Refezione scolastica, opposizioni all'attacco dell'assessora Munno
Mozione per il ritiro del bando. Urgente confronto con i sindacati e l’aumento delle risorse
«L’indicazione politica dell'assessora Munno agli uffici competenti di pubblicare il bando della refezione scolastica senza nessun coinvolgimento dei sindacati, e in spregio alle indicazioni del consiglio comunale (maggioranza compresa), va oltre la rottura dei rapporti istituzionali», ad affermarlo sono i consiglieri comunale di opposizione Francesco Auletta, Diritti in Comune; Olivia Picchi, PD e Gabriele Amore, M5S.
«La scelta della Giunti Conti è quella di mortificare le lavoratrici che avevano chiesto condizioni di lavoro migliori su condizioni e problemi verificati dalla terza commissione consiliare permanente, proseguono i tre consiglieri. Formalmente si accoglie la richiesta di valorizzare la qualità del servizio prevedendo, come da richiesta del consiglio comunale, la valorizzazione dell'offerta tecnica rispetto a quella economica con un rapporto di 90 a 10; ma nella sostanza andando ad analizzare la gara di quella valorizzazione non c'è nulla. Il vulnus ovviamente riguarda ancora la decisione tutta politica di quante risorse si stanziano per questo servizio al fine di migliorarne la qualità e il lavoro connesso. Inoltre è stato ridotto il rapporto fra sporzionatrici / ausiliarie e bambini che rimane di 1 a 50 e 1 a 30. Nulla sulla qualità dei prodotti: un solo punto per chi offre cibo biologico. E per far finta di valorizzare il lavoro, si fa riferimento a non ben definiti piani lavorativi, tanto indeterminati che non se ne capisce senso, contenuto e come sarà possibile per la commissione di gara attribuire punteggi. Resta fermo il fatto che avendo lasciato immutato il rapporto fra bambini e addette non sarà possibile avere il miglioramento che il consiglio comunale si auspicava».
«Non vengono quindi stanziate risorse adeguate per le lavoratrici e quindi questo non porterà alcun beneficio per i bambini e le bambine delle nostre scuole, proseguono Picchi, Auletta e Amore. Il risultato sarà che anziché avere una competizione sul merito del progetto avremo le solite grandi aziende, leader del settore, che se la giocheranno sui prezzi, con le ripercussioni che tutti conosciamo. Non è nuova questa maggioranza a gare che penalizzano lavoro e servizio a danno della qualità della vita e del servizio.
Ci domandiamo, visto che le indicazioni al bando sono state date da tutto il consiglio comunale, quale sia la considerazione che Conti e Munno hanno per il consiglio comunale e la sua stessa maggioranza, e come possono i colleghi di maggioranza accettare una tale mortificazione del proprio ruolo».
«Per questo abbiamo presentato una mozione in consiglio comunale con cui chiediamo il ritiro del bando affinchè venga realmente svolto un confronto con le organizzazioni sindacali e le lavoratrici a partire dalle richieste avanzate e vengano stanziate maggiori risorse per questa gara al fine di garantire un miglioramento delle condizioni di lavoro e del servizio», concludono i consiglieri di opposizione.