Regione Toscana, iniziati i test sierologici per operatori sanitari, RSA, farmacie, carceri e forze dell'ordine

Cronaca
PISA e Provincia
Sabato, 4 Aprile 2020

Enrico Rossi: "C'è scarsita di risorse, no alle iniziative private. Chiederemo il sequestro dei test fatti al di fuori del sistema. Non hanno valore diagnostico, se positivo, si passa al molecolare. Test su cittadini solo su richiesta dei medici o dei pediatri. Successivamente si passerà ai test sierologici per i servizi essenziali"

Con una conferenza stampa, Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, ha definito e regolato l'uso del "test sierologico sui volontari e i lavoratori che assistono e proteggono gli anziani in fragilità, su chi lavora nelle farmacie, nelle carceri, nelle forze dell'ordine e nei vigili del fuoco".

Il test, che non ha valore diagnostico e viene fatto tramite l'estrazione di una goccia di sangue, servirà per capire se la persona ha già contratto il coronavirus e se al contempo ha già iniziato a produrre gli anticorpi.

Scrive Enrico Rossi: "Covid-19 | Con una nuova ordinanza regoliamo l'uso del test sierologico sui volontari e i lavoratori che assistono e proteggono gli anziani in fragilità, su chi lavora nelle farmacie, nelle carceri, nelle forze dell'ordine e nei vigili del fuoco. Per quello che riguarda i singoli cittadini, sarà possibile effettuare il sierologico su richiesta del medico o del pediatra di famiglia. Ricordiamo ancora che in caso di test sierologico positivo servirà comunque la conferma tramite il tampone, ma nel frattempo scatteranno le misure di quarantena. Infine, chiediamo ancora una volta a tutti quei privati che dispongono di kit sierologici di convenzionarsi con il sistema sanitario regionale per eseguirli secondo un programma di salute pubblica, altrimenti quell'esame svolto in privato non avrà valore e chiederemo alla Protezione Civile di requisire tutti quei kit in circolazione fuori dall'ambito pubblico per la evidente scarsità di risorse essenziali".

carlo.palotti