Recupero e riconversione dell’ex Mattatoio di Via della Barra a Vecchiano
Presentato nei giorni scorsi alla Consulta del Volontariato e dello Sport il progetto riguardante l’intervento di ristrutturazione e riqualificazione dei Vecchi Macelli Comunali, in Via della Barra a Vecchiano, a cura dell’Amministrazione Comunale
“L’importo totale del progetto di riqualificazione si attesta intorno ai 500mila euro, di cui metà saranno un contributo della Fondazione Pisa, ed è stato approvato dalla nostra Giunta Comunale nei mesi scorsi,” spiega il Sindaco Massimiliano Angori. “Si tratta di una ipotesi progettuale inerente la riconversione dell’immobile: la nostra intenzione, infatti., è quella di creare una “Cittadella delle associazioni di volontariato”. Per questo nella riunione dei giorni scorsi abbiamo deciso di incontrare le associazioni locali per avviare un percorso di ascolto e confronto in base alla nostra idea progettuale”, aggiunge il primo cittadino.
“Il Comune di Vecchiano è permeato da una tangibile partecipazione dei cittadini alla vita della comunità, attraverso numerose associazioni non a scopo di lucro rivolte ai più svariati temi di interesse collettivo: sport, cultura, solidarietà e soccorso, tradizioni”, afferma l’Assessora alle Politiche del Volontariato, Mina Canarini. “L'Amministrazione, da sempre, si impegna a promuovere la cultura del volontariato valorizzando e sostenendo le diverse esperienze, iniziative e sensibilità di tali associazioni del territorio, che costituiscono un'occasione di arricchimento e crescita personale oltre che di aggregazione per tutte le fasce di popolazione. La conquista di questo spazio pubblico urbano e il recupero dell'ex Mattatoio Comunale favorirebbero il miglioramento di questa zona un po' a margine del centro abitato, rappresentando una piccola area di particolare interesse per la vita sociale di Vecchiano”.
“L'attività di macellazione venne definitivamente interrotta alla fine degli anni '80, a seguito della forte diminuzione della domanda (la struttura veniva utilizzata solo per un giorno e mezzo a settimana) e per l'entrata in vigore di nuove norme igienico sanitarie di settore che mettevano la struttura in una irrimediabile situazione di inadeguatezza. A seguito di analisi costi-benefici risultata assolutamente svantaggiosa, l'Amministrazione comunale decideva quindi di dismettere il mattatoio trasformandolo in deposito di attrezzature del comune, funzione ricoperta a tutt'oggi. Accatastato come fabbricato C2, magazzino, consta di 180 mq di superficie calpestabile, 230 mq di superficie coperta, 850 mc di volume complessivo, 300mq di spazio esterno pavimentato e un'area a prato incolto di 78 mq. Lo stato di conservazione risulta piuttosto buono, alla vista le strutture appaiono solide e non si evidenziano particolari infiltrazioni d'acqua. Gli infissi sulla facciata principale negli anni sono stati sostituiti con infissi in alluminio, mentre l'apertura sul fronte posteriore è ancora rappresentata da un pesante portone metallico a scorrimento. Internamente alcuni locali presentano un rivestimento delle pareti fino a 2 m di altezza in piastrelle, mentre i pavimenti sono in grès. Internamente è stato realizzato un servizio igienico, obsoleto ma ancora funzionante, così come l'impianto elettrico”, spiega l’Assessora ai Servizi del Territorio, Sara Giannotti.
“Nel progetto si prevede di recuperare il fabbricato, da un punto di vista edilizio, urbanistico ed architettonico, seguendo i principi relativi agli interventi sul patrimonio edilizio esistente nel territorio rurale. L'ex Mattatoio Comunale è stato classificato come edificio di interesse tipologico e ambientale, appartenente al genere di strutture specializzate attinenti alla produzione di settore; come tale l'edificio dovrà essere recuperato tramite interventi di risanamento conservativo. Ogni operazione sarà volta a rinnovare l'organismo edilizio in modo sistematico e globale, nel rispetto dei suoi elementi essenziali tipologici, formali e strutturali; verrà data particolare attenzione al rispetto della disposizione dei volumi e degli elementi architettonici, che distinguono in modo peculiare il manufatto, configurando la sua immagine caratteristica, anche nella memoria collettiva degli abitanti di Vecchiano. Verrà quindi rispettata l'identità del manufatto preesistente, cioè i caratteri architettonici e funzionali di esso che ne consentono la qualificazione in base alle tipologie edilizie, e lo rendono riconoscibile anche dopo l'intervento di recupero. Anche da un punto di vista della scelta della nuova destinazione d'uso dell'edificio – un centro destinato ad ospitare le associazioni di volontariato del territorio – il criterio utilizzato è stato quello di prevedere una rifunzionalizzazione compatibile con gli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo interessato nell'ottica di non modificare in modo particolarmente pregnante l'assetto edilizio preesistente, consentendo soltanto variazioni d'uso "compatibili" con l'edificio conservato”, aggiunge l’Assessora Giannotti, che conclude: “Gli interventi da eseguire, in base alla progettazione, saranno i seguenti: demolizioni e rimozioni; recupero della facciata principale; rimessa a punto dell’impiantistica; opere esterne”.
“Una volta recuperata la struttura rappresenterà una nuova infrastruttura culturale e aggregativa per il territorio comunale. Il progetto si incentra sull'idea di creare ed allestire spazi adeguati ad ospitare attività diverse tra loro, ma unite dal medesimo spirito di condivisione e collaborazione. I vari gruppi associativi hanno in comune tra loro l'esigenza di avere una sede dove svolgere incontri, riunioni, corsi, assemblee, attività organizzative e preliminari alla realizzazione di interventi più importanti. Seguono poi, ma non in quanto ad importanza, necessità di svolgere attività creative, momenti di condivisione, attività espositive di divulgazione e sensibilizzazione, e non ultimo, necessità di conservazione di strumenti e attrezzature”, aggiunge il Sindaco Angori.