Remaggi “Vorremmo assumere ma non possiamo”

Cronaca
Cascina
Martedì, 21 Gennaio 2020

E’ la direttrice dell’APSP Remaggi, Elisabetta Epifori a chiarire la situazione dei 32 lavoratori in appalto, dipendenti di una Cooperativa che da più di dieci anni opera all’interno della struttura

“Non possiamo assumere direttamente. ma andiamo con ordine. Personalmente sono stata nominata nel luglio 2019 ed entrata operativamente nell’agosto 2019. Subito mi sono messa a sistemare una serie di situazioni in sospeso e poi ho iniziato ad affrontare la vicenda dell’appalto con la Cooperativa”, tiene subito a precisare la direttrice del Remaggi.
“L’appalto con la Cooperativa è scaduto nell’aprile 2019 e siamo andati avanti con una serie di proroghe che adesso non possono più essere fatte”, afferma la Epifori, “Il percorso per indire una nuova gara doveva essere avviato già all’epoca, ma non voglio entrare nel merito di chi lo avrebbe dovuto fare. Sta di fatto che con l’introduzione del nuovo Decreto Sblocca Cantieri,  che ha allargato la competenza anche al settore forniture e servizi, per noi è adesso impossibile farla. Il decreto prevede, tra l’altro, che l’appaltante possa chiedere un anticipo a copertura del 20% dell’intero ammontare del valore dell’appalto. Valore che è di 2.800.000 euro. Ora va detto che il Remaggi adesso si trova con i conti in ordine, ma non ha certo la possibilità di anticipare un importo di circa 500.000 euro”.

Mi sono immediatamente attivata per valutare se ci fosse anche una sola possibilità di assumere direttamente i 32 lavoratori, ci siamo confrontati a lungo e continuamente, senza sosta, con i sindacati, anche nel periodo delle feste natalizie. Ma è praticamente impossibile per un ente pubblico farlo. Non ci sono soluzioni in merito. Ci siamo consultati a lungo anche con i nostri legali, ma niente, nessuna via d’uscita. Ci avevano detto anche di prendere esempio del personale ATA delle scuole, assunto direttamente, ma in quel caso il MIUR aveva fatto una norma nazionale ad hoc che per noi non c’è”, è l’amara dichiarazione della Epifori.

A tale proposito anche gli stessi sindacati confermano che è vietato assolutamente l’assunzione diretta e l’unica soluzione sarà quella di indire un concorso.
In molti avevano portato ad esempio quanto avvenuto nella vicenda Geofor-AVR, vale a dire l’assunzione diretta dei lavoratori in appalto. Ma c’è una differenza non di poco conto, sostanziale: la Geofor è sì una partecipata pubblica ma azienda di diritto privato e lo può fare. Un ente pubblico no.
L’unica soluzione è passare attraverso un concorso pubblico. Un bando che avrà comunque dimensioni che vanno anche oltre il numero dei 32 lavoratori della cooperativa, visto che in questi anni, ci sono stati anche trasferimenti e pensionamenti di nostro personale interno”, conclude la Epifori.
Il segretario generale della CGIL di Pisa, Mauro Fuso, raggiunto telefonicamente conferma i serrati incontri avvenuti e chiede però che si costruisca un bando non con prelazioni vietate dalla costituzione, ma con determinati punti di vantaggio per chi ha anni di esperienza nel settore e professionalità curriculari.
 

luca.doni