Rete Antirazzista Pisa in piazza: "Salvare vite non è mai reato"

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 18 Luglio 2019

"La sicurezza vera: casa, lavoro, salute e istruzione. Una piazza piena di significato si è radunata a Pisa in un pomeriggio di metà luglio"

Riceviamo e pubblichiamo il report della manifestazione promossa dalla Rete Antirazzista Pisa mercoledì 17 luglio.

In piazza, "collettivi, associazioni ambientaliste e non solo, studenti e studentesse, sindacati, partiti politici, ma anche cittadinanza indignata".

 

Questo di seguito il comunicato integrale

Collettivi, associazioni ambientaliste e non solo, studenti e studentesse, sindacati, partiti politici, ma anche cittadinanza indignata si sono ritrovati a condividere uno spazio in cui lottare, insieme, per il riconoscimento dei diritti umani, dei diritti sociali e per l'integrazione. Un presenza numerosa e trasversale per dire a gran voce che il nuovo pacchetto sicurezza del governo giallo-verde è incostituzionale, viola norme internazionali, ma anche è lesivo della dignità della persona, di tutti e tutte noi.

Una piazza espressione di una comunità che esiste e resiste a un governo perennemente in propaganda elettorale e che cerca di costruire un consenso basato sull'odio e sul pregiudizio, affannato nella ricerca continua di strumenti legislativi atti a reprimere il dissenso sociale, criminalizzando migranti e chi è anche solamente solidale.

Una cittadinanza attiva che reclama a gran voce la sicurezza di una casa, di un lavoro dignitoso, di assistenza medica e di un educazione per tutti e tutte senza discriminazioni e che in giorni come questi non può che indignarsi per i recenti sgomberi nella capitale, per la repressione violenta degli scioperi dei lavoratori nella vicina Prato come anche per il trattamento disumano a cui i lavoratori stagionali di Saluzzo sono sottoposti ogni giorno.

Una piazza che si indigna per la recente morte nel CPR di Torino, veri e propri lager all'italiana, di Hossain Faisal ragazzo di 32 anni che già in stato di salute precaria è stato messo in isolamento invece di ricevere cure.

Cittadine e cittadini che vogliono costruire ponti a partire dall'evacuazione immediata dei lager libici e dall'istituzione di canali sicuri per l'accesso all'Europa, contrari alla costruzione di muri lungo i nostri confini.

Persone che chiedono di restare umani, di tenere la mente aperta così come aperti devono restare i porti delle nostre città per cui si chiede che siano immediatamente ripristinate risorse per un'accoglienza degna.

Una giornata importante per la città che segna un'importante tappa di un percorso di mobilitazione nazionale in crescita che si oppone all'approvazione della legge e che continuerà nei prossimi mesi ad opporsi alle politiche dell'intolleranza e dell'odio.
 

redazione.cascinanotizie