Regione Toscana e Azienda Ospedaliera cancellano l'assistenza alle madri con nati pretermine

Politica
PISA e Provincia
Domenica, 3 Novembre 2024

Totale silenzio denunciato da Diritti in Comune sull'esperienza della casa alloggio che per oltre venti anni ha garantito l'assistenza alle madri con nati pretermine, oggi chiusa e senza nessuna prospettiva per il futuro

Questo il comunicato integrale

Assistenza madri nati pretermine: dopo mesi tutto colpevolmente fermo. Chiediamo risposte a Regione e Aoup
Sulla chiusura della casa alloggio e del progetto di sostegno alle madri dei bambini nati pretermine è caduto un pesante silenzio e soprattutto, nonostante impegni e promesse, è tutto fermo.

Nello scorso giugno in Seconda Commissione Consiliare, a seguito della nostra iniziativa, la Dirigenza dell’Azienda Ospedaliera Pisana aveva annunciato l’imminente bando di coprogettazione “a costo zero” per la gestione di una nuova casa alloggio in un reparto riadattato, snaturando completamente la complessità del servizio assicurato da 20 anni. Infatti il bando avrebbe previsto la presenza di personale specializzato e di una equipe integrata con una formazione complessa specifica come “opzionale” e vincolata ad un eventuale raccolta di beneficenza ( Io sto con Chiara).

Una proposta grottesca, una disarmante boutade che dimostra quale sia il reale interesse della dirigenza per le attività prestate in passato presso le proprie strutture sanitarie.

Per decenni l’ospedale ha potuto contare su una Casa e sulla sua equipe professionale, per decenni ha goduto delle occasioni di formazione integrata promosse dall’associazione e per decenni anche della fornitura di vario materiale in dono: da marzo ad oggi tutto questo è stato cancellato ma non nella memoria e nella vita delle famiglie e delle madri, che ancora sono in contatto con l’associazione e che hanno testimoniato in molte forme la loro gratitudine.

Un servizio, lo ricordiamo, nato nel 2002, grazie proprio all’attivazione delle madri che avevano vissuto il trauma del parto pretermine e che ha funzionato con una equipe multiprofessionale che ha preso in carico più di 2500 nuclei familiari in questi venti anni.

Da quella Commissione a Giugno siamo arrivati ad Ottobre e non c’è alcuna notizia né del bando di coprogettazione a costo zero, né della raccolta fondi di beneficenza e neppure di risorse regionali. Nulla.

Pensiamo che la dirigenza dell’AOUP debba delle spiegazioni per questi ritardi, che la Regione Toscana debba spiegare perché non si sostengono questi progetti. Non saremo semplici spettatori di una vicenda grottesca che è emblematica di quello che sta diventando il welfare e con quali meccanismi viene smantellato pezzo a pezzo. Pretendiamo come sempre risposte pubbliche, formali, non promesse senza costrutto.

Diritti in comune: Una città in comune - Rifondazione Comunista

redazione.cascinanotizie