pensato bene di contraddistinguersi per delle inqualificabili e irresponsabili dichiarazioni contro la comunità cinese. Mentre si moltiplicano gli episodi di intolleranza, la Lega e la destra portano avanti una politica razzista e di odio: questi episodi, nient'affatto isolati, sono il frutto di quella politica».
«La violenza degli insulti, prosegue il rappresentante di Una città in comune, che hanno letteralmente travolto il lavoratore di AVR, lo ha costretto ad interrompere il suo lavoro. La sua sostituzione con un lavoratore italiano ci fa sprofondare nel ricordo della segregazione razziale negli Stati Uniti degli anni '50. Di fronte a questa deriva, crediamo che la città di Pisa abbia il dovere di ribellarsi. Per quanto ci riguarda, esprimiamo non solo la nostra solidarietà al lavoratore, ma chiediamo anche alle associazioni di categoria di prendere una posizione di ferma condanna, augurandoci al contempo che le autorità competenti svolgano le loro indagini e intraprendano gli opportuni provvedimenti contro i meschini autori di quegli insulti».
Anche Alessandra Nardini condanna fermamente l’episodio. «È inaccettabile che a Pisa un operatore ecologico venga insultato con termini nauseanti e carichi di razzismo per un guasto tecnico alla macchina spazzatrice. Eppure è accaduto, nella centralissima Piazza Sant'Omobono, per bocca di due commercianti».
«Sono frasi irripetibili, prosegue la consigliera Dem, che hanno colpito un uomo che vive a Pisa da quasi venticinque anni e che hanno spinto il suo responsabile a fargli cambiare zona, facendo terminare il lavoro a un collega bianco. La cosa drammatica è che il Signor Bassirou riferisce che non è la prima volta che si verificano episodi del genere. Come esponente istituzionale del territorio e come italiana voglio scusarmi con lui. Spero anche che tutte le istituzioni facciano sentire la propria vicinanza a questo lavoratore che ogni giorno contribuisce a tenere la città pulita e ordinata e che si proceda all'individuazione degli esercenti per procedere legalmente nei loro confronti. In questo senso condivido la richiesta del Gruppo consiliare PD di Pisa al Comune di costituirsi parte civile. A Pisa, e ovunque, nessuna tolleranza per il razzismo».
Nessuna reazione, per il momento, dall’amministrazione comunale che proprio il giorno precedente l’accaduto, avevano svolto nella zona “la passeggiata di quartiere” con l’assessora alla sicurezza Giovanna Bonanno e i rappresentanti della Polizia Municipale, che raccolgono segnalazioni e richieste da parte dei cittadini.