Revoca della confisca di beni alla famiglia Facchineri, il Sindaco Betti: "E' una situazione nuova per l'Italia"
Una sentenza d'appello che restituisce beni confiscati ai legittimi proprietari, immoboli che il Comune di Cascina ha in "dote" e utilizzati per l'emergenza abitativa, il sindaco di Cascina valuta possibili soluzioni per un caso unico in Italia
Una vicenda che si è protratta per circa dieci anni, con due tappe, il 2019 con una casa confiscata e consegnata al Comune di Cascina usata per l'emergenza abitativa che si trova a San Frediano a Settimo, ma anche un altro immobile in via Pesciule a Latignano, oggi dovrebbero essere restiutiti, secondo sentenza della Corte d'Appello di Reggio Calabria.
Il Sindaco di Cascina, Michelangelo Betti: "“Stiamo valutando tutte le possibili soluzioni per un caso alquanto complesso e che sembra una novità quasi assoluta in Italia”. Con queste parole il sindaco di Cascina, Michelangelo Betti, commenta la notizia della sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria con cui è stata revocata la confisca dei beni della famiglia Facchineri (due case, un terreno e un’auto). “Si tratta di una vicenda che ha attraversato un decennio intrecciando tribunali, sequestri e operazioni di legalità – aggiunge Betti – in cui il Comune di Cascina è diventato beneficiario di due immobili adibiti a residenze per l’emergenza abitativa. Ci stiamo muovendo per valutare tutte le azioni da intraprendere per tutelare l’ente pubblico”.
REVOCATA LA CONFISCA DEL PATRIMONIO DI ROCCO FACCHINERI.
A dieci anni dalla confisca penale definitiva, Rocco Facchineri e Eleonora Agostino, calabresi residenti in toscana a Cascina, hanno ottenuto la restituzione del loro patrimonio. All’inizio di quest’anno l'esproprio giudiziario era stato forzosamente eseguito e il nucleo familiare era stato costretto ad abbandonare la casa di proprietà, anch’essa oggetto di sequestro. La prima sezione della Corte d’appello di Reggio Calabria (pres.Palumbo est. Scuteri), sull'incidente di esecuzione promosso dall’avvocato Giuseppe Milicia (affiancato dagli avvocati Davide Ghelardi, Caterina Zavaglia e Rosario Milicia) ha deciso in senso favorevole agli spossessati, concludendo la complessa vicenda giudiziaria, che aveva interessato anche la Corte di Cassazione dopo che la II sez della Corte d' Appello aveva in prima battuta respinto il ricorso. E' stato riconosciuto che le motivazioni del provvedimento di confisca del 2015 erano basate su un orientamento giurisprudenziale risalente e ormai superato da recenti approdi in materia di limiti di ragionevolezza temporale
dell’indagine patrimoniale e che, per come sostenuto dalla difesa dei coniugi Facchineri, ciò fosse sufficiente a giustificare la riapertura del vecchio processo.
La vicenda avrà inevitabilmente anche un seguito amministrativo visto che tra i beni restituiti, la casa di abitazione è stata già destinata ad utilità pubbliche e che gli ingiustamente sfrattati non saranno disposti ad accettare dallo Stato l'equivalente economico del bene.
(nelle foto: il documento con la sentenza e la consegna del bene confiscato al Comune di Cascina)