Riaperto il ponte sul fiume Era. Brogi: "Senza fondi esterni, impossibile rifarlo nuovo"
Lo scorso 23 gennaio era stato chiuso per permettere le verifiche di agibilità dopo il passaggio di un mezzo pesante
I ponti uniscono, i ponti, se chiusi al traffico di cose e persone, possono anche dividere.
A Ponsacco, la scelta di uno sgiagurato camionista, aveva portato alla chiusura del ponte che attraversa l'Era. Una struttura piccola e vecchia, ad una sola corsia, ma che alla fine aveva sempre permesso alle persone e alle macchine di superare il fiume.
Sulla chiusura era stato detto molto, forse troppo, anche con toni sopra le righe.
Ieri la sindaca di Ponsacco, Francesca Brogi, oltre a presentare le migliorie già approntate dal Comune, soprattutto in tema di viabilità e possibilità d'accesso al ponte, ha anche cercato di rispondere alle tante domande e perplessità mostrate sul tema dai suoi suoi cittadini.
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Ha scritto Francesca Brogi.
Oggi è stato riaperto il ponte sul fiume Era.
Per la sua riapertura è stato necessario eseguire i seguenti lavori:
le prove di carico;
la riparazione dei giunti del ponte;
il riposizionamento dei guard rail.
La larghezza dei varchi di accesso al ponte è stata adattata al fine di inibire l'accesso ai mezzi della larghezza superiore ai 2,30 mt che di fatto corrisponde ai veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate.
Monitoreremo la situazione e qualora ce ne fosse la necessità, di concerto con il progettista, potremo fare dei piccoli interventi migliorativi.
È giusto sapere che ogni volta che un mezzo pesante attraversa il ponte, aumenta molto il rischio di doverlo chiudere per inagibilità.
Al di là delle tante inesattezze che sono state dette e scritte su questo tema; fare un ponte nuovo non costa 1,3 mil. di euro, come il restyling di piazza della Repubblica, ma 5 volte tanto. Una cifra assolutamente non finanziabile con le sole casse comunali. Proprio per questo è necessario finanziare la spesa con risorse esterne al bilancio dell’ente, provando a vincere bandi regionali, nazionali ed europei.
Nell'attesa di un intervento di rigenerazione che allarghi il ponte fino a consentire le due corsie di marcia, la sola ristrutturazione sarebbe stata una scelta poco lungimirante. Pertanto è stato doveroso prendere quegli accorgimenti che evitino una chiusura che potrebbe durare anni.
Fin tanto che non saremo pronti a iniziare i lavori di completo rifacimento, vogliamo continuare a garantire il passaggio di tutti gli autoveicoli e dei mezzi di soccorso.
Siamo consapevoli dei disagi causati e di questo ce ne dispiaciamo, tuttavia spero si comprenda che un ponte nuovo non si realizza in poco tempo, ma servono anni e che è meglio avere qualche disagio piuttosto che doverlo chiudere